CAPITOLO 12
Perché è questo che fai tuDopo un quarto d'ora finalmente ci fermiamo a una stazione di servizio con accanto una piccola aerea ristorante - fast-food. Non appena scendo vado al bagno, svuoto la mia vescica, mi lavo le mani e dopo un paio di minuti sono seduta a un tavolo vicino la vetrata che dà sulla superstrada, un cheeseburger tra le mani e io che me lo sto divorando sotto gli occhi sbigottiti di Logan, che davanti a me sta assaggiando lentamente il suo milkshake alla fragola.
Scuoto la testa.
«Che c'è?» chiedo dopo aver mandato giù il boccone. Lui la scuote a sua volta.
«Niente.»
«Okay.»
Discussione terminata in meno di due secondi. Do un altro morso al panino e giro lo sguardo verso la strada, a fissare le macchine che fanno avanti e indietro a centoventi chilometri orari.«Vuoi... un tovagliolo per caso?» sento chiedere, per cui mi volto tornando con gli occhi su di lui e aggrotto le sopracciglia.
«Che?»
Si indica la faccia e tira il milkshake attraverso la cannuccia. «Vuoi un tovagliolo?»
Istintivamente mi tocco la bocca confusa.
«Sì... no, no, più a destra, no, la mia destra. No, questa è la sinistr-» farnetica gesticolando mentre io cerco di seguire le sue indicazioni.
«Scusa, ma tu quante destre hai? Tredicimila?»
Logan caccia un sospiro, afferra il suo tovagliolo, si sporge verso di me e mi pulisce l'angolo della bocca, lasciandomi per un attimo con aria smarrita. Ma lascio perdere subito e apro bocca.«Ora mi dici che ti è preso e perché sei andato a rifugiarti tra gli alberi come un druido» chiedo, veramente interessata.
«È per questo che sei così incazzata?» mi fa notare indicandomi.
Sbuffo sonoramente.
«Ti bastava semplicemente avvisarmi. Mi sono fatta mille paranoie, sai? Non si fanno certe cose, non puoi prendere e sparire nel nulla. Credevo che ti fosse accaduto qualcosa.»
«Non mi è successo niente. Calmati» risponde, ma come di conseguenza mi altero ancora di più.«E se invece fossi stato male? Se avessi... non so... sbandato con la moto perché magari qualcuno improvvisamente ti ha tagliato la strada? E quel cavolo di telefono mettilo in carica perché serve, è stato inventato proprio per questo, per comunicare a distanza e io ci ho provato, ma è stato inutile perché non mi hai risposto perché tu te lo porti in giro scarico. E non scarico tipo quaranta per cento di batteria, no! Scarico tipo scarico completamente, ma sei fuori di testa?» prendo a parlare nervosa e do un altro morso al panino, con decisamente più ferocia. Logan mi fissa in silenzio, non so se sbalordito dalla mia poca raffinatezza o dal fatto che mi sono preoccupata per lui tanto da farmi tre ore di viaggio solo per capire dove diavolo fosse finito.
I suoi occhi si poggiano sul mio panino per cui glielo indico.«Questo potevi essere tu se un grizzly ti avesse rincorso per la foresta per mangiarti» dico, facendogli capire che là fuori ci sono numerosi pericoli.
Lui aggrotta la fronte.
«Un panino?» replica confuso. Caccio uno sbuffo.
«Sì» rispondo schietta. «Ma quello di una belva con artigli e alta tre metri» aggiungo.
«Io non credo.»
Fa con aria contrariata.
«Credici, invece» dico. «Lo sai che con i grizzly non ti basta arrampicarti in un qualche albero perché loro si arrampicano a loro volta e ti mangiano iniziando per le caviglie? E poi corrono molto rapidamente ed è inutile che tu ora dici "io corro più più" perché non è vero! Lo hai visto quel film sull'orso che si è mangiato i trenta chili di cocaina abbandonati nel bosco ed è diventato un predatore alpha incredibilmente feroce tanto che alcuni biologici hanno detto che lo era più di un T-Rex? Sai che significa questo?» prendo una pausa e mi sporgo sul tavolo, avvicinandomi a lui e fissandolo diritto negli occhi, con aria seria. «Che un T-Rex avrebbe potuto mangiarti» concludo il mio discorso sperando che lui capisca tutte le figure retoriche con cui ho arricchito la mia spiegazione con fonti attendibili, ovvero me stessa e un film... abbastanza discutibile.
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Cuori in Tempesta 2 | ❗In Revisione
Roman d'amourRonnie ha deciso di abbandonare i rancori del passato. Adrien è tutto ciò che crede di volere e lei alla fine se l'è ripreso, non come amico ma come qualcosa di più. Lo vuole, lo desidera con ogni fibra del suo corpo che vacilla ogni qualvolta che l...