Le lezioni terminarono. Dianna stava salendo sulla sua macchina quando sentì Charlotte che, correndo, la chiamava.
"Tutto bene?" chiese vedendola in quello stato.
"No, ricordi la festa? E' stata anticipata..." rispose l'altra.
"Dov'è il problema? Organizzati" disse Dianna posando lo zaino in macchina.
"La festa è stasera..." disse Charlotte.
Dianna si girò di scatto verso l'amica.
"Cosa? Ma è impossibile..." esclamò.
"In realtà avrei dovuto già avere tutto programmato" disse la ragazza con la cartellina.
"Da quanto hai l'incarico?" chiese l'altra.
"Una settimana..." rispose Charlotte.
Dianna cercò di rassicurarla, la ragazza non era di certo una che si tirava indietro ma da quando il padre era andato via senza senza lasciare un messaggio e senza farsi rintracciare, la situazione era un po' cambiata. Aveva bisogno di qualcuno che le desse quella spinta necessaria per cacciare fuori la leonessa che si trovava in lei.
Sarah stava tornando a casa con le sue solite cuffie. Quel giorno aveva indossato un vestito color panna, era il preferito di sua nonna e di conseguenza le ricordava tutti i momenti trascorsi con lei. Stava canticchiando un pezzo di una canzone che, in quel periodo, adorava. Le tipiche fisse periodiche. Venne fermata da Nick che, volendo farsi notare, le tirò lo zaino. Sarah saltò dallo spavento. Poi, guardando il ragazzo, tirò un soffio di sollievo.
"Ma ti sembra il modo?" disse la ragazza.
"Scusa, non pensavo fossi una fifona" disse Nick sorridendo.
"Sei tu l'idiota, è diverso" esclamò Sarah dandogli uno schiaffo sulla spalla.
Il ragazzo sorrise, intanto non distoglieva mai lo sguardo dalla bionda.
"Vuoi un passaggio?" chiese.
"No, meglio camminare" rispose lei.
"Non ti mangio, tranquilla" disse Nick cercando di convincerla.
"La prudenza non è mai troppa" esclamò la ragazza sorridendo.
In seguito riprese la strada del ritorno.
Il ragazzo, avanzando con la macchina, disse:
"Bel vestito; il preferito di nonna Pat, vero?"
Sarah si limitò a un cenno e a un sorriso.
"Che carino, si è ricordato quello che gli dissi" pensò.
Charlotte tornò a scuola per prendere altri fogli dall'armadietto. Per fortuna aveva avuto qualche idea, doveva solo chiamare dei negozi per assicurarsi che tutto arrivasse in tempo. Prese quello che le serviva e, chiudendo, riconobbe la voce di Mia. La ragazza stava parlando con una compagna di classe a pochi metri da Charlotte, che, mettendo tutto nello zaino, stava per andare via.
"Charlotte!" disse ad alta voce Mia.
La diretta interessata si girò lentamente.
"Mia..." esclamò mostrando un sorriso palesemente finto.
"Tutto bene? Ho saputo che sei l'organizzatrice della festa" disse l'altra.
"Sì, non mi lamento" rispose Charlotte.
"Deve essere difficile per te..." aggiunse Mia mettendole la mano sulla spalla.
"Cosa?" esclamò perplessa la ragazza con la cartellina.
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UGLY SECRETS
Teen FictionDopo la morte di Louise, un'adolescente temeraria e dalla personalità indubbiamente intrigante e complessa, le sue quattro migliori amiche iniziano ad essere tormentate da uno sconosciuto. Sa tutto di loro: passato, presente, ambizioni, segreti. Una...