IL CAPANNO

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"Che la festa abbia inizio!" urlava Britney dalla postazione del dj.

"Ma ha bevuto?" chiese Dianna avvicinandosi a Charlotte, che guardava la scena da lontano.

"Magari, neanche un drink" rispose l'altra.

"La brutta copia di qualcuno..." aggiunse Elena.

"Quando sei venuta? chiese Charlotte.

"Da poco...bella festa" rispose l'amica.

"Non la capisco; non erano le sorelle modello ma non mostra neanche un po' di tristezza per la morte di Louise..." disse Dianna.

In quel momento salì sul palco anche Mia. Le due iniziarono a ballare scatenando tutta l'euforia. Prima schiena contro schiena a muovere i fianchi, poi petto contro petto.

"Che scena raccapricciante" disse Sarah, che si era unita qualche secondo prima.

Le quattro ragazze guardavano tutto ciò con un viso sconvolto e disgustato. Da quanto erano amiche? Ricordando il passato, sembrava un legame nato dal risentimento verso Louise.Entrambe non la sopportavano.

Dianna andò a sedersi in un lato del capanno, dietro a una porta, dove non c'era nessuno e le mura la proteggevano dalla musica ad alto volume. Stava bevendo qualcosa che non ricordava neanche come si chiamasse, ma le sembrava buono. Guardando un po' il posto, notò degli scalini in fondo alla stanza, tra degli scatoloni e una serie di pale. Si avvicinò. Intravide una foto di Louise in uno stanzino che si trovava oltre i gradini. Uscì e andò a chiamare, affrettandosi, le sue amiche.

"Venite, ho trovato qualcosa" disse.

Le tre la seguirono senza obbiettare, dalla sua faccia sembrava una cosa seria. Però, arrivate in quella stanza, iniziarono a fare domande, essendo un po' confuse.

"Cos'hai trovato?" chiese Charlotte.

"Sembra una stanza di un film horror..." esclamò Sarah.

"Sarah, fidati, credo che quello che vedremo sarà molto peggio..." disse Dianna, mostrando gli scalini alle amiche.

Le ragazze si avvicinarono. Salirono lentamente, un gradino alla volta, provando a scorgere qualcosa dall'apertura della porta verso cui si dirigevano. Dianna aprì, con la mano tremante, la porta di legno. Rimase a bocca aperta. Un brivido gelido le percorse la schiena. Non aveva la forza di avanzare. Sentiva i piedi bloccati a terra.

"Dianna? Cosa c'è?" chiese Charlotte.

Si affacciò anch'ella, rimanendo scioccata e perplessa. Fece un passo, entrando nella stanza. Si guardò attorno con occhi sorpresi e curiosi. Entrarono anche Elena e Dianna. Sarah rimase fuori ma ormai la porta era spalancata e vide tutto quello che c'era.

"Avevi ragione" disse la bionda guardando Dianna.

"Sembra...non so come definirlo..." esclamò Elena.

Charlotte si avvicinò alla parete sinistra, dove c'erano tante foto e immagini di Louise. In alcune c'erano anche loro, e sotto una di quelle c'era scritto in rosso "un gruppo unito grazie ai segreti".

"Mi tremano le gambe..." disse Dianna.

"Chi può aver creato questo posto?" chiese Elena.

"Di chi è il capanno?" disse Charlotte guardandola.

"Jack..." esclamò l'amica.

C'erano anche un vaso pieno di rose bianche e delle scatole. Sarah, dopo esser entrata, andò verso le scatole. Vide una foto che ritraeva Jack con Louise fuori a una casetta di legno.

"Le piaceva mostrare un età che non aveva..." disse.

Girandola, notò una scritta: "47, lago Glass". Charlotte, vedendola interessata all'immagine, le chiese cosa fosse.

"Una foto di Louise e Jack" disse.

