Isabel
«Affermazione sbagliata, bellezza. Non ti sentirebbe nessuno. E le uniche urla che vorrei sentire sono quelle di piacere causate dal sottoscritto, non di rabbia.»
Divenni paonazza in viso subito dopo aver capito il vero significato della sua frase, ma cercai di apparire il più impassibile possibile.
«Dimmi una cosa, Anderson. Perché ti ostini così tanto a trovare un momento per stare insieme a me? Se ti piaccio così tanto, basta dirmelo.» lo stuzzicai voltandomi verso lo specchio. Osservai con attenzione il suo viso rilassato e la mascella contratta. I suoi vestiti, a differenza dei miei, erano decisamente più comodi.
«Mi dispiace illuderti bellezza, ma ciò non vuol dire che mi piaci. Anzi, tutto il contrario. Però c'è qualcosa che mi attira in te, come se fossi una calamita. E io, ho tutta l'intenzione di scoprire il perché di questo.»
«Beh, allora buona fortuna. Non è facile stare con una come me. E smettila di chiamarmi "bellezza", grazie.» mimai la parola facendo le virgolette.
«Oh, e perché? Intendi dire che non ti vedi bella per caso?» mi prese palesemente in giro.
Ora l'illuso qua sei tu, Anderson.
«Oh no, tutt'altro. So di essere bella, non c'è bisogno che tu me lo dica, è solo che mi dà i nervi essere chiamata così da te.» chiarii mentre lui mi puntò il suo sguardo penetrante addosso.
«Io però non ti ho mai detto di essere bella.» specificò con il suo usuale tono di voce attraente.
«No, ma me lo hai fatto capire. Sia dal tuo sguardo, che dalle tue parole di stamattina. Si vede da come mi guardi che pendi dalle mie labbra, ma stai tranquillo, non ti prenderò in giro.» dissi sarcastica, rivelando un po' di emozione dai miei occhi.
Lui iniziò a ridacchiare di gusto, anche se non capii se la sua risata fosse ironica o vera.
«Ascoltami bene, bellezza, -marcò il nomignolo scandendo bene le lettere-, non sono chi credi di essere. Non sono il solito ragazzino che si prende una cotta per una ragazza con cui filtra un paio di volte. Non sono niente di quello che immagini. Io sono solo James Anderson. Uno stronzo arrogante e narcisista che si prende cura della persona che ama. E tu, molto probabilmente non sei fra queste. Perciò smettila di pensare chissà che cosa ogni volta che vengo a cercarti o quando voglio vederti.» spiegò composto. La sua freddezza riuscì ad arrivare dritta al mio petto, ma decisi di non scompormi.
Era questo quello che pensava su di me? Bene. Ottimo. Assolutamente splendido.
«Hai ragione: sei uno stronzo, un arrogante e un narcisista, ma io sinceramente non ho visto nessuna di quelle scene in cui ti prendi cura delle persone che ti stanno attorno.»
«Forse perché non ne hai avuto la possibilità, o forse è perché sono cose che non ti riguardano.» ringhiò distaccato.
«Okay. Ora puoi andartene? Dovrei cambiarmi i vestiti. Non capisco nemmeno perché mi hai raggiunta.» mi lamentai alzando gli occhi al cielo.
«Fallo.»
«Che cosa?»
«Cambiati i vestiti. D'altronde non sono il primo uomo che ti vede in intimo, vero?» sogghignò avvicinandosi al mio corpo.
Sollevò una mano e con i suoi polpastrelli mi accarezzò il collo, fino a scendere alla zip del vestito. Mi ero scordata che l'abito avesse la zip sul retro. Dovrei ringraziarlo, ma non lo farò. Mi abbassò la zip di metallo che toccava la mia schiena nuda. Questa scena mi fece venire in mente quando mi aiutò ad abbassare la cerniera di un abito dentro al camerino di un negozio. Ha fatto quel che doveva fare, perché ora non se ne va?
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Mend a Broken Heart
أدب نسائيIsabel Torres, è una ragazza che sogna ad occhi aperti, ma con il cuore malandato. Isa ha una problema al cuore, causato dal suo passato. Molte persone l'hanno tradita e trattata come se non nulla fosse. E per questo motivo è diventata una persona p...