BRUTTI INCONTRI

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Pov Elris

Mezz'ora dopo eravamo tutti nuovamente in marcia, la bella giornata che era spuntata all'alba rischiava di essere minacciata dall'insorgere di grossi nuvoloni grigi provenienti da Est; stavamo attraversando la brughiera per inoltrarci in un altro piccolo boschetto, quando il sole venne totalmente oscurato e pochi minuti dopo un forte vento cominciò a soffiare facendo volare i nostri mantelli. Alzai gli occhi verso il cielo: gli uccelli cominciavano ad abbassarsi di quota, segno chela pioggia non avrebbe tardato ad arrivare. Detto fatto. Non appena ci inoltrammo nella foresta, l'acqua cominciò a venir giù incessante bagnandoci da capo a piedi; ad un tratto mentre cavalcavo da sola mi si affiancò Gandalf:

- Noto con piacere che sei più rilassata -

- Non ti nascondo che è proprio così che mi sento - mi voltai a guardarlo.

- Il giovane Kili immagino ne sia l'artefice - sorrise in modo strano.

- Si, ed anche suo fratello e Bilbo, sono degli ottimi amici -

- Solo amici, sicura? Credi che Kili sia questo per te mia cara? O tu per lui? - ebbi un tuffo al cuore.

- Gandalf... cosa stai cercando di dirmi? -

- Sto cercando di aprirti gli occhi - sospirò -L'eternità è molto lunga, ma lo è ancor di più se passata in solitudine - distolsi lo sguardo.

- Mithrandir non sono più una bambina e sono consapevole delle scelte che ho fatto -

- No, hai ragione, non sei più una bambina - mi voltai nuovamente incontrando il suo gentile sorriso - Ricordo ancora la prima volta che ti conobbi -

- Si...- sorrisi amaramente - Ora sono cresciuta - distolsi nuovamente lo sguardo e lo puntai davanti a me verso l'orizzonte e verso i ricordi - Erano bei tempi quelli e poi tutto si rovinò così... all'improvviso - alzai le spalle con lo sguardo assorto mentre continuavo a guardare in avanti senza sapere realmente cosa c'era.

- Non perderti in brutti pensieri, Elris, guarda al futuro - sorrise incoraggiandomi.

- Mi permetterò di farlo solo al termine di questa impresa -

Mentre continuavamo ad avanzare nella pioggia a me e a Gandalf si affiancarono Bilbo ed i due fratelli; sia Bilbo che Fili erano impazienti di ascoltare la mia storia, così soddisfai la loro curiosità ed entrambi rimasero affascinati; l'unica cosa di cui non avevo parlato a nessuno, e che conosceva solo Gandalf, era l'orrore che ogni notte veniva a bussare nei miei sogni impedendomi di riposare. Quando uscimmo dal piccolo bosco la pioggia era ormai cessata e le nuvole avevano cominciato a diradarsi mostrandoci nuovamente il sole ed un cielo a sprazzi azzurro: ci trovavamo alle pendici di una grande ed alta roccia mentre intorno a noi non c'era che steppa giallognola con qualche rado ciuffo ancora verde. Purtroppo però la bellezza del paesaggio mi venne oscurata da una strana sensazione che non mi aveva lasciata da quando eravamo partiti all'alba e adesso, dopo ore ed ore, di cammino, quasi vicini alla sera, ancora non mi abbandonava spingendomi a guardare intorno e dietro di me di tanto in tanto:

- Tutto bene Elris? - mi chiese Nori affiancando il suo pony al mio cavallo.

- Non lo so Nori - sussurrai - Non lo so proprio - dissi guardandomi attorno.

Dopo un'altra mezz'ora di cammino alla fine ci fermammo in un piccolo spiazzo con le rovine di una vecchia casa:

- Ci accamperemo qui per la notte - disse Thorin scendendo dal suo pony - Fili, Kili occupatevi dei pony non dovete perderli di vista; Oin, Gloin accendete il fuoco - continuò impartendo ordini da tutte le parti.

- Un fattore e sua moglie vivevano qui - sentii dire a voce bassa da Gandalf, così mi avvicinai.

- Anche tu pensi non sia sicuro vero? - lui annuì silenziosamente.

Keep Careful Watch of My SoulDove le storie prendono vita. Scoprilo ora