STORIE ANTICHE E VERITÀ NASCOSTE

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Pov Elris

Alla sensazione di qualcosa che mi sfiorava il braccio spalancai di colpo gli occhi e tirai automaticamente fuori uno dei pugnali che tenevo nascosti nello stivale e lo puntai davanti a me senza sapere chi realmente poteva essere. Avevo il respiro affannato e mi sentivo smarrita mentre davanti agli occhi ancora mi passavano le immagini dei miei incubi, tremavo e non riuscivo a proferire parola, poi ad un tratto una voce pian piano mi riportò alla realtà:

- Ehi, ehi calma, Elris, sono io, Kili - disse lentamente

Non riuscivo a muovere un solo muscolo ed avevo ancora lo sguardo terrorizzato; Kili lentamente mi sfilò il pugnale dalla mano poggiandolo poi a terra con cautela:

- Mi, mi dispiace...- riuscii a dire con voce tremante.

- Tranquilla non è successo nulla - sorrise gentilmente

- Non, non sapevo che fossi tu e...- mi sentivo davvero in colpa per averlo aggredito in quel modo.

- Non importa - scosse la testa- Tu piuttosto, come va? -

Chiusi gli occhi e respirai profondamente mentre un passo alla volta stavo riprendendo coscienza di me; ogni volta gli incubi avevano questo potere, mi lasciavano completamente smarrita e purtroppo non se ne sarebbero mai andati:

- Un po' meglio - risposi guardando verso il basso

Tenevo la testa chinata e sentivo delle lacrime minacciare di venir giù senza il mio controllo, poi Kili con tutta la sua gentilezza mi prese il mento tra il pollice e l'indice costringendomi a guardare verso di lui, la sua espressione era dolce ma preoccupata ed i suoi occhi mi scrutavano cercando di capire:

- Hai avuto un incubo? - annuii- Ti va di parlarne? -

- Non c'è molto da dire - feci spallucce- Ho passato secoli a combattere e credo che questo sia il premio finale - dissi con amarezza

- Raccontami qualcosa di te - disse con un sorriso luminoso ed io apprezzai il suo tentativo di distrarmi.

- Cosa vuoi che ti dica, non sono poi così interessante come sembra, credimi -

- Oh andiamo, non fare la modesta - ridacchiò- Da dove proviene la tua stirpe? -

- Mio padre era figlio di uno dei primi Elfi che arrivarono nella Terra di Mezzo e che si stabilirono nel Grande Nord -

- Tu sei nata lì? - domandò con incredulità mentre mi guardava incuriosito

- Si - sorrisi leggermente

- E com'è? -

- Bellissimo... - feci una pausa e in quell'istante nella mente iniziarono a scorrermi le immagini di quei luoghi incantati, poi ripresi - Vaste distese d'erba che in inverno si vestono del bianco della neve, alte montagne ghiacciate che di giorno riflettono la luce del sole che tinge la valle sottostante di una sfumatura azzurrina, mentre di notte ti permettono di sentirti ancor più vicina alla luce stellare e poi verso il centro infinite foreste che si estendono a perdita d'occhio... - terminai guardandolo negli occhi.

- Davvero stupendo - disse con uno sguardo assorto ed un leggero sorriso.

- Ti prometto che se riusciremo in questa impresa ti porterò a vederlo -

- Perché hai dei dubbi? -

- Sarebbe da sciocchi non averli, Kili soprattutto vista la portata di ciò che vi è in ballo - sospirai

- Allora io sono uno sciocco - ridacchiò scherzosamente.

- Sei ancora giovane, questo si, ma nel mondo in cui viviamo oggi dove il pericolo è all'ordine del giorno e l'oscurità non fa che avanzare è meglio che impari ad essere prudente - lo guardai con serietà e lui annuì capendo l'importanza di quelle parole.

Keep Careful Watch of My SoulDove le storie prendono vita. Scoprilo ora