23 | Sei fastidiosa anche adesso

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CAPITOLO 23

Sei fastidiosa anche adesso

Tra risate, sangue di gallina gocciolante sul pavimento e sulla fronte di Nath che si è spalmata gridando "La guerra è finita! Abbiamo vinto", una sberla dietro la sua testa da parte di Kim per farla rinsavire per poi mandarla a lavarsi perché non riteneva niente di tutto questo igienico e rispettoso per le due galline uccise... siamo a tavola.

Le galline arrostite al forno con delle patate che abbiamo trovato in una credenza, una bottiglia di vino rosso, due candele accese in centrotavola e Kim che si alza in piedi dalla sua sedia.

«Propongo un brindisi!» Fa, alzando il suo calice in aria. Logan alla mia destra sorride e afferra il suo, lo imito insieme a tutti gli altri.
«Questa, ragazzi miei, è stata l'avventura più strampalata alla cui ho mai preso parte» inizia a parlare. «Stavamo per schiantarci a terra perché abbiamo beccato il maltempo e quella cretina» indica Nath, «si era già presa lo zaino col paracadute spaventandoci tutti. Mi stavo per pisciare addosso, non farlo mai più» le punta un dito contro in tono severo facendo ridere tutti. «Poi abbiamo preso una macchina in affitto dalla pista di atterraggio che il tipo lì non voleva darci e io ho dovuto chiamare mio padre e aizzare la sua rete di contatti ai piani alti...»

Aggrotto la fronte. «L'avete minacciato?» chiedo perplessa.

Kim scaccia con una mano questa assurda domanda. «Gli ho strappato un bonifico da diecimila dollari dicendogli anche che riavrà indietro la sua macchina» dice. «Comunque, stavo dicendo... dopo che abbiamo avuto il suv, ci siamo persi due volte perché Nath al mio fianco non faceva altro che darmi indicazioni sbagliate» le rifila uno sguardo omicida, Nath intanto sorride soddisfatta come se invece avesse fatto un buon lavoro. «Per fortuna abbiamo avuto Duncan con noi che ha preso la situazione in mano perché sa orientarsi meglio degli altri» Duncan le fa una sorta di inchino con la mano, sorridente e contagiandomi «Poi abbiamo ucciso quel cervo e-»

«Cosa?» strabuzzo gli occhi. Il sorriso mi muove di colpo.

Kim si guarda in giro per qualche istante.
«Sì... beh, credo in realtà che fosse un capriolo» fa pensierosa.

«Sì, è stato molto triste... il sangue era dappertutto» commenta Yuri con tristezza. Duncan gli poggia una mano sulla spalla confortandolo.

«Ma come...» provo a domandare, ma lei mi anticipa.

«E' sbucato fuori dal nulla, il suv l'ha tirato sotto la ruota e siamo rimasti bloccati per tipo mezz'ora, cercando di tirarlo via. Logan gli ha tipo strappato una zampa... era quella anteriore o posteriore?» chiede verso Logan, che mi giro a fissare beccandolo con un sorriso appena accennato e del tutto innocente in faccia.

«Anteriore» risponde lui lasciandomi più basita di quanto non sia già.
«E dov'è il capriolo ora?» chiedo.
Kim alza una mano in aria con nonchalance. «Oh... nel portabagagli.»
«Cosa...?» riesco solo a dire.

«Non sapevamo che farci. Yuri ha proposto di fargli un funerale ma non credo si possa fare perché c'è la neve...» fa una smorfia, sembra pensarci su. Sbatto le palpebre.

«C'era tanto sangue...» commenta Nath con un sorriso sornione in faccia, gli occhi spiritati. Non so se preoccuparmi o altro.

«E nel portabagagli non ce n'è?» chiedo ancora.
«Oh, no, l'abbiamo avvolto in un sacco della spazzatura che abbiamo trovato in auto» risponde Duncan tranquillo.

Guardo tutti, uno per uno, poi poggio un gomito sul tavolo e mi copro il viso e... scoppio a ridere.
«Voi non siete normali...» mormoro cercando di darmi un contegno ma è abbastanza impossibile.

Cuori in Tempesta 2 |  ❗In RevisioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora