20 | Vorrei essere ubriaca d'altro

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CAPITOLO 20
Vorrei essere ubriaca d'altro

Aggrotto istintivamente la fronte.
«Di che parli?» chiedo subito col cuore che inizia a prendere a galoppare a tremila chilometri orari.

«E' rinsavito» risponde come se questo potesse significare qualcosa. Alzo un sopracciglio mollandogli un'occhiata.
«Non lo vedo più attaccato a te come una sanguisuga.»

Sorrido inevitabilmente con tristezza.
«Finn... cosa vuoi da me?» chiedo impaziente di capire cosa gli frulli per la testa e se e venuto qui solo per punzecchiarmi.

«Ora niente.»

Con la sigaretta tra le dita lo fisso per niente convinta.
«Allora vattene via» dico in automatico.
«Mi hanno detto che questa festa è per te.»
«Tu non eri tra gli ospiti.»

Lui caccia un sorrisetto beffardo e tira un fumo dalla sigaretta per poi buttarmelo in faccia, tanto che stringo gli occhi e faccio una smorfia di disappunto.
«Te ne vai a casa domani?»

«Sì, nel Texas» risponde Nath al mio posto.
Kim fortunatamente fa la sua apparsa nella stanza e non appena nota Finn con noi gli rifila uno sguardo disgustato.

«Oh, guarda... uno scarafaggio!» esclama con enfasi. Finn le molla un sorrisetto.
«Kimberly» la saluta con un ghigno malizioso in faccia. «Sei più bella del solito. Usi un nuovo balsamo per i capelli?»

Kim, vestita con un paio di shorts a vita alta e un crop-top verde marino gli rivolge un sorriso inviperito.
«E tu, invece? Almeno lo shampoo lo usi?» chiede mollando un'occhiata ai capelli sudati di Finn.

«Dopo il sesso soprattutto. Se vuoi ci facciamo la doccia insieme e ti faccio vedere.»
Kim simula di conseguenza un conato e si porta una mano alla bocca. «Al bagno andrei ora solo per vomitare la bile nel cesso e sciacquarmi il cervello per dimenticare quello che hai appena detto.»

«Come mi piaci quando sei così cattiva...» ridacchia Finn divertito e si morde un labbro staccandosi dal tavolo e andato in direzione di Kim.
Le sussurra qualcosa all'orecchio prima di uscire dalla cucina, stranamente Kim sembra impallidire e Finn di conseguenza sorride compiaciuto prima di andarsene e scomparire.

«Lo disprezzo a morte» mormora l'asiatica venendo incontro a me e a Nath. Sorrido non potendo fare a meno e mi porto alla bocca un altro po' di quello che c'è nel bicchiere.

«Ma Logan dov'è?» mi chiede lei d'un tratto, rubandomi il bicchiere e sorseggiandolo. Alzo le spalle.

«Non lo so» rispondo perché dire "non ne ho la più pallida idea perché non siamo più amici sarebbe troppo". Kim aggrotta la fronte.

«Avete litigato?»
«No.»
Ci siamo solo detti addio.

«Avrà da fare, suppongo... non lo so» mento tirando un altro fumo dalla sigaretta e puntando gli occhi sulle mie scarpe.
«Strano che non sia qui, dopotutto la festa era per salutarti prima che partissi.»

«L'ha già fatto» replico. «Ieri» aggiungo e guardo Kim perché sento i suoi occhi addosso sul mio viso che mi sta squadrando confusa.

«Beh... poteva ugualmente fare un salto. Tanto qui c'è anche il suo amichetto idiota.»

«Finn?»
Kim annuisce.
Non dovrei farlo perché Logan è chiaramente uscito dalla mia vita ma non riesco a trattenermi.
«Si conoscono da tanto?»

Kim corruccia le sopracciglia stranita dalla mia domanda.
«Credevo lo sapessi... Logan non te l'ha detto?»

Rimango confusa. «Dirmi cosa?»
«Finn è il suo amico d'infanzia, si conoscono da quando sono stati letteralmente partoriti. Suo padre e quello di Finn erano nello stesso battaglione in Iraq.»

Cuori in Tempesta 2 |  ❗In RevisioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora