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<<Sta bene?>> chiese Jimin
<<Si stanno bene>> rispose "Perché non sparano?" si chiese, tornò a guardare con il cucchiaio, l'uomo era ancora lì, senza togliere la posata dalla visuale, girò la pistola puntandola all'uomo, poi si girò per impugnarla meglio e sparò, tornò a vedere, l'uomo era a terra "Meno uno" nuovamente uno sparo entrò in casa
<<Aah!>> urlò Jimin, Taehyung si girò subito a vedere, era dietro al bancone con le mani sulla testa, ma sembrava illeso
<<Che cazzo fai Jimin? Torna la dietro!>> urlò
<<Sta squillano anche il mio>>
<<Sei cretino? Sti cazzi se è chiamano me!>> un'altro sparo <<Merda!>> corse, sempre accovacciato dal ragazzo e sparò nella direzione da cui erano arrivati gli spari, prese il ragazzo e con lui andò dietro l'angolo <<Se ti rivedo uscire da qui ti sparo io, hai capito? Ho sprecato due colpi per coprirci, spera che riesca a farli fuori con i restanti tredici e che non ci siano altri uomini chissà dove>> lo sgridò
<<S-scusa>> gli disse, Taehyung lo guardò, il tono usato lo aveva spaventato, lo vide tenersi il braccio
<<Ti hanno preso?>> chiese allarmato
<<Sto bene, pensa a salvarci>> gli disse sorridendogli, ma Taehyung posò la pistola a terra e gli tolse la mano dalla spalla, perdeva sangue

<<Cazzo>> si tolse la maglietta e la premette contro la ferita <<Continua a premere, ti hanno preso di striscio, ma non smettere di premere ok? Irene controlla che non si muova>>
<<Certo, Jimin sei in punizione>> lo sgridò la zia, Taehyung sospirò, gli lasciò un bacio sulla fronte e riprese la pistola
<<Ora zitti e state buoni>> si affacciò all'angolo riusciva a vedere l'uomo, puntò e sparò colpendolo "Perché non ha sparato? Sicuramente mi vedeva, e perché non ha sparato mentre portavo qui Jimin? Qualcosa non torna, comunque ne manca uno e ho dodici colpi, ottimo" si spostò dietro al divano, un colpo entrò in casa "Cazzo che dolore" lo aveva preso alla gamba, ma impose al suo corpo di non pensarci e di andare avanti finché non fosse tutto finito, si sdraiò a terra e puntò la pistola, sparò, lo colpì "Dovrei aver finito" <<Rimanete lì>> andò con cautela alla porta, lentamente la aprì, dalla sua visuale non vedeva nessuno, si spostò sull'altro lato, sembrava tutto libero, il rumore di una macchina arrivò alle sue orecchie, era un suv nero blindato che si fermò davanti al primo corpo che due uomini caricarono, poi si fermò al secondo, stessa cosa, Taehyung sparò alle ruote, ma anche quelle erano antiproiettili, in più, mentre caricavano il terzo corpo, qualcuno iniziò a sparare a raffica con un fucile d'assalto, impedendo al ragazzo di sparare ancora, poi andarono via e nuovamente il silenzio invase la casa

<<Tae stai bene?>> chiese preoccupato Jimin
<<Si, sono andati via, potete uscire>> disse tirandosi su, in volto e su un braccio aveva dei tagli causati dal vetro sopra di lui che a causa degli ultimi colpi andò in frantumi, ma mentì perché la gamba gli stava facendo davvero male
<<Menomale>> disse Jimin con un filo di voce
<<Jimin!>> urlò Irene, Taehyung corse da loro spostando la donna da sopra il ragazzo
<<Jimin non fare lo stronzo, è solo un taglio>> urlò Taehyung che lo prese in braccio <<Irene vieni con me, non rimanere sola>> disse alla donna salendo poi le scale
<<S-si>> rispose con le lacrime che le scendevano sul viso.

Taehyung adagiò Jimin sul letto dei ragazzi
<<Prendimi del disinfettante e delle garze>> chiese alla donna
<<Ok, ma sta bene?>>
<<Si, credo sia svenuto per lo spavento, il taglio non è profondo ed il sangue si è già fermato da solo>> la donna sospirò più tranquilla e andò nel bagno a prendere ciò che gli aveva chiesto quel ragazzo, il quale medicò Jimin per poi mettergli, sotto al naso, un pezzo d'ovatta con dello spirito sopra per farlo svegliare, cosa che funzionò alla perfezione
<<Che... che è successo?>> chiese Jimin tirandosi su, Taehyung lo abbracciò forte
<<Sei svenuto, cretino mi hai fatto prendere un colpo, per fortuna stai bene>> Jimin lo riabbracciò forte iniziando a piangere
<<Scu-scusaa... io... io non lo so perché... perché sono andato a prendere il telefono... mi... mi dispiace>> disse mentre piangeva, il moro lo strinse più forte accarezzandogli schiena e testa, lo spavento che aveva avuto nel vederlo steso a terra era stato davvero tanto
<<Non fa niente, eri nel panico ed eri preoccupato, purtroppo in quelle situazioni si fanno più cazzate che cose sensate, non è colpa tua, stiamo tutti bene ok?>> Jimin annuì
<<Scusate se vi ho fatto preoccupare>> continuò senza staccarsi
<<Tranquillo, ma sei in punizione, ti aveva detto di rimanere nascosto e anche io te l'ho detto, ma tu, come sempre, hai dovuto fare di testa tua! Niente... niente telefono per tre giorni, così capisci che non è essenziale chiaro?>> lo riprese la zia
<<S-si va bene>> rimase tra le braccia di Taehyung molto tempo, ma un rumore al piano di sotto fece impietrire tutti e tre

<<Irene vai nel bagno e accucciati nella doccia, Jimin vai...>>
<<No, no ti prego non lasciarmi, non...>>
<<Ei guardami>> lo interruppe facendo cenno ad Irene di andare, cosa che lei fece, poi staccò il ragazzo dal suo petto prendendogli il volto tra le mani <<Riesco a proteggerti meglio se ti nascondi>>
<<No, non riuscirei a stare fermo e ho troppa paura, ti prego, non voglio allontanarmi da te>> riprese a piangere, in maniera troppo rumorosa
<<Ssh Jimin!>> lo riprese Taehyung sottovoce <<Ok, va bene, basta che fai silenzio o ci uccidono, resterai con me, ma devi giurarmi che farai come ti dico e che seguirai i miei movimenti ok?>> aveva acconsentito perché anche lui non voleva separarsi dal biondo, perché quel ragazzo gli impediva di crollare, permetteva alla sua adrenalina di non smettere di andare in circolo.
<<O-ok>>

<<Bene, vieni>> si alzò prendendo Jimin per mano e si andò a mettere alla parete affianco alla porta, in modo che se qualcuno l'avesse aperta, loro erano nascosti e lui avrebbe potuto sparargli più facilmente, con una mano teneva la pistola, con l'altro braccio stringeva Jimin al suo petto che non osava staccarsi, sentì dei passi sulle scale "Sono in due" pensò, la porta si aprì leggermente, Jimin si strinse di più al suo corpo, così come lui lo strinse di più a se, vide uno specchietto all'angolo della porta, lo colpì sparandogli, si accucciò allargando le gambe per permettere a Jimin di accucciarsi in mezzo ad esse e puntò la pistola verso la porta <<Non mi lasciare>> sussurrò a Jimin che annuì e lo strinse di più, sparò attraverso la porta
<<Mmm...>> sentì lamentarsi, riconobbe quella voce
<<Fermi siamo noi! Siamo noi!>> urlò, a quel punto abbassando l'arma e si mise seduto a terra con Jimin seduto sulle sue gambe <<Siamo noi>> ripetè in un filo di voce sentendo gli occhi farsi umidi, la porta si aprì un po' di più, piano, nonostante aveva capito di chi fosse quella voce, comunque puntò la pistola e strinse Jimin, anche chi uscì dalla porta aveva la pistola puntata, ma appena entrambi si guardarono, entrambi buttarono le pistole a terra.

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Chi ha mandato quegli uomini?
La ferita di Jimin non era niente, ma quella di Tae?
Non dico altro 😇

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Ci vediamo domani mattina con il prossimo capitolo! 💜🫶🏻

Mine II ~What is love?~     //BTSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora