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Ignara di qualsiasi cosa, Natsu aspettava impaziente. Quando vide arrivare Asami, le tirò un pugno in testa <<Ma quanto ci hai messo e perchè hai di nuovo le cuffie?>> gliele tolse ed indicò con molta eccitazione la squadra di suo fratello.

<<Shoyo sembra molto carico oggi>> sorrise Asami, dimenticandosi momentaneamente quell'episodio avvenuto qualche minuto prima. Ora per lei esisteva solo il suo \"fratellone\" alla quale avrebbe dato tutta la sua attenzione.Non era, però, quello che si aspettava esattamente il setter della MSBY.Dopo averla accompagnata sugli spalti ed essere entrato in campo con il benvenuto di un grande applauso, l'adrenalina e la competizione era aumentata ancor di più nella mente di Atsumu.

Sapeva perfettamente chi avrebbe dato spettacolo quel giorno. Bokuto avrebbe portato il pubblico dalla sua parte, Shoyo gli avrebbe sbalorditi per la sua altezza, mettendolo a confronto con Hoshiumi, poco più alto di lui.

Ma poi c'erano loro due: i setter. Le mani di Atsumu tremavano per l'eccitazione del momento, non avrebbe dato nessun tipo di soddisfazione a Kageyama. Quel giorno il pubblico sarebbe stato al suo comando e tutti avrebbero capito chi era il vero comandante di quella partita.Sentiva già odore di successo, di acclamazioni e perchè no anche richieste di autografi. Ma più di tutto si sentiva egoisticamente coinvolto nella sfida che Asami aveva lanciato a Kageyama.

 La determinazione di quella ragazza nel non scappare di fronte ad un muro senza emozioni, lo aveva reso ancor più competitivo, come se fosse al suo posto.Avrebbe dimostrato a quel cuore fragile, che tutto era possibile con il giusto spirito. Atsumu avrebbe vinto quella partita per se stesso, per i suoi amici e per lei. Perchè in fondo quello strano clima che si era creato da quando l'aveva conosciuta, lo avrebbe consolidato.

<<Che ne dite di andare a festeggiare?>> chiese al resto del gruppo, appoggiandosi a Shoyo.

<<WOOO UNA FESTA>> urlarono eccitati sia Bokuto, che Shoyo.

<<Beh, prima cerchiamo di fare una buona partita>> gli diede una pacca il capitano Shugo Meian. Eppure quel giorno sentiva di poter arrivare in vetta e guardare il mondo dall'alto.L'aria che si respirò durante la partita era esaltante. Sembrava di guardare un mondiale in cui tutti gli spettatori erano divisi perfettamente in due fazioni.

Persino loro partecipavano alla competizione, con incoraggiamenti, fischi e urla.Quel giorno Atsumu Miya aveva tutte le carte in regola per vincere e lo fece. Portò la squadra alla vittoria, lasciando che il pubblico fremesse per stupende alzate, seguite da colpi precisi e sorprendenti dei suoi compagni.Tutti i riflettori erano rivolti a loro, ma i suoi occhi individuarono la figura di Asami, che insieme a Natsu stavano saltando dalla gioia. Il sorriso si fermò ed osservò la felicità nel volto della ragazza, che non sembrava più turbata dai pensieri negativi.

<<Ragazzi venite a ringraziare>> Meian richiamò la squadra.Quando i due setter si strinsero la mano, l'espressione di Kageyama cambiò.

 <<Hai vinto tu, questa volta>> fece un ghigno.Quel solo sorrisetto bastò ad Atsumu per comprendere che anche Kageyama non intendeva vincere solo la partita quel giorno

 <<E aspettati che ne vinca ancora>> sorrise, mantenendo il suo stesso gioco.

Quando alla sera la squadra si riunì a Osaka per festeggiare, Shoyo comunicò che avrebbe invitato sua sorella e Asami, che il giorno dopo sarebbero tornate a casa per ricominciare la scuola dopo le vacanze.Atsumu era al settimo cielo.

<<La tua felicità mi disgusta>> un Sakusa disgustato dalla festa, dalla confusione, dalla musica troppo alta, da persone che si addossavano uno con l'altro per ballare, mentre lui era seduto su un divano, in fondo alla grande sala della festa.

<<Ohh e dai, sii un po' più sciolto>> Atsumu gli tirò una pacca, continuando a scrutare i volti di quella sera <<Abbiamo vinto e un po' di divertimento è più che meritato>>

<<Non se è un modo per conquistare l'amichetta di Hinata, vero?>> gli chiese sarcasticamente Sakusa, che conosceva così bene il compagno, da sapere che quella partita non l'aveva vinta per un puro scopo competitivo.

