LA BALLATA DELL'ANTICAPITALISTA

36 2 0
                                    

Tornando a casa un certo giovane,
Che rimuginava sui suoi traguardi,
Pesava al capitale, allo sfruttamento
E del mondo un po' tutti i danni
E senza voglie e senza speranze
Il giovane tornava a casa e nel suo letto
Mai avrebbe detto che il giorno dopo
Il mondo per lui sarebbe stato perfetto.

L'indomani infatti si svegliò come sempre,
- Bestemmia un poco e dopo esce -,
Non sentì rumori, non vide tristezze
E in mente il suo dubbio crebbe,
Vide i negozi senza insegne,
Senza listini, senza prezzi,
Nessuno correva e addirittura
Di fronte a un fiore restavano fermi,
Ma già la gente con oggetti diversi,
Chi il pesce, chi il pane, chi i cellulari,
Desideravan le cose degli altri
Rispetto alle loro tanto banali.

Così in sola mezza giornata
Che poi non durò nemmeno tanto
Il popolo umano senza saperlo
Aveva di già inventato il baratto
E si scambiavano tutti i beni
Fissandone a loro certi valori:
Per una mela quattro ciliegie
E per un bacio mille ragioni,
Per ogni carezza
Si concede un respiro,
Per un gesto impacciato
Si donava un sorriso.

E tutto sembrava più sincero,
Anche l'aria sembrava più fresca,
Il giovane tornò a casa a sole calato
E si fermò a guardare il mondo dalla finestra,
Fumò un poco osannando il miracolo,
Quel che tanto desiderava,
Convinto già del fatto
Che la situazione non sarebbe variata,
Dormì con un sorriso
E non servivano speranze nel petto,
Ora tutto il mondo in ogni aspetto
Era diventato il suo mondo perfetto.

L'indomani si svegliò col cuore calmo
E in tv sentì i servizi al notiziario,
Esclamò "Ma porco di Dio!"
Avevano già inventato il sistema monetario.

SOLSTIZIO DI VOCI Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora