LA BALLATA DI ELIDA

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Elida in una strada di fumo
Mentre pensava alla felicità
Vide in basso un riflesso di lampione
Che le chiese un po' di curiosità,
Al che la ragazza imprudente
Colse la fonte di luce stanca
E senza una scintilla di mente
Ingoiò una caramella bianca.
E fu luce e fu vita
E splendeva il sole di notte,
Correva con passo leggero
Su un pavimento di bolle,
L'orizzonte si riempì d'un caldo viola,
Il vento era leggero come un cuore senza dimora,
Ma col morir della luna,
Che chiuse il sipario del sogno,
Tornò il sole morto
Che ne lasciò una povera nube di ricordo.
Restò solo un macigno sotto i capelli,
Che d'è solo un pelo di desolazione,
Che ad Elida impose, prendendola per il cuore,
Un nuovo assaggio della caramella senza nome.
Ed Elida che mischiò fiori con erbe
Con funghi e frutti in ogni composizione
Incontrò solo fumi di vertigini
E specchi di rassegnazione,
E mai, mai rincontrò quella felicità
Racchiusa nella caramella bianca,
Cercandola vana in ogni altra
Che non ne sfiorava neppure la luminosità.
Ed una notte in cui Elida
Sfidò la luna nel pallore
In un vuoto di felicità
Si spense senza far rumore.

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