<<E dai per chi mi hai preso?!>> mise il muso lungo il biondo <<Vorrei solo conoscerla meglio, tutto qui e poi sei d'accordo sul fatto che sia una bella ragazza, no?>>

<<Vuoi giocare con i suoi sentimenti? Credo che tu ti stia intromettendo in qualcosa che non ti riguarda>> con la sua serenità lo stava rimproverando <<Odio ammetterlo, ma sarebbe noioso vederti litigare con Hinata perché stai giocando con la migliore amica di sua sorella>>

<<Strano che il più seccante, scorbutico ed antipatico dei giocatori, ci tenga a qualcuno!>> ironizzò Atsumu.

<< Beh quella ragazza rispetta le mie distanze e lo fa meglio di voi e poi non voglio passare tanti mesi con te che tieni il muso lungo per colpa delle tue stesse azioni>>

Negli occhi di Sakusa, Atsumu lesse la voglia irrefrenabile di tirargli un pugno, ma questo significava doversi sporcare le mani e lui odiava la sporcizia e ancora di più il biondino.

<<Natsu mi ha trascinata a questa festa, io preferivo allenarmi..>>

Quando Asami si avvicinò a loro, in tenuta da festa con tanto di maglietta nera a maniche lunghe, un gilet bianco e una gonna nera che risaltava le forme delle sue gambe lisce, di certo non poteva capire per quale motivo Sakusa guardò male Atsumu, quando quest'ultimo si alzò ed invitò la ragazza a bere qualcosa.Si allontanarono dalla confusione della pista, dove la musica rimbombava nei polmoni.

Eppure per Bokuto e Shoyo non sembrava un problema. Si stavano scatenando e anche Natsu si unì alla loro danza sfrenata.

<<Suppongo che tu non possa bere, vero?>> arrivati ai tavolini con le bevande, Atsumu prese un bicchiere e la bottiglia di rum.

<<Veramente sono maggiorenne>> lo guardò con aria annoiata <<Ma questa sera devo badare a Natsu, perchè dubito che voi siate abbastanza lucidi da poterci tenere d'occhio>> prese un bicchiere e lo riempì di coca-cola.

<<Allora sarà meglio evitare>> le tolse il bicchiere dalle mani

<<Non lo sa nessuno, ma Bokuto ha esagerato con l'alcol e ne ha messo un po' anche nelle bevande analcoliche>> scosse la testa ridendo.

<<Beh...allora penso che prenderò l'acqua, almeno questa si salva sicuramente no?>> bevve, dopo averla versare nel bicchiere.

No! Non era acqua! Era vodka liscia e quando se ne accorse, era troppo tardi. Vide il volto impallidire, le pupille dilatarsi e subito dopo il colorito divento rosso come una mela. A guardarla in quel modo, Atsumu non riuscì a trattenere le risate.

<<Non c'è nulla da ridere>> appoggiò immediate il bicchiere, ripulendosi la bocca credendo di poter togliersi il sapore di vodka, senza nessuno risultato <<era meglio rimanere a casa ad allenarmi>>

<<Ohh avanti abbiamo vinto e una festa ci vuole>> Atsumu iniziò a muovere le spalle a ritmo di musica <<O sei triste perché il tuo setter preferito non ha vinto?>>

A quella provocazione il sorriso di Asami si perse con un battito di ciglia. Ora il suo colorito era tornato normale e lo guardava negli occhi, come se volesse penetrare nella sua anima ed urlargli qualcosa.

<<Te lo dico da setter a setter>> la voce di Atsumu diventò seria e le mise un braccio intorno alle spalle, rivolgendo lo sguardo alla pista <<Noi siamo predisposti a portare il peso di dover conoscere tutti i compagni come le nostre dieci dita. Se ci sfugge anche il più piccolo dei dettagli, siamo persi>>

<<Queste sono le parole del setter più famoso del Giappone negli anni 90>> lo guardò storto <<cosa dovrebbe centrare?>>

<<Io penso che più degli amici dobbiamo conoscere i nostri nemici, avversari>> Atsumu mandò giù il bicchiere di rum << ma ancor di i nostri simili, setter>> le fece l'occhiolino, prima di scendere in pista.

Rosso passionale  ᯾ Atsumu x readerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora