IL PASSATO CHE RITORNA

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POV ELRIS

Tirai un sospiro di sollievo, eravamo salvi. Gandalf era arrivato giusto in tempo per tirarci fiori dai guai, fortunatamente nessuno di noi si era fatto male seriamente, solo io sembravo avere una spalla lussata ma andava bene così, almeno gli altri stavano bene. Ci liberammo tutti dai sacchi e quando uscii dal mio cercando di rimettermi in piedi sentii un improvviso cedimento alle gambe che mi portò ad aggrapparmi ad un albero per non cadere; Dwalin si avvicinò preoccupato:

- Ehi, tutto bene? -

- Si, si non è niente - cercai di nascondere il fatto ma lui non mi credette.

- Credo che Elris sia ferita - disse in direzione degli altri, poi tornò a riferirsi a me - Vieni appoggiati - mi aggrappai al suo braccio e zoppicando mi diressi verso una roccia dove mi sedetti.

- Che succede? - domandò Thorin.

- Credo sia ferita - rispose Dwalin.

- Sto bene - smentii ma non mi ascoltarono.

- Dove ti fa male? - mi domandò Thorin inginocchiandosi di fronte a me.

Mi sentivo strana ora ad averlo vicino dopo quello che era successo all'interno di quei ruderi. Come dovevo comportarmi? A quanto vedevo lui ignorava tutto. Avrei dovuto fare lo stesso? Si. Ma allora perché non ci riuscivo? Perché mi creava tanto disagio ignorare tutto? Una parte di me era ancora arrabbiata con lui per aver rivangato il passato, ma ero anche sollevata di aver risolto l'astio che ci aveva logorato per tutti questi anni e se quel bacio era stato il prezzo da pagare per voltare pagina allora lo avrei accettato:

- Credo di essermi lussata una spalla e storta una caviglia - confessai alla fine dopo un momento di silenzio.

Bofur chiamò Gandalf che era intento a liberare Kili e Fili dai sacchi e si diresse verso di me, Dwalin e Thorin gli spiegarono la situazione e lui cominciò a scrutarmi pensieroso, poi si inginocchiò:

- Uhm... vediamo - prese la caviglia che mi doleva facendomi sobbalzare e la esaminò - È slogata, come la spalla. Aspetta, ci penso io -

Iniziò a recitare un vecchio incantesimo nella lingua antica degli stregoni e dopo un po' una sensazione di calore si irradiò per tutto il corpo facendo rilassare i muscoli tesi e pian piano guarirono anche le mie slogature:

- Ecco fatto - disse Gandalf soddisfatto raddrizzandosi.

- Grazie - sorrisi.

Mi alzai in piedi e stavolta senza l'aiuto di nessuno; cominciammo a raccogliere le nostre armi da terra:

- Dove eri andato? Se posso chiedertelo - gli domandò Thorin.

- A guardare avanti -

- E cosa ti ha fatto tornare? -

- Il guardare indietro - sorrise coinvolgendo anche Thorin.

- Brutta faccenda quella! - mi intromisi nella conversazione - Grazie di essere arrivato in tempo Mithrandir -

- Per fortuna siete tutti interi -

- Ma non grazie al tuo scassinatore - ribatté Thorin.

- Ha avuto il buon senso di guadagnare tempo, nessuno di noi ci aveva pensato - mi riferii a Thorin che ammise di aver torto.

- Si, questo lo riconosco - sorrise.

- Che cada un fulmine! - esclamò Gandalf - Cosa mi sono perso durante la mia assenza? - domandò con sospetto.

- Abbiamo risolto i nostri diverbi - risposi con un sorriso.

- Oh, che gioia non dover più ascoltare i vostri litigi! - sospirò come se si fosse tolto un peso dalle spalle - Perché non litigherete più giusto? - chiese ancora un po' scettico ma con sguardo divertito.

Keep Careful Watch of My SoulDove le storie prendono vita. Scoprilo ora