CAPITOLO 4
Dimmi che mi amiMi stringo in automatico nel mio cappotto. La neve si è sciolta del tutto, la temperatura è tornata mite, un classico di San Francisco, ma da queste parti tira un vento abbastanza gelido.
Lui mi si avvicina, allunga le mani e mi tira per i lembi del cappotto a sé in un abbraccio, per poi sollevarmi su il mento quando basta per guardarmi negli occhi e poi posare le sue labbra sulle mie.
L'odore del tabacco ben presto si infila nella mia bocca.
«Ciao» sussurra a fior di labbra con un sorriso che ricambio senza esitazione.
«Ciao» ribatto a mia volta. «Mi stavi aspettando?»Adrien mi bacia di nuovo.
«Ovviamente sì.»
«Non hai freddo con solo la camicia addosso?» gli chiedo improvvisamente preoccupata che potrebbe prendersi un raffreddore.
«Non fa così freddo.»
«Invece sì» dico e mi stringo di più nel mio cappotto. Adrien alza un angolo della bocca e mi avvolge le braccia intorno, schiacciandomi contro il suo petto.
«Ti scaldo io, che dici?» ammicca in tono malizioso accanto al mio orecchio. Istintivamente mi vanno a fuoco le guance non appena capisco a cosa si sta riferendo.
«Magari più tardi, dopo la cena» aggiunge ancora. Mi stacco da lui quanto serve per guardarlo in viso. Lo trovo con un'espressione spensierata, che non gli vedevo da troppo tempo. Lui mi sposta una ciocca dei capelli fissandola dentro al capellino che porto in testa e sfiora il suo naso contro il mio, finché non mi bacia di nuovo, questa volta un bacio nettamente più lungo. Mi aggrappo al suo collo come d'istinto, rapita del tutto dalle sue labbra. La mia lingua sfiora la sua con movimenti lenti, il suo profumo mi invade i polmoni facendomi rabbrividire la pelle. Non credo se riuscirò mai ad abituarmi a noi in questo modo.«Entriamo?» gli chiedo non appena mi stacco per riprendere fiato. Adrien annuisce.
«Andiamo prima che inizino a chiamare uno di noi chiedendoci dove siamo finiti» ride divertito e mi afferra la mano, non prima di aprire lo sportello e prendere la sua giacca.
Intreccia le dita alle mie e questo gesto, prima ancora di incamminarci verso l'entrata, mi conforta e mi dà la carica giusta per affrontare i nostri genitori e parlare loro della nostra relazione.Il ristorante è uno abbastanza di lusso, pavimento bianco, pareti verdi e bianche con alcune piante rampicanti e sipari completamente di vegetazione, i tavoli sono semplici e puliti, niente di stravagante.
In mezzo alla sala dal soffitto, invece, pende un candelabro in cristallo.
Non appena entriamo, chiediamo il posto del tavolo prenotato a nome di Christopher Kyle e il direttore di sala ci conduce fino a papà e Amanda che stanno parlando tra di loro sorseggiando un bicchiere di vino rosso.
Non appena ci vedono, ci rivolgono un sorriso sornione.
«Finalmente! Eccovi qui!» esclama papà.
Entrambi si mettono in piedi, salutandoci. Amanda mi bacia sulle guance e mi tira a sé in un abbraccio amorevole. I suoi capelli biondi, leggermente ondulati, mi solleticano per un istante il naso. Non appena mi è di nuovo di fronte e con le mani sulle braccia, mi guarda con i suoi occhi verdi, proprio come quelli di suo figlio.
«Che piacere rivederti!» mi dice felice e poi pone il suo sguardo su Adrien. «Ciao, tesoro» gli si avvicina e lo afferra in un abbraccio nettamente più soffocante.
«Ciao anche a te, mamma» ride lievemente lui mandandomi un'occhiata divertita.
Quindi mi giro verso papà.
«Avete già ordinato?» chiedo sedendomi accanto ad Amanda, la quale ha già ripreso posto. Papà scuote la testa.
«Stavamo aspettando voi due» risponde subito Amanda e mi porge il menù. La ringrazio frettolosamente. Adrien poggia la giacca sullo schienale della sedia accanto a papà e prende posto proprio davanti a me.«Lorelai non è potuta venire?» domanda Amanda subito dopo verso suo figlio. Adrien mi dà un'occhiata come di conseguenza e il mio battito accelera gradualmente aspettando di vedere la sua risposta questa volta. Ha detto che insieme affronteremo i nostri genitori. Schiude la bocca, sembra esitare per alcuni istanti.
«A proposito di Lorelai...» fa sorridendo lievemente.
«Va tutto bene tra di voi?» chiede sua madre, le lancio uno sguardo fugace e la scopro con le sopracciglia corrucciate, in viso un'espressione preoccupata.
«No, non più.»
È la risposta di Adrien. Mi sento di colpo sollevata.
«Mi avevi detto che le cose andavano bene» interviene papà stranito da questo cambio di situazione. Adrien si passa una mano sotto la palpebra inferiore e gesticola.
«Non volevo disturbarti con i miei problemi, tutto qui... ma con Lorelai è finita da un po'.»
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Cuori in Tempesta 2 | ❗In Revisione
RomansaRonnie ha deciso di abbandonare i rancori del passato. Adrien è tutto ciò che crede di volere e lei alla fine se l'è ripreso, non come amico ma come qualcosa di più. Lo vuole, lo desidera con ogni fibra del suo corpo che vacilla ogni qualvolta che l...