NON C'È PIÙ TEMPO PER PENSAR

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Cantami del mio passato,
Dei bei tempi andati
Ebbri e sconsolati,
Che non ho più tempo,
Scorre forte il vento
Anche se più lento,
Piange ancora più spesso
Del mio amore perso,
E non c'è più tempo per pensar.

Il mio anello in legno,
Un po' più opaco e spento,
Si perde in schegge di cemento,
Mentre quello in ferro nero
Mi rammenta il mio sentiero,
Cerca stelle di veleno,
E ancora quello bianco
Assai scheggiato e stanco
Sboccia sempre ogni mio pianto,
E non c'è più tempo per pensar.

Tutti quanti i fogli,
Versi di verdi foglie,
Nascono dalle tue porte,
Foglie ballano nel mare,
Baciano il Grecale
Con labbra tinte di sale,
Cantami i tuoi baci,
Viole forti e audaci,
Per le mie labbra ormai incapaci,
Che non c'è più tempo per pensar.

Leggo ancora il libro giallo,
Parla dello Stato infausto
E penso che non me ne importa tanto,
Penso ancora al libro bianco,
A quella lettera d'amianto,
A quel maledetto gatto,
E non c'è più tempo per pensar.

Cantami i miei giorni
Prossimi  e distorti
Che ancora devono arrivar,
Cantami i miei giorni,
Cantiamoli da sbronzi
Che non c'è più tempo per pensar.

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