sono sul terrazzino del mio appartamento che mi fumo una sigaretta, l'ultima, nel completo chill.
improvvisamente sento degli schiamazzi, mi sporgo e noto la figura di venere, il mio cuore fa una capriola è con sua sorella, stanno ridendo , sono felici.
<<me gusta muchísimo esta camiseta>> esclama la bambina, venere le sorride prendendole la manina per poi farle fare una piroetta <<eres guapísima>> annuisce, la prende in braccio e si incamminano.
rientro e sorrido, mi fa piacere sapere che stia bene.<< ho finito le sigarette, vado a prenderle>> alzo la voce in modo che i ragazzi potessero sentirmi.
prendo le chiavi del mercedes che avevamo noleggiato e mi dirigo verso il tabacchino, sperando di incontrare casualmente venere per strada.scendo dalla macchina ed il mio desiderio si avvera, venere che tiene per mano sua sorella davanti alla vetrina del negozio.
<<por favor>> la implora indicando con la mano paffuta il giocattolo esposto.
<<no tocar el vidrio>> le scosta la mano <<no tengo dinero sol>> la strattona ma la bimba non si muove di mezzo centimetro <<si te comportas así, el hombre negro vendrá>> la minaccia e sua sorella scoppia in un pianto aggrappandosi alle esili gambe di venere.
aumento il passo e le raggiungo, mi accorgo che nella maglietta della bambina c'è ancora l'anti-taccheggio impigliato nel tessuto, lo ha rubato.
<<ti piace questo?>> mi inginocchio sperando che lei mi potesse capire, timidamente alza lo sguardo e annuisce <<non ci provare>> mi guarda minacciosa la ragazzina, mi alzo le rubo un bacio lasciandola sorpresa e le strizzo l'occhiolino.
prendo un pacco di sigarette e uno per venere e poi il giocattolo esposto tanto desiderato, pago e lascio il resto all'uomo il quale mi benedì, sono molto devoti a dio loro.
<<ecco>> glielo porgo, le sue iridi si dilatano e mi salta addosso <<¡sol!>> la rimprovera venere, la poggio a terra dopo che mi ha riempito di bacia su tutto il viso, si siede a terra e incomincia a scartare il gioco, era in difficolta quindi la aiutai, stava in un altro mondo <<grazie non dovevi>> dice con un filo d'imbarazzo la mora, metto un dito nel passante dei suoi pantaloni e la avvicino a me <<per te questo e altro>> le infilo il pacchetto nella tasca dei pantaloni, glielo palpo e poi la bacio come si deve, appoggia la fronte sul mio petto e sorride come sua sorella <<sei pazzo tu>> si alza sulle punte e mi bacia ancora ed ancora <<tu mi fai uscire pazzo>> le disegno il naso con l'indice <<sta sera fai qualcosa?>> le sfioro le labbra, scuote la testa <<vieni in discoteca con noi?>> corrugo la fronte <<va bene>> annuisce <<porta delle amiche>>le accarezzo lo zigomo pronunciato <<anche per te?>> parla con aria di sfida <<no io la mia donna ce l'ho e non farei cambio con nessuna al mondo>> la bacio << ti conviene dire così>>sghignazza per poco dare via ad un limone.dopo tanti, troppi baci andiamo a mangiare un gelato e le accompagno a casa assicurandola che alla sera sarei passato io a prenderla.
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venere's pov
(fate finta che i dialoghi in questa parte siano in spagnolo)
mentre sto per tornare a casa mi fermo dalle mie migliori amiche, sono due gemelle clara e rosalia.
hanno la finestra della loro stanza aperta ed io colgo l'occasione per entrare lì, o meglio prima faccio entrare mia sorella e poi ci vado io.
<<sol!>> prende spavento clara << ciao>> salto dentro io <<mannaggia a te e sto maledetto vizio che hai di entrare per la finestra>> ridacchia la ragazza <<ho una proposta da farvi>> alzo le sopracciglia <<sol vai a giocare con ester>> apre la porta rosalia capendo il mio intento, la bambina corre e va in camera della sorella <<dai su spara>> non stanno sulla pelle <<zaccaria>> mi gratto la testa <<il ragazzo italiano?>> inarca la fronte clara <<esatto, mi ha chiesto di andare in discoteca e mi ha detto di portare amiche per i suoi, venite?>> mi guardo le scarpe <<assolutamente>> annuiscono <<senti una cosa, rimanete qui per cena e poi ci prepariamo insieme?>> domandano e la sola idea che io ma soprattutto mi sorella possa mangiare un piatto caldo mi porta ad accettare ma poi penso che il moro mi ha detto che mi passava a prendere a casa dunque sono costretta a rifiutare la proposta << dai su solo per cena, almeno mangi qualcosa>> parla rosalia ed ed accetto.<<grazie di tutto, ma ora devo scappare>> dico a denti stretti alzandomi e stringendo la mano a mia sorella << la porta per voi è sempre aperta>> parla la madre delle gemelle.
torno a casa e mi infilo sotto la doccia, mi trucco con illuminate, blush, mascara, un filo d'eye-liner ed del rossetto rosso e aggiungo diversi brillantini sul contorno occhio. non preoccupatevi tutte queste cose le ho rubate in vari negozi.
mi sistemo i capelli usando una vecchia piastra e li arriccio in punta.
mi vesto con completo composto da una gonna ed un top a bandana, ai piedi metto dei tacchi aperti , anche se ero tentata di andare scalza.ripongo le chiavi di casa, sigarette ed accendino dentro una borsetta e come ultima cosa mi spruzzo il chloé rubato da sephora.
mi guardo allo specchio e sorrido, vado in cucina, saluto i miei genitori con un bacio <<torni a casa sta sera?>> domanda mio padre << non lo so>> sorrido e saluto pure mia sorella <<vai a letto presto sol>> le raccomando quando un fischio mi fa capire che era arrivato zaccaria, scendo le scale di corsa e lo raggiungo.zaccaria's pov
la vedo camminare un po' goffamente sui tacchi verso di me ed bella, un angelo, sorrido e mohamed mi da una pacca sul petto <<te la stai scopando con gli occhi>> abbasso il capo e il suo profumo mi invade le narici <<hola>> saluta timidamente il mio amico <<venere>> le da un bacio sulla guancia mohamed <<¿vamos?>> sorride come una bimba, la prendo per il fianco e ci incamminiamo verso la macchina <<ti sta da dio il bianco>> le bacio sotto l'orecchio, si volta e mi fa la linguaccia.
non appena sale in macchina si toglie i tacchi ed ormai non ci faccio più caso, però apprezzo questa forma di rispetto che nelle cose.arriviamo in discoteca e come prima cosa le ragazze si fiondano al bancone e non so come ma venere torna con due drink <<bevi quanto vuoi, pago io>> le arpiono i fianchi e faccio sbattere i suoi glutei contro la mia lunghezza <<cada vez que vado in discoteca non mi porto nemmeno il portafoglio ma mi ubriaco lo stesso>> si volta di profilo e sorride, mette in bocca le cannucce e li butta giù come fosse acqua mentre io mi immagino tutte le maniere per toglierle questa sorta di vestito.
poche ore dopo tutti i miei scenari diventano realtà, omar era con rosalia e mohamed con clara, loro si sono presi una stanza d'hotel mentre io e la ragazzina siamo tornati nella villetta che avevo prenotato per questi tre mesi.
entriamo e lei attacca la musica a palla, io mi butto a peso morto sul divano e lei si siede affianco a me poco elegantemente, estrae dalla bandana che teneva come reggiseno della maria e me la sventola in faccia, con una rapida mossa glielo strappo dalle mani e lei si allunga verso di me mettendosi a cavalcioni, alza le braccia ma le cade il top io mi volto di lato per non guardarla, non perché non volessi farlo ma per rispetto, mi prende il viso e fa combaciare le nostre labbra.
mi leva maglia e io la privo della gonna, mi abbassa i pantaloni, la alzo facendoli passare insieme alle mutande, lei si dondola sulla mia erezione, la guardo e le chiedo il consenso, le strappo gli slip ed entro delicatamente su di lei.
inarca la schiena e geme, poggia le mani sulle mie spalle e le stringe, si morde il labbro inferiore e si dondola anche lei per aumentare il ritmo.
<<zaccaria>> parla affannosamente <<sei bellissima>> le stringo i fianchi e spingo ancora più forte fino a che entrambi arriviamo al culmine urlando i nostri nomi.
si poggia su di me ed rimane ad ascoltare il mio battito irregolare.
si allunga e prende la bustina <<¿quieres?>> ha un sorrisetto malizioso <<certo>> la prendo e la bacio.non c'è altro che posso desiderare.