1.
Tiro un sospiro di sollievo quando l'agente immobiliare rilascia le chiavi dell'appartamento. Ho temuto il peggio non appena ha evidenziato la mia precaria situazione finanziaria ma, fortunatamente, ho da sempre il grande dono della persuasione. Come pagherò questa abitazione sarà un mio problema, e lui avrà tutto il diritto di cacciarmi se dovessi mancare anche una sola rata. Non ho la più pallida idea di dove io stia prendendo tutto questo autocontrollo, nessuna delle persone a cui ho lasciato il mio curriculum mi ha richiamata e senza lavoro sarò fuori di qui già il mese prossimo. Non posso permetterlo.
<<Bene, per adesso è tutto Miss De Martino, ci aggiorniamo il mese prossimo>>, mi rivolge un sorriso cordiale, che non riesco a ricambiare in tempo prima che chiuda la porta alle sue spalle. Trasalisco non appena mi rendo conto di come mi abbia chiamata, dovrò abituarmici. Mi chiedo se io stia facendo la cosa giusta, o meglio, so già che tutto questo mi si ritorcerà contro alla prima occasione, ma non ho altra scelta. Riuscirò a cavarmela, in qualche modo.
Ora che ho un tetto sopra la testa sono molto più tranquilla, non avrei resistito un giorno in più in quell'auto scomoda e stretta. Sono stata fin troppo fortunata ad aver trovato questo posto in una sola settimana, al punto da farmi credere di avere la sorte dalla mia parte. E questo accade rarissime volte.
L'ambiente è piccolo, forse troppo, ma per quello che costa ne vale la pena, dopotutto qui ci devo solo dormire.
Emetto un gemito di soddisfazione non appena mi lascio andare sul piccolo divano nero, che reputo fin troppo duro e freddo. Impiego qualche secondo per capire come si accenda il televisore e quando finalmente ci riesco mi sento subito sollevata nel sentire qualcosa che mi faccia compagnia. Sono stata in silenzio, da sola, per troppo tempo. E la quiete non ha mai fatto parte della mia vita così come adesso ma date le circostanze mi chiedo se mi tocca preferire questa tranquillità inusuale al trambusto dei mesi precedenti. E non ho alcun dubbio su quale delle due opzioni ricada la mia preferenza.
Mi appassiono stranamente a un documentario di tartarughe marine e nonostante io non sia una fan del mondo acquatico mi sale una certa malinconia nel sentire che sono in via di estinzione. Non mi va di dover raccontare ai miei figli di aver vissuto in contemporanea all'ultima specie di tartaruga e di non aver potuto far niente per evitarne la scomparsa. Tuttavia rabbrividisco non appena la telecamera decide di fare un primo piano ad una di esse, da farmi quasi pentire di aver acceso il televisore. Non importa quante case, città e identità cambierò, avrò sempre una repulsione verso qualsiasi essere marino. Mi rendo conto di stare per addormentarmi quando comincio a sentire la parola 'tartaruga' in lontananza, e mi conosco abbastanza da sapere che sognerò il mio nuovo appartamento in versione acquario gigante, pieno di pesci esistenti e inesistenti che minacciano di assalirmi. Un tempo era questo il mio incubo peggiore, poi la mia graduatoria è cambiata e ora vede al primo posto un sogno ancora più brutto, che poi tanto sogno non è. Oramai persino dormire è diventato pesante per me. E il mio cellulare sembra saperlo, visto che squilla improvvisamente destandomi dal dormiveglia e riportandomi alla dura realtà delle tartarughe. Mi acciglio notando l'insistenza del possessore del numero sconosciuto che mi appare sullo schermo, costringendomi a rispondere nonostante io abbia la voce impastata dal sonno.
'Si?!' - riesco a dire, dopo aver accettato la telefonata. Il mio interlocutore tossisce elegantemente, facendomi intuire di star avendo a che fare con una donna.
'Salve, parlo con De Martino Margot?' - esordisce, e sto quasi per risponderle di no, ma per fortuna mi fermo in tempo. Respiro a fondo, e confermo. Sono sicura che tutto questo mi costerà un bel po' di brutte figure.
'La chiamo per conto del Cryster, a cui ha rilasciato il suo curriculum nei giorni scorsi.' - continua, facendomi balzare in piedi come un canguro. Non ho la più pallida idea di cosa sia il Cryster, ho consegnato i miei documenti a tutto il paese ed è impossibile ricordare ogni singolo posto, ma la tecnologia verrà in mio aiuto. In fin di conti non mi importa molto, accetterò qualsiasi cosa mi proporranno di fare. La invito a proseguire con troppo entusiasmo, devo controllarmi se non voglio essere licenziata ancora prima di essere assunta.
'Abbiamo visionato tutti i documenti e l'ho chiamata per informarla che attualmente lei non ha le caratteristiche adatte e l'esperienza che cerchiamo per essere assunta, mi dispiace.' - dice tutto d'un fiato, spegnendo la mia speranza. Come non detto. Ho sempre odiato questo genere di spiegazioni, non sono altro che un modo più educato per sminuire le mie capacità. Mi risiedo disordinatamente sul divano, mi tocca darle una risposta.
'A questo punto avrei preferito continuare a dormire...'- penso a voce alta. Sarebbe stato meglio sognare un branco di squali nel mio soggiorno piuttosto che ricevere questa telefonata. La donna incespica goffamente con le parole, e vorrei dirle che attualmente nemmeno lei sembra possedere le caratteristiche adatte per conversare con me, ma non voglio sembrare arrogante.
'Non sapevo stesse dormendo.'- replica giustamente.
'Sicuramente! La ringrazio comunque, buona serata!'- la congedo, giocandomi ogni possibilità di essere richiamata. Non credo che questa mancanza di caparbietà mi farà avere presto un lavoro, ma sono ancora troppo scossa dalle tartarughe marine per poter essere polemica. Sbuffo sconfitta mentre mi pento di non aver insistito, forse dopo aver persuaso l'agente immobiliare sarei riuscita a conquistare anche questa donna.
Credo sia il caso che io cambi anche modo di fare, dopo aver cambiato identità.
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Ricomincio da qui.
ChickLit"Quando crederai di non avere più alcuna via di uscita, e penserai di essere giunta alla fine del percorso... Quando ti sentirai esclusa da tutto, e vorrai scappare lontano... Quando tutto sembrerà andare a fondo e non risalire più... ricomincia. A...