8 | Non ti avrei mai conosciuta

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CAPITOLO 8
Non ti avrei mai conosciuta

«Ronnie! Aspetta! Fermati!»
Continuo a camminare senza freni.
«Vuoi fermarti un secondo?!»
Logan non molla per niente la presa e in men che non si dica mi sento afferrata di nuovo, questa volta per polso. Di botto mi sento obbligata a frenare il passo. Col caffè nell'altra mano mi volto a fatica e quasi provo vergogna a guardarlo in viso.

«Che c'è?!» chiedo a denti stretti per poi pentirmi subito dopo per aver alzato la voce contro di lui. Logan mi guarda in silenzio per alcuni istanti e poi caccia un sospiro rumoroso.
«Senti... lascia perdere quello che ti ha detto Finn, lui è un tipo più impulsivo, tutto qui. Ma quello che è successo non è stato per colpa tua.»
«Sì, invece che lo è stato» replico con aria frustrata. «Ti ho chiamato io. Sono stata io a farti venire lì. E non avrei dovuto, non dovevo, io... io non dovevo ficcarti nei miei drammi personali!» esclamo riluttante per tutte le stronzate che ho fatto a me e agli altri. Quindi con un gesto secco tiro la mia mano, staccandola da quella di Logan.
«Ora lasciami in pace» concludo semplicemente e riprendo il passo, allontanandomi da lui mentre il cuore mi si stringe in una morsa dolorosa. Dannazione! Che diavolo ho che non va in me?
Perché faccio sempre casini?!

Gli occhi iniziano a bruciare con forza tanto che devo sbattere le palpebre per farli arieggiare così da evitarmi un pietoso spettacolino in mezzo al campus. Non posso piangere, non adesso e non qui. Sono più forte di così. Io lo sono.
Quando metto piede nel padiglione dove c'è la mia seconda lezione di oggi non ho il tempo per fare nient'altro, perché vengo afferrata di nuovo. Non faccio in tempo a ribattere e fermare tutto questo. Lui apre la prima una porta accanto che trova, mi butta dentro e la rinchiude alle sue spalle.
Per poco non mi verso il caffè addosso.

Mi ritrovo così in quella che pare una stanza addebita alle scartoffie dell'università che funge da archivio, tanto è piccola che pare un ripostiglio con gli scaffali ricolmi di pile di fascicoli e scatoloni.
Lascio cadere gli occhi su Logan e di conseguenza scuoto la testa, cercando di allontanarmi da lui ma è abbastanza impossibile come scelta, perciò schiaccio le spalle contro la parete accanto, e lo guardo.

Entrambi rimaniamo in silenzio per dei buoni secondi, intenti semplicemente a scrutarci l'un l'altra, finché io non abbasso gli occhi in un angolo alla sua destra e torturo il coperchio in plastica del bicchiere che ho tra le mani con le dita alla ricerca di controllare le mie emozioni e non farmi soccombere da esse.
Dei passi.

Logan si avvicina, allunga una mano, mi toglie il bicchiere e lo poggia su una scatola accanto alla mia testa, poi mi afferra entrambe le mani nelle sue. Resto a fissarle in silenzio, finché le mie emozioni non prendono il sopravvento e quindi lascio il viso contro il suo petto, chiudendo gli occhi annebbiati dalle lacrime che scendono silenziosamente.

«Mi dispiace...» sussurro tirando su col naso. «Finn ha ragione. Vi ho messi l'uno contro l'altro... non sarei mai dovuta venire qui, io... ho fatto un casino. Se non fossi venuta in questa cazzo di università-»
«Non ti avrei mai conosciuta» mi interrompe Logan. Il mio cuore perde un battito.
Mi stacco da lui quanto basta per alzare il mento e guardarlo. Lui lascia le mie mani e solleva le sue, asciugandomi il viso e guardandomi in un modo che mi fa di colpo smettere di respirare.
«Ho fatto un casino» ripeto ancora cercando di fargli capire quanto sbagliata io sia, ma lui in tutta risposta mi rivolge un piccolo sorriso a labbra chiuse. Sospira.
«Sono successe un paio di cose... questo è vero, ma tu non puoi addossarti tutte le colpe degli altri. Quello che ho fatto ieri sera non è successo per colpa tua, ma per qualcun altro...» solleva le sopracciglia e scuote la testa.
«Quel qualcun altro ha reagito così perché...» mi fermo di scatto non avendo il coraggio di continuare. Ma ci pensa lui a farlo al mio posto.
«È geloso di me?» ride lievemente.

Cuori in Tempesta 2 |  ❗In RevisioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora