L’amore va, viene, torna,
sfugge a logiche predeterminate.
È un universo che ci inghiotte
e ci riduce in brandelli.
Non possiamo controllarlo,
ma lui controlla noi.
Siamo nelle sue mani, ai
suoi ordini, il nostro cuore
viene chiamato e il nostro
cervello non riesce a intromettersi.
Di cosa sono innamorato?
Forse dell’idea stessa di innamoramento.
Di quella chimera, di
quell’utopia di una vita
serena insieme ad un’altra persona.
Contro tutto e tutti, da
soli anche in capo al mondo.
Io e lei: una famiglia.
Ma l’amore è un sentimento
che solo raramente arriva al
suo congiungimento, o meglio
alla sua piena realizzazione.
È piuttosto una luce che
guardiamo con ammirazione
e speranza, sognanti, tanto
da restarne abbagliati.
Cosa mi aspetto?
Cosa posso fare?
Mi innamorerò di nuovo
e non sarà per mia volontà:
accadrà e basta.
Proverò a imparare dai
miei errori, a essere più
accorto, attento, razionale, lucido.
Proverò, ma so già che del
tutto non ci riuscirò.
Accade non così spesso, ma
quando accade non posso frenarlo.
Sono libera, sono single,
chiunque potrebbe corteggiarmi,
ma non è comunque detto
che cederei, nemmeno per
l'uomo più bello del mondo.
Custodisco gelosamente i
miei valori, le mie idee,
i miei pensieri, e proprio
per questo mi trovo così
perennemente a disagio
in questo mondo terreno.
Vivo una costante solitudine
da sempre, placata e colmata
solo dal fatto che ogni giorno
che passa, è un giorno in meno
da attendere prima della
mia scomparsa.
E nel frattempo sorrido,
immagino, spero, e rido
anche molto, con chi mi fa ridere.
Cerco di mantenere un distacco
non sempre possibile, vengo
talvolta definito come fredda
quando invece ho un calore
dentro indescrivibile.
Sono semplicemente un
pesce fuor d’acqua, un’anima
persa che sa che la sua
destinazione non è qui.
È come se mi preparassi
già al dopo, non potendo
godere del presente.
Qui arriva l’innamoramento,
una scintilla che mi consente quantomeno di sperare,
di credere in un domani migliore,
di abbandonarmi all’idea che
anche io possa essere
finalmente felice.
Se mi illudo, è qualcosa a
cui sono già pronto, che già
è avvenuta e ancora avverrà.
Penso da sempre a ritirarmi
in una sorta di eremitismo,
ma non sono mai riuscita.
Amo la bellezza, amo i ragazzi,
ed è per questo che finisco con l’innamorarmi di loro.
Cerco solamente il mio piccolo pezzettino di quiete, di pace,
per una vita normale vissuta
però nella sua pienezza.
So accontentarmi, non ho
bisogno di molto, ma una persona pienamente in sintonia con me
l’ho sempre voluta e mai trovata.
Ecco perché, se la incontro,
cerco di tenermelo stretto.
Ma come si dice:
“Altro giro, altra corsa”.
Ed io voglio camminare,
certo, ma anche correre ogni tanto.
Voglio l’espressione
sorridente e stanca sul viso,
la pelle che freme, le mani
che sfiorano e le bocche che baciano.
Sono una romantica antica,
un idealista, una che
crede nella meraviglia.
E voglio perdermi con
chi ha capito che cosa sto
scrivendo, qui o anche
solo nella mia testa.
Per sempre._.nonsonosoloparole._
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Perché in fondo... Non sono solo parole
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