Charlotte la prese per guardare meglio. Riportò quello che c'era scritto negli appunti del proprio cellulare. Non sapeva cosa potesse essere ma i libri le avevano insegnato a non tralasciare alcun dettaglio.

"Ragazze, ho sentito un rumore" disse Elena.

"Stai calma, è la paura" sussurò Charlotte.

In quel momento si sentì un frastuono proveniente dalla stanza sottostante. Le ragazze si guardarono preoccupate. Scesero le scale di fretta. In quel momento sembrava la decisione migliore; sarebbero potute scappare e mischiarsi alla folla. Charlotte, prima di socchiudere la porta e scendere i gradini, impugnò un bastone che si trovava lì per caso.

"Non c'è nessuno" disse Dianna.

"È caduto uno scatolo..." disse Elena appoggiandosi al muro.

"Comunque è meglio tornare alla festa, dove ci sono persone e non foto inquietanti" esclamò Sarah.

Uscirono dalla stanza. La festa proseguiva alla grande. Tutti sembravano divertirsi e non pensare ad altro che bere e ballare.

"Cosa sono quelle facce? Avete visto un fantasma?" disse Britney rivolgendosi alle quattro.

"Più o meno..." disse a bassa voce Sarah.

"Complimenti Charlotte, festa stupenda" aggiunse la ragazza, che aveva da poco smesso di muovere il bacino in pista.

"Mi fa piacere che tu ti stia divertendo" disse l'interessata.

Passarono circa trenta minuti da quell'incontro, quando il dj chiamò sul palco Charlotte.

"Ora facciamo salire sul palco l'organizzatrice di questa festa, su le mani!" urlava con il suo microfono.

La ragazza salì e sorridendo ringraziò per gli applausi. Intanto Dianna aveva incontrato Jack. La ragazza stava prendendo qualcosa da mangiare, guardando nei vassoi dei dolci. L'uomo, riconoscendola, volle avvicinarsi.

"Indiana d'America? Io avrei scelto altro per te..." disse l'uomo.

"Immagino..." esclamò la ragazza.

"Perché quella faccia? Non ho pensato a nulla di strano" disse Jack.

"Cosa vuoi? Non ci tengo alla tua compagnia" disse Dianna addentando un bignè.

In quel momento Charlotte venne bagnata da un secchio pieno di melma, proveniente dall'alto del palco e come sottofondo, improvvisamente, ci fu una voce modificata che urlava: "Bugiarde! Bugiarde! Bugiarde!".
La ragazza, stupita, si guardò attorno. Alcuni ridevano, altri guardavano tutto ciò con sguardo confuso.

"Leva quel CD!" urlò Elena salendo sul palco.

"Io...non c'entro nulla...non lo sapevo" disse il dj alzando le mani.

"Stacca!" disse insistendo la ragazza.

In seguito accompagnò l'amica a ripulirsi. Charlotte, arrivata in bagno, furiosa, si levò il vestito e iniziò a lavarsi la faccia.

"Chi può essere così immaturo?" chiese Elena.

"Non penso più che si tratti di qualcuno che vuole divertirsi prendendoci in giro..." rispose Charlotte togliendosi la parrucca.

Dianna aveva seguito tutta la scena con sguardo sorpreso e, girandosi verso Jack, chiese:

"Ne sai qualcosa?"

"Io? Perché dovrei?" rispose l'uomo.

"Appunto, perché dovresti?" chiese ancora la ragazza.

"Mi stai accusando o sbaglio?" disse Jack.

"Senti di aver fatto qualcosa per cui essere accusato?" chiese insistendo Dianna.

"No" rispose l'uomo guardandola.

"Ottimo" esclamò lei.

Charlotte aveva pulito il più possibile e, uscendo dal bagno con i vestiti con cui era arrivata alla festa, prese il cellulare. C'era un messaggio.

"Le bugiarde sono sporche, ora tutti sanno che sei una stronza"

UGLY SECRETSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora