18 | Un addio più decente

85 3 10
                                    

CAPITOLO 18

Un addio più decente

«Ho saputo quel che hai combinato» mi fa d'un tratto Duncan. Saranno passati diversi minuti da quando siamo seduti, Logan ha parlato con Yuri come se niente fosse successo tra noi due, gli ha parlato tranquillamente chiedendogli della sua vita, di sua madre, i suoi amici mentre il mio cervello era completamente disconnesso, io immersa in un assoluto silenzio fissando lo spigolo rovinato di un tavolo accanto.

Duncan, però, mi riporta alla realtà. Gli occhi di Yuri mi si puntano contro, Logan, invece, rimane in silenzio.
Scuoto la testa verso Duncan, confusa.

«La rissa al campus.»

Sorrido nervosamente.
«Oh... ecco... n-no, cioè non era una rissa, non-» provo a spiegarmi ma mi interrompe.

«Spaccare la faccia a un tizio il doppio di te con un libro non è una rissa? E cos'è? Il thè del pomeriggio a Buckingham Palace?»

D'istinto do una occhiata a Logan.
«Era una testa di cazzo, se l'è meritato» rispondo semplicemente.

«Beh, ora si capisce come mai lui sia qui» indica Logan con un cenno di testa. «Te l'ha detto lei di fare meno il bulletto, eh?» se la ride di gusto beccandosi uno sguardo truce da Yuri. Duncan gli risponde con un'alzata di spalle, scocciato.

«Siamo un po' uguali noi due» ammette Duncan, scrutandomi. Scuoto la testa non capendo.
«Siamo quelli che rimettono in sesto i Price perché sono entrambi degli idioti patentati» ridacchia.
«Duncan...» si lamenta Yuri sospirando. Duncan gli rifila un sorrisetto e gli molla un bacio sulla tempia. «Ti amo, lo sai, no? Ma a volte mi fai uscire veramente fuori di testa.»
Il loro comportamento mi fa spuntare un piccolo sorriso sulle labbra... sembra così naturale.

«Tu che mi dici? Come hai conosciuto questo emo motociclista?» mi chiede dando un'occhiata a Logan. Strabuzzo gli occhi e lo stesso capita a Yuri che imbarazzato si porto le mani sulla faccia, coprendosela.
«Noi due...» incomincio insicura guardando di profilo Logan che non mi guarda nemmeno per errore. Molto bene, direi. «Abbiamo avuto un'amicizia in comune.»
«Il suo ragazzo» finalmente si sente la voce del ragazzo affianco a me, soprattutto con una frase che si aggancia a qualcosa che ho detto. Se solo non fosse per il tono che ha usato, oserei dire piuttosto canzonatorio come se si stesse sbeffeggiando della cosa. Molto bene, ancora.

«E perché, invece, voi due non avete già scopato?»
Quasi non mi strozzo con la mia stessa saliva. Resto di sbieco, Yuri caccia un lamento rumoroso e si lascia cadere sullo schienale della sedia.
Duncan, come se non avesse appena sganciato una bomba, prende la lattina di coca-cola che ha ordinato poco fa, e se la porta alla bocca sorseggiandone un po' in tutta tranquillità.

«C-come?» balbetto inevitabilmente.

Duncan annuisce e indica me e Logan con un indice. «Sembrate una coppia. Perché non state ancora insieme?»
«Perché lei ha già un ragazzo» ripete Logan portando le braccia conserte. La coda dell'occhio mi scivola sui suoi bicipiti tatuati e contratti. «E io non sono il suo tipo.»

«E dov'è?» chiede Duncan guardandosi teatralmente in giro. «Il tuo ragazzo, dov'è?» mi chiede.
«Nel... suo appartamento...?» rispondo.

Il biondo mi rifila una smorfia di disappunto.
«Voi etero siete così strani...» schiocca la lingua contro il palato e sospira. Corruccio le sopracciglia.

«Non... non capisco» dico.
«Siete amici, no?»
Annuisco, non ho il coraggio per rispondere siccome la mia amicizia con Logan a quanto pare non esiste più e io devo stare buona e zitta per non creare casini.
«Anche io mi frequentavo con un tizio quando ho conosciuto Yuri e poi gli sono diventato amico nonostante fosse un tipo strano, sbadato e ogni tre per due cacciava qualche frase a sfondo sessuale senza rendersene nemmeno conto» guarda Yuri con un sorrisetto in faccia. «Eri imbarazzante, amore mio» gli dice beccandosi ancora una volta uno sguardo di traverso.

Cuori in Tempesta 2 |  ❗In RevisioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora