sono appena tornato a casa da una serata ed i miei erano ubriachi, io un po' brillo e con un mal di testa lancinante ma prendo un oki e tutto il dolore svanisce.
non riesco a dormire quindi decido di andare al mare a vedere l'alba.
prima di uscire mi cambio, mi metto più comodo, un paio di pantaloni da basket ed una canottiera e le air force.
la raggiungo in macchina, guidare mi è sempre piaciuto, mi rilassa molto.
mi accendo una sigaretta e mi avvio verso la riva, rimango in piedi a guardare l'orizzonte nel silenzio più totale, solamente il suono delle onde che sbattono contro gli scogli e la mia canna che si consuma.
rimango a pensare per un po', penso alla mia vita, voglio cambiare, voltare pagina, non rischiare di finire in manette ogni volta che esco di casa, smettere con tutti gli impicci e salire sul tetto d'italia con la mia musica.
poi penso a quella ragazzina, venere, è da diversi giorni che non la vedo in giro, il mio sesto senso mi dice che abbiamo qualcosa in comune e sinceramente a me piacerebbe conoscerla meglio, solo però se lei me lo permette, percepisco che venere sia una molto riservata, proprio come lo sono io.
una voce mi riporta con i piedi per terra, la sua, inconfondibile.
mi volto e vedo che sta parlando animatamente con un uomo molto più anziano rispetto a lei.
<<fuiste tu, ¿verdad?>> parla con tono minaccioso lui.
<<te dije que dejaras en paz a mi hermana>> lo stuzzica venere <<no tiene nada que ver con ella>> l'uomo la prende per i capelli ma lei prontamente afferra la bottiglia di birra in mano e gliela sbatte in testa, ride e corre verso la mia direzione, non accorgendosi della mia presenza.
si nasconde e il signore viene prelevato da altri e lo portano via, io mi volto faccio l'ultimo tiro e ritorno con gli occhi fissi sul mare.
<<hai visto todo?>> borbotta con la sigaretta tra le labbra, annuisco e gliela accendo.
<<mi dispiace>> dice con accento spagnolo << se lo meritava>> alza le spalle e mi sorride come per ringraziarmi.
<<vuoi raccontarmi che è successo?>> metto le mani in tasca.
<< pretendeva che mi hermana venisse a lavorare con me per le strade>> tira su con il naso << ha solamente ocho años>> si asciuga una lacrima sul volto.
<<che lavoro?>> mi impiccio consapevole dell' occhiataccia che mi sarei giustamente guadagnato, ed eccola lì, sbuffa un po' di fumo, ride senza umorismo <<se te lo dicessi non mi guarderesti più de misma forma>> scuote la testa guardandosi i piedi scalzi.
<<sono anche io cresciuto in strada ed ho visto tante cose, quindi se fai certe cose ti capisco>> i miei occhi si intrecciano con i suoi smeraldo <<ho iniziato da piccola, non sapevo ciò a cui andavo incontro>> si passa una mano sugli occhi colmi di lacrime e tristezza << ma ora sono abbastanza grande ed ho capito que apesta y me arrepiento>> una lacrima le riga la guancia << mi vergogno de mi misma>> trattiene non singhiozzo <<senza soldi, affitto e bollette da pagare e una famiglia da mantenere>> fa un tiro <<la via più facile ma che ti condanna a vita>> getta il mozzicone << facevo la prostituta>> lo dice così velocemente che fatico a comprendere le sue parole <<ho smesso, ho chiuso, però ora vogliono mia sorella>> si mordicchia il labbro inferiore, io non proferivo parola <<lo so, se vuoi andare va pure, como todos han hecho>> si stringe su stessa come per proteggersi e crolla in un pianto silenzioso, le afferro un braccio e la stringo a me accarezzandole il capo <<io non sono gli altri>> parlo con gli occhi che mi bruciano.
si stringe ancora di più a me facendomi capire che nessuno l'aveva mai abbracciata prima.
alza lo sguardo fissandomi, non le rispondo ed involtariamente le nostre labbra come due calamite si attraggono e si uniscono in una cosa sola.
<<scusa, non volevo>> dice non appena ci stacchiamo.
<<io si>> le asciugo con il pollice una lacrima.
<<io starò qui con te>> poggio la fronte sulla mia.
<<e ti aiuterò quando ne avrai bisogno>> percorro con lo stesso dito tutta la sua guancia per poi giocherellare con il suo labret.
<<grazie>> mi sorride e poggia la testa sul mio petto.
sono io veramente?
