Capitolo 6.

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6.

<<Spero che abbiate mangiato bene. Buon proseguimento di serata!>>, congedo gli ultimi clienti accompagnandoli all'uscita. Finalmente questa serata infernale è volta al termine, mi sembra di aver lavorato ventiquattro ore continue. Ho perso il conto di quante persone senza prenotazione abbiamo dovuto mandare via, e non siamo nemmeno al weekend. Sono davvero curiosa di sapere come faccia questo locale a essere così popolare.

<<Benvenuta nella realtà del "Genesis", in cui sai come entri ma non come ne esci>>, ironizza Kim, notando la mia devastazione. Mi siedo a uno dei tavoli ancora da sparecchiare, le mie gambe non sono abituate a questi ritmi intensi.

<<Credo di avere le vesciche ai piedi>>, esagero come al solito facendo ridere la mia collega, che scompare poi nei bagni con dei guanti e una spugna.
Non oso immaginare quanto possano essere stanchi gli uomini ai fornelli, d'altronde noi ci dividiamo i nostri compiti essendo in tanti, al contrario loro che sono solo in due.
Dopo la sfuriata di qualche ora fa non ho avuto il coraggio di interagire con Hayden se non per chiedere qualcosa riguardo le comande, e anche lui è sembrato piuttosto restìo nei miei confronti. Spero che non si sia accorto della mia presenza mentre lo spiavo, potrei anche dire addio al mio posto se così fosse. Dopotutto non aveva alcun motivo per trattarmi in quella maniera, non mi sembra di essere stata inopportuna chiedendogli se potessi dargli una mano.

<<Non rimanerci male, la sua fidanzata lo mette di cattivo umore>>, la sedia accanto alla mia viene occupata da una chioma riccia. Ancora lei!
Mi guardo attorno per assicurarmi che Kim e Julian non stiano nei paraggi, non voglio che mi vedano conversare con il nemico e non ho ancora abbastanza elementi concreti per evitarla. Non voglio risultare scortese.

<<Non è un motivo valido per prendersela con chi non c'entra nulla>>, sorrido debolmente, nonostante sia consapevole che delle volte capiti anche a me. Rosie sospira, Hayden deve piacerle proprio tanto.

<<Lo so, ma mettiamola così: Hayden perde la pazienza davvero raramente e tu non sei stata molto fortunata nel capitare proprio nel suo momento no>>, lo giustifica. È già la terza persona che mi parla solo bene di lui, eppure in due giorni non mi è sembrato molto conforme alle loro descrizioni.

<<È fidanzato da molto?>>, domando curiosa, dimenticandomi di chi mi trovo di fronte. Potrebbe star registrando tutta la conversazione e usarla contro di me manipolandola. Rabbrividisco al solo pensiero. Rosie annuisce e il tono della sua voce si abbassa.

<<Lavoro qui da tre anni, allora già stavano insieme. Anche lei lavorava con noi ma di comune accordo decisero di dividersi, lavorare in coppia non è mai una buona idea>>, confessa coprendosi la bocca con la mano per rendere il tutto più indecifrabile.

<<Hayden passa la maggior parte del suo tempo qui dentro. Spesso, dopo la chiusura, rimane tutta la notte in cucina per sperimentare nuovi piatti, apportare modifiche al menù, e questo a Sophie non sta bene, lamenta di vederlo sempre più di rado e non la biasimerei. Ma io uno come Hayden non me lo farei mai scappare, al costo di restare chiusa in cucina con lui tutta la notte...>>, poggia il viso sulla sua mano con aria sognante, facendomi ridere. È proprio cotta. Mi chiedo quante conversazioni abbia origliato per sapere tanti dettagli.

<<Vado a salutare tutti, sono distrutta>>, la informo, dandole poi la buonanotte prima di tornare in cucina. Se non sapessi i retroscena potrei quasi provare ad andare d'accordo con lei.
La cucina è ritornata nella sua solita quiete. La maggior parte dei ragazzi sono già andati via, compreso Julian che è letteralmente scappato dopo l'ultimo cliente. Dopotutto lui e Kim hanno fatto gli straordinari avendomi fatto formazione da stamattina.
Sorrido alle signore delle pulizie che canticchiano allegramente nonostante siano le due di notte, per poi notare alcuni dei miei compagni di sala seduti sui gradini della cella frigorifero a sgranocchiare qualcosa. Mi guardo attorno per assicurarmi che non stiano rubando gli avanzi dalla spazzatura in perfetto stile barbone, quando mi viene piazzato davanti un piatto fumante di pasta al sugo. Alzo lo sguardo per capire meglio, ritrovandomi di fronte Hayden e il suo solito sorriso trattenuto.

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