e poi ci siamo noi

Prologo

caro papà
ci ho pensato molto prima di scriverti questa lettera, forse fin troppo la mamma dice che sto facendo la cosa giusta a "parlarti" tramite le lettere così caccio via tutti i pensieri che mi stanno mangiando viva. mi manchi tanto, faccio finta che tutto vada bene, come se tu fossi ancora con noi a casa fingo davanti a tutti compreso lo psicologo (ammetto odio andarci sono solo degli strizza cervelli come dicevi tu) ma questi due mesi per me sono stati un inferno, non riesco più ad entrare in camera tua e di mamma che mi passano ricordi per la mente che mi fanno scendere le lacrime ogni volta. Forse non sarai fiero di me, anzi ne sono sicura che non lo sei, sto facendo errori su errori e ogni volta che fumo una sigaretta o bevo un goccio di alcool penso a te e della faccia che avresti fatto beccandomi in queste situazioni... mi dispiace tanto papà, mi dispiace perché non riesco ad essere la donna da te cresciuta, mi dispiace di non riuscire più a mantenere in vita il nostro sogno. Un'altra batosta ricevuta in quest ultimo mese è stata la mamma a procurarmela che si è fidanzata con un uomo affascinante e intelligente secondo lei, si chiama Dylan un riccone sicuramente stronzo e menefreghista, io questa cosa non l'approvo per niente, dice che mi serve per dimenticare il dolore che mi hai causato, a quanto pare lei è riuscita a superare la tua morte come se nulla fosse, personalmente mi sembra troppo presto a provare di nuovo amore per un uomo, chissà cosa pensi... forse vorresti solo la nostra felicità, come hai sempre voluto, ci trasferiamo a casa sua, conosciuto dopo un mese e già vogliono fare le cose in grandi, la mamma dice che avrò anche un fratellastro, come se non bastasse sicuramente sarà anche un figlio di papà.
Credo che sia il momento dei saluti, devo finire di preparare le valigie e sono in alto mare.

ti voglio bene oggi,
domani e per sempre
~la tua piccola Celine