VECCHI AMICI

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POV ELRIS


Ormai avevo perso il conto del tempo in cui avevo vissuto a Rohan assieme agli "uomini dei Cavalli", qui in un certo senso mi sentivo bene come se fossi a casa... già, casa... ormai non chiamavo più nessun luogo con quel nome per il semplice fatto che sentivo di non appartenere a nulla. Dal mio arrivo nella città di Aldburg avevo trovato una specie di impiego degno di far passare il tempo senza permettermi di pensare: allenavo giovani guerrieri che quando sarebbero stati considerati uomini avrebbero preso parte alle battaglie nell'esercito del loro re. L'unica cosa che sapevo far bene era usare la spada per togliere vite e, a dirla tutta, cominciava a farmi sentire abbastanza umiliata anche se la gente del posto mi vedeva ancora come la "Grande Guerriera" nomignolo che non potrebbe essere più che azzeccato se fossi stata un altro tipo di persona. Seduta sul bordo del Campo di Addestramento osservavo i miei, fin troppo giovani, allievi allenarsi con spade, archi e pugnali, e l'unica cosa che provavo per loro era un enorme dispiacere visto che essere un guerriero non faceva aumentare solo il rischio di morte ma al tempo stesso ti logora l'anima volta dopo volta senza che tu abbia il tempo di accorgertene. Con un sospiro colmo di sofferenza guardai verso le lande sconfinate dell'Estfalda pensando che per fortuna questo posto non era ancora stato intaccato dalla furia delle battaglie che per ora sembravano essere cessate nella Terra di Mezzo da quando Sauron fu sconfitto. All'improvviso fui riscossa dai miei pensieri da una voce alle mie spalle che mi chiamò così mi voltai trovando uno dei soldati del Campo:

- Elris -

- Si? - mi alzai- È successo qualcosa? - domandai

- Devi subito tornare al castello, mi hanno informato che lì c'è qualcuno che ti aspetta-

- Sicuro? - aggrottai la fronte e lui annuì- Non ti hanno detto il suo nome? -

- No- scosse la testa- Solo che era urgente-

- Oh, capisco...- sussurrai pensierosa- va bene, grazie parto subito- e la guardia si congedò.

Ed ora chi era che veniva a cercarmi quaggiù? Non avevo idee, forse perché in molto pochi sapevano dove mi trovassi e sapevo per certo che non era nessuno di loro; lasciai la lezione in mano ad un altro addestratore e montai sulla groppa di Armis il mio fedele destriero da tempo immane. Lo lanciai al galoppo e lui partì come un fulmine. Mentre cavalcavo con il vento che mi sferzava il viso cominciai a soppesare l'identità del misterioso viaggiatore ma purtroppo non riuscivo a capire di chi potesse trattarsi; una cosa però era certa... l'ombra del passato era tornata a farmi visita, si doveva per forza trattarsi di questo, il che, forse per la prima volta in tutta la mia lunga vita mi fece rabbrividire leggermente di paura. Quando varcai l'immenso cancello della città smontai subito da cavallo per lasciarlo ad uno degli stallieri ed a passo deciso mi diressi verso il castello che si trovava sulla parte più alta della collina dove sorgeva la città; salii di corsa le scale spalancando poi le porte della sala d'entrata: il grande corridoio era vuoto e alquanto silenzioso illuminato dalla calda luce del primo pomeriggio che filtrava attraverso le finestre ed andava a posarsi sul marmo blu delle mura interne. Mi avvicinai ad una delle guardie e senza bisogno che aprissi bocca questi mi disse che sulla terrazza dell'ala Ovest c'era qualcuno che mi stava aspettando, ringraziai con un frettoloso cenno del capo e mi affrettai in quella direzione con il cuore in gola e nelle orecchie il ronzio che mi avvertiva che qualcosa di profondamente sbagliato stava per accadere. Dopo aver percorso corridoi infiniti e salito lunghe scalinate arrivai alla meta, con passo titubante mi avvicinai fino ad affacciarmi alla terrazza dove a prima vista sembrava non esserci nessuno, istintivamente poggiai la mano sull'elsa della spada e per l'ennesima volta mi chiesi perché quel gesto riusciva a calmarmi poi all'improvviso una profonda voce molto familiare si fece strada nei miei pensieri portandomi il cuore in gola:

Keep Careful Watch of My SoulDove le storie prendono vita. Scoprilo ora