CAPITOLO 33
Sei gelosa?«Che facciamo per il tuo compleanno?»
Kim.Sono a casa sua, seduta su uno dei suoi scranni imperiali che dovrebbero essere delle poltrone. Una villa tanto grande dove più volte sono finita col perdermi tra i vari corridoi impiegando più di venti minuti a trovare l'ingresso. Niente in confronto alla casa di Teresa, questa è immensamente più grande. Moderna, ma con un tocco barocco e sfarzoso che fa capire a primo impatto l'importanza della famiglia di Kim.
Siamo in quella che lei chiama sala del thè con una porta finestra spalancata che dà sul terrazzo che a sua volta dà sull'immenso sprazzo ricoperto in pietra dove sono parcheggiate alcune macchine di lusso, ma al posto del thè ci stiamo sorseggiando un calice di qualche vino di centinaia di dollari. Fa tremendamente caldo oggi, più del solito.
«Dobbiamo fare qualcosa?» chiedo con noncuranza, fissando una Impala nera parcheggiata dall'altro lato del cortile, se così lo si può chiamare.
«Aspetta, non vuoi festeggiarlo?» chiede a sua volta Kim scioccata a dei livelli che non concepisco. E' solo una festa, faccio diciannove, non è niente di che.
«Possiamo fare un giro per San Francisco» propongo semplicemente e mi alzo, raggiungo il terrazzo fuori e mi accendo una sigaretta. Oggi sono nervosa. Troppo nervosa.
«Ma è il tuo compleanno» mi raggiunge subito lei.
«Non mi va di organizzare niente, non sono in vena e poi devo stare lontana dall'alcol. Quando bevo creo solo pasticci.»«Posso fare io qualcosa, anche solo tra amici, non dobbiamo fare una cosa grande.»
«Non lo so...» mormoro con gli occhi sulla Chevrolet Impala del '67.
«Dai, te lo organizzo io, sarà un piacere.»
«Sì, ho notato che ti piace controllare le cose» ridacchio con un mezzo sorriso e la guardo. Lei fa una smorfia contrariata e si aggrappa alla ringhiera.
«Nah... non è assolutamente vero.»
«Sì, come no» ridacchio facendola sorridere.La mia testa però è da un'altra parte e la mia curiosità non riesco proprio a tenerla a freno.
«Tu che sai tutto di tutti...» prendo a parlare con fare vago. Kim improvvisamente aguzza le orecchie. «Sai per caso chi è la tipa con Logan? L'ho vista oggi al campus.»
Sul suo viso si piazza un'espressione confusa.
«Chi?»
«Una con i capelli lunghi e marroni...»
«Ah... sì, Grace Gyllenhaal, una mezza gatta morta» solleva gli occhi al cielo schifata.«Perché lo chiedi a me e non a Logan? Non siete tipo... amici?» corruccia le sopracciglia stranita.
Alzo le spalle.
«No, niente. E' solo che non me ne ha mai parlato, magari sarà una cosa nuova. Tutto qui.»«Ti dà fastidio?»
Sbarro gli occhi per un istante ma poi scuoto semplicemente la testa con un sorriso forzato.«Figurati...» rido leggermente. «Perché dovrebbe?»
Kim pare sospettosa.«Non so, voi siete sempre così attaccati e credevo che dopo quello che è successo in Texas...» si ferma, non vuole continuare perciò alzato un sopracciglio.
«Dopo quello che è successo in Texas, cosa?» chiedo. Lei alza le spalle e si volta verso la Impala.
«Niente.»
«Kim» la chiamo a me. Voglio sentire quello che ha da dire.«Niente, Ronnie... è solo che insomma... credevo ci fosse qualcos-»
«Ancora con questa storia?» chiedo esasperata e mi poggio di spalle alla ringhiera. «Tra noi non c'è niente, siamo amici. Tutto qui» dico e ripenso in automatico a quella volta in spiaggia, noi due, lui che mi dice che è innamorato di me. Ma gli è passata. Lo sento. Adesso è tornato a frequentarsi con le ragazze e a me non dovrebbe fregare niente e allora per quale cazzo di motivo ho fatto quella domanda a Kim?
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Cuori in Tempesta 2 | ❗In Revisione
RomanceRonnie ha deciso di abbandonare i rancori del passato. Adrien è tutto ciò che crede di volere e lei alla fine se l'è ripreso, non come amico ma come qualcosa di più. Lo vuole, lo desidera con ogni fibra del suo corpo che vacilla ogni qualvolta che l...