torta tenerina

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Svegliarsi presto per Simone non è mai stato un problema, ma lo è ancora meno da quando Manuel è entrato nella sua vita, o meglio da quando ha deciso che lo va ad aspettare fuori dal panificio per la fine del suo turno di lavoro. Ed è esattamente quello che sta facendo ora. È appoggiato al muro mentre si fuma una sigaretta, in attesa che il suo fidanzato esca dal lavoro, porta il drummino alle labbra, inala il fumo che poi soffia poco dopo. Pensandoci bene, questo in posto preciso, qualche mese fa, lui e Manuel hanno interagito per la prima volta. Beh di quella sera ricorda poco, per non dire nulla, però ricorda perfettamente le sere successive e di come quel riccio moro lo incuriosisse tanto.

«Ma?» dal portoncino fa capolino l'oggetto dei suoi pensieri che stupito lo guarda
«Buongiorno, sono venuto ad aspettarti perché dobbiamo fare una cosa»
«Cosa?» domanda curioso il moro avvicinandosi per lasciargli un bacio sulle labbra per poi cingergli il busto con le braccia
«La spesa» annuncia Simone spegnendo la sigaretta nel posacenere lì accanto
«Simò ma davvero?» sbuffa Manuel, ma intanto sa che quando è in compagnia del suo ragazzo non importa dove siano o cosa facciano, a lui basta stare in sua compagnia.


Pochi minuti dopo si ritrovano nel supermercato sotto casa di Simone, quest'ultimo estrae dalla tasca un foglietto ben ripiegato con la lista delle cose da comprare, nel frattempo Manuel prende un carrellino così da poter portare con più facilità tutta la spesa che il fidanzato ha deciso di fare.

«Che dobbiamo comprà?» chiede il moro
«Gli ingredienti per fare la torta tenerina» Manuel conosce bene la ricetta di quella torta ed è anche una delle sue preferite visto il suo amore per il cioccolato
«Mhm ottima scelta»
«È- era la preferita di Jacopo» sussurra Simone abbassando lievemente lo sguardo, il fidanzato non perde tempo e gli stringe la mano lasciandogli un bacio su di essa
«Aveva buongusto» dice il maggiore facendo spuntare sul viso del corvino un timido sorriso.

Manuel ha capito l'importanza del gesto di Simone e si sente lusingato, perché sa bene che il fidanzato non ha mai affrontato l'argomento con nessuno e che lui è stato il primo con cui ne ha parlato liberamente. Questa cosa lo fa sentire importante, finora mai si era sentito così di rilievo per qualcuno che non fosse sua mamma o il signor Flavio. Entrare sempre di più nella vita di quella persona che gli fa battere il cuore lo fa sentire incredibilmente bene, forse sta vivendo per la prima volta l'amore quello maturo, quello che davvero potrebbe durare tutta la vita. Mai ha avuto questa impressione con le frequentazioni passate, neanche con quelle piccole relazioni che ha avuto in adolescenza.

Dopo aver fatto la spesa, tornano a casa con due buste piene che sistemano meticolosamente nella cucina di Simone
«Vai a dormire Manu» ordina il corvino
«Vieni con me?»
«Ma io ho dormito stanotte, non ho lavorato»
«E io dormo meglio se ci sei te» dice sincero Manuel facendo sorridere il fidanzato
«Dai vai, io finisco qui e arrivo» Simone spinge il riccio verso la camera e sistema le ultime cose della spesa.

Quando arriva nella stanza, Manuel ha già abbassato le serrande e acceso i led di colore blu. Simone si stende accanto a lui che non perde tempo per abbracciarlo e appoggiare la testa sul suo petto.
«Ti do fastidio?» domanda il riccio
«No, io sto bene»
«Anche io sto bene» ed entrambi non si riferiscono solamente alla posizione in cui sono, ma a tutto quello che provano quando sono insieme.
«Matteo l'hai sentito?»
«No Manu, perché?»
«M'ha detto che te doveva scrive pe' aiutallo a studià qualcosa»
«Intanto domani ci vediamo anche con gli altri e mi può spiegare di cosa ha bisogno»
«Che facciamo domani?» domanda Manuel sorpreso
«Manu ma non ti ricordi? Andiamo al lago con gli altri»
«Nun me ricordavo. È la prima volta che usciamo tutti insieme e nun dobbiamo regge la candela»
«E menomale, ti dispiace?»
«Ma proprio no» dice riccio facendo ridere il fidanzato
«Dai dormiamo che dobbiamo fare la torta dopo» Manuel annuisce, lascia un bacio sulle labbra del corvino e si sistema nuovamente con la testa sul petto addormentandosi poco dopo.




«Simo me puoi pesà lo zucchero?»
I ragazzi sono nel pieno della preparazione del dolce, mentre Manuel impasta, Simone prepara gli ingredienti. Sono un'ottima squadra ma non soltanto a cucinare ma proprio nella vita. È ormai pomeriggio, si sono svegliati tardi ovviamente dopo essere andati a dormire alle nove e trenta del mattino. Perciò hanno deciso che avrebbero ordinato un po' di cibo da asporto per fare un apericena per poi terminare con il dolce guardandosi un film.

«Versa la farina» ordina Manuel ed entrambi fanno volare il pensiero all'ultima volta che hanno fatto la torta insieme, non era finita come avrebbero voluto però è servito per essere ciò che sono oggi, anche se sono passate solamente poche settimane.

«Non mi sporcare, Manu» protesta Simone vedendo che il riccio sta avvicinando la mano al suo zigomo
«Viè qua che sei sporco de cioccolata» Manuel strofina il pollice sulla pelle del corvino ridacchiando
«Manuel! Mi stai sporcando ancora di più!»
«Non è vero!» continua a ridere, allora Simone prende un po' di cacao con l'indice e lo spalma sul naso del fidanzato
«Ao! Non vale»
«Vale invece!» e così finiscono per giocare come due bambini, terminando la torta tra risate e piccoli scherzi.

«Quanto deve stare in forno?»
«Mezz'ora» dice Manuel pulendosi la faccia
«Bene»
«Bene?»
«Sì poi possiamo andare sul divano a riposare»
«Simò ma non hai fatto niente»
«Ehi! Io ti ho pesato e preparato tutti gli ingredienti»
«Immagino la fatica» scherza Manuel e il corvino, con il viso imbronciato, va a sedersi sul divano in salotto

«T'hanno mai detto d'esse una dramaqueen
«E a te hanno mai detto di essere uno stronzo?» Manuel ride e prende la rincorsa per poi buttarsi sul divano, o meglio, addosso al corvino.
«Mi fai male Manu!» Simone cerca di non ridere ma in realtà il suo cuore sta scoppiando di felicità
«Non ti faccio male!» Manuel si sistema meglio sopra il fidanzato ed inizia a baciargli ripetutamente le labbra
«Sai di cioccolata!»
«Eh invece di metterla nella torta l'hai mangiata»
«Non è vero!»
«Ah no?»
«No!» Simone, allora, pizzica un fianco al Manuel che sobbalza per il solletico. La risata del fidanzato inonda la casa, e poco dopo anche lui scoppia a ridere finendo per scambiarsi un dolce bacio – in tutti i sensi.




*
siamo alla fine di questa storiella terribile, i ringraziamenti li lascio per l'epilogo finale, ma a voi va un grazie enorme per esserci statə in questa avventura <3

sun to the darkest days | simuelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora