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<<Quindi ora siete in finale>> Atsumu posò le bacchette, dopo aver finito di mangiare.

<<Già, la prossima partita sarà con la Shiratorizawa. Non solo la squadra maschile è piena zeppa di prossime stelle della pallavolo, ma anche la squadra femminile non scherza. Per cinque anni il nostro soprannome di \"regine\" è stato messo a dura prova dalla loro popolarità>> confessò Asami, concentrandosi di più sulle sue parole, che sullo sguardo interessato di Atsumu.

Ancora seduti nel negozietto di Osamu, i due parlavano di pallavolo...unico modo per non cacciare un'altro discorso spinoso.

<<Presumo che ci saranno allenamenti estenuanti, vero?>>

<<Oh si>> rabbrividì <<Sarà una settimana terribile>>

Poi alzò lo sguardo su di lui e un'idea le balenò in testa. <<In quanto mio rivale, credo che sia più che giusto proporti una sfida>> sorrise.

<<Qui? Ora?>> si alzò particolarmente felice Atsumu, come se non aspettasse altro. Fece segno al fratello, che subito dopo gli passò un pallone, sotto lo sguardo confuso di Asami.

<<Eravate già...pronti per questo?>> chiese sconcertata.

<<Asami, aspettavo questo momento da tanto>> le porse una mano per scendere dallo sgabello.

Un giro nel parco delle vicinanze del negozio, alcune alzate e poi momenti di silenzio, in cui si studiavano. Sotto i lampioni della sera, i due si allenavano migliorando le aspettative l'uno dell'altro.

Giocando in due, la loro sfida si limitava a non far cadere subito la palla per terra, un po' difficile come sfida, dal momento che Atsumu caricò alcune schiacciate, che Asami non riuscì sempre a prendere.

Dopo una buona ora passata a guardare la palla volare sopra le loro teste, Asami palleggiò un po' per conto suo, mentre Atsumu si sedette sulla panchina per allacciarsi le scarpe.

Quando alzò lo sguardo, vide il volto di Asami fermarsi a contemplare la palla che stava alzando. Era precisa, meticolosa e non era solo una coincidenza se la palla cadeva perfettamente sui polpastrelli, dopo aver fatto un lungo volo.

L'espressione di chi ci metteva amore e passione in ciò che faceva, non l'aveva mai vista negli occhi di nessuno. Era come specchiarsi in un altro corpo, vedere l'impegno che ci metteva, gli sforzi di una vita, solo per sentirsi appagato da quella sensazione. La sensazione di potercela fare, di essere al comando della propria vita.

Dall'altro canto Asami non si era mai sentita così viva. Per una sera, per una sola sera quell'allenamento straordinario le sembrava piacevole, come se avesse potuto continuare all'infinito.
Quando abbassò lo sguardo su Atsumu, per un momento le sembrò di essere studiata dagli occhi del ragazzo, che con uno scatto veloce si alzò in piedi e la raggiunse.

<<Di nuovo>> Asami gli buttò la palla e torna alla posizione iniziale.

I loro sguardi non seguirono solo la palla, erano concentrati a captare le risposte uno nell'altro. Era come se avvertissero la soluzione davanti ai loro occhi, ma c'era qualcosa che li ostacolava.

Atsumu fece la sua azione, ma quando la palla volò verso Asami quest'ultima non la prese. Quando la palla cadde sui piedi, si risvegliò dai suoi pensieri e sbiancò <<Scusami, mi sono distratta>> prese la palla da terra e notò quanto le sue mani stessero tremando.

Aveva voglia di correre, aveva voglia di saltare, ballare, urlare, cantare e non sapeva per quale motivo. Che cosa le aveva messo Osamu in quella cena? No...forse non era quello il problema.

<<Allora non ti distrarre, l'ultima volta ti è uscito sangue dal naso, ma io non sono Tobio. Insomma, sono molto più forte>> Atsumu fece spallucce con uno sguardo da saccente, come se fosse pienamente convinto della sua affermazione.

Per un momento lo trovò ridicolo, ma quando si rese conto che diceva sul serio, scoppiò a ridere. Rideva come non faceva da mesi, mettendosi addirittura la mano sulla pancia. In poco tempo si ritrovò con il sedere per terra e lo sguardo del ragazzo un po' confuso.

<<Perchè ridi? Non mi credi?>> Atsumu si sedette al suo fianco e Asami scosse la testa.

<<No, no certo che no! E' solo che devo esserti sembrata ridicola dopo quell'episodio>>

Atsumu le scompiglio i capelli e quando lei si voltò verso di lui i loro volti erano così vicini da poter ascoltare il respiro l'uno dell'altro. Improvvisamente ad Asami tornò in mente un altro momento come quello.

Il volto di Kageyama alla stessa distanza da quello di Atsumu e il suo bacio veloce che le diede. Quel bacio che fu l'inizio di una catastrofe delle sue certezze.

Il biondo era diventato serio, la guardava pazientemente come se si aspettasse qualcosa da lei. Asami sorrise <<Andiamo a correre?>>

<<Cosa?>>

<<Si andiamo! Voglio correre fino all'alba>> si alzò da terra e offrì la mano ad Atsumu.

Con qualche incertezza il biondo accettò l'invito e quando si alzò non lasciò la mano di Asami, stringendola non appena iniziò a correre.

<< Ti conviene lasciarmi la mano>> Asami si voltò verso di lui sorridendo, mentre il vento le scompigliava i capelli della coda alta <<Propongo una gara>>

<<Cosa? Una gara? A me? Sai con chi stai parlando?>> Atsumu la ritrasse indietro.

Senza rendersene conto i due erano carichi di adrenalina con la quale avrebbero potuto scalare colline intere. La guardava come se avesse finalmente raggiunto l'apice del suo desiderio di poterla avere vicino a se. Non c'era niente di meglio di quel dolce sorriso, di quei maledettissimi occhi intensi e delle sue strane ostinazioni.

Avrebbe tanto voluto rapire il suo volto in un bacio, sapere che cosa mai provò Kageyama quando la baciò. Ma doveva sognare con i piedi a terra, perchè non voleva fare un passo più lungo della gamba e rischiare di perdere la fiducia di Asami.

Proprio non capiva come riuscisse a cambiarlo in questo modo. Eppure fino a qualche tempo prima non ci avrebbe messo molto a baciare una ragazza, a farla sua in una notte e poi scaricarla con la solita scusa che la pallavolo portava via troppo tempo.

Questa volta si era lasciato fregare da qualcuno che ne sapeva qualcosa di pallavolo. Si, Asami aveva fregato il suo cuore in un modo splendido.

Asami lasciò la sua mano <<Fino all'alba>> iniziò a correre, lasciandolo con un dolce sorriso sulle labbra.

Rosso passionale  ᯾ Atsumu x readerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora