Infilo un jeans nero, un top che lascia la schiena scoperta e delle semplici scarpe da ginnastica, in questo periodo metto le maglie scollate dietro in modo tale da iniziare ad accettare le mie cicatrici, infondo sono le uniche cose che mi legano a mio padre. Esco dalla camera e trovo Liam dinanzi a me e per poco non mi fa prendere un colpo
<< Honey come sei... wow >> Mi guarda incantato, non ho niente di che addosso non capisco cosa lo affascina di così tanto
<< Anche tu non sei male >> Dico facendo il tono da maschio per sbeffeggiarlo come sempre, sorride e mi prende la mano, la intreccia con le sue dita, lo guardo
<< C'è un corteggiamento in atto o mi sbaglio? >> Domando, mi fissa e mi sposa un ciuffo cadente sul viso dietro l'orecchio
<< Ti sbagli >> Che scemo.
Arriviamo al garage ormai è un posto fisso ci passo la maggior parte del tempo da quando mi sono trasferita
<< Tieni prendi il casco ma prima >> Prende una benda nera e me la poggia sugli occhi
<< Ei che fai? mi porti in un bunker per poi uccidermi? >> Sono felice. davvero, non come tutte le volte che devo mentire sia agli altri sia a me stessa
<< Certo che la scimità te la sei portata anche dopo esserti ubriaca >> Non vedo più niente, mi poggia il casco in testa, mi fa salire sulla moto e poi sento che sale anche lui
<< Aggrappati sennò la principessina pensa che vado troppo lento >> Ricordo in macchina la testata che mi ha fatto prendere, inizia a correre e afferro saldamente la sua maglia che mi sembra che fosse di colore bianco.
Penso che siano passati dieci minuti da quando ho il vento che mi fa rabbrividire le braccia, la moto si ferma e non sento più Liam davanti a me, sento un rumore strano, di vento mischiato a non so cosa, mi sfila il casco da testa
<< Ora seguimi e stai attenta sennò cadi >> Camminiamo per un po', l'aria qui è più salina
<< Attenta allo scalino >> Sussurra e senza fare danni riesco a scendere
<< Pronta? >> Si mette dietro di me, faccio un si con la testa, mi slaccia il fiocco che avevo dietro il capo, davanti a me ho il mare, è notte fonda e sembra tutto più romantico, la luna è completamente tonda e le stelle si vedono benissimo, sorrido e mi giro verso di lui
<< È-è stupendo Liam, ma non capisco perché siamo qui? >> Domando, sorride un sorriso innocente, da lui non l'avevo mai visto
<< Beh lo capirai, per ora posso chiederti di accomodarti sul telo che ho messo lì giù o devo prenderti e costringerti come ho fatto questa mattina? >> Le mie guance si tingono di rosso a questo ricordo e mi incammino verso la tovaglia bianca, ci sediamo lì entrambi, vedo che ci sono dei biscotti e delle semplici bibite gassate
<< Non credo che ti avrebbe fatto piacere bere altro alcol >>
<< No assolutamente no, ne ho abbastanza dopo ieri, anche se non ricordo praticamente niente >> Dico mangiando un biscotto, iniziamo a parlare di tutto
<< Beh credo di essermi innamorata troppo dell'idea dell'amore e non dell'amore in se, infondo avevo quindici anni non capivo molto queste cose >> Finisco di raccontare la mia drammatica storia con un mio ex
<< Io credo di non essermi mai innamorato, da quando mamma non ce più ho avuto sempre paura di affezionarmi e quando c'era lei non avevo proprio la testa di avere una cosa seria e cercavo di farlo con tutte >> Faccio un piccolo sussulto di dispiacere per il dolore che ha provato alla perdita della madre
<< Mi dispiace >> Sorride come per cambiare discorso
<< Si ma posso raccontarti della mia prima scopata, avevo all'incirca quattordici anni, c'era una ragazza molto più grande di me avrà avuto diciassette anni, come te adesso, provai di tutto per farmela, non per amore ma per sfizio infondo non me ne fregava neanche di com'era fatta, feci una scommessa con un mio amico e quando ci riuscii a farmela la lasciai li, senza pensarla, diceva che ero bravo, dotato >> Ride e poi continua
<< Invece ero un imbranato, pensa che mi guardai tanti di quei video che neanche immagini per non sbagliare e non fare la figura dello scemo >> Rido, mi immagino la scena, lui da ragazzino che si guarda i video di tutti i tipi
<< E tu invece? >> Mi domanda sorridendo, non parlo e mi inizio a fare rossa come un peperone
<< Io... >> Credo che capisce la situazione infatti non fa altro che mettermi in soggezione ulteriormente
<< Non l'hai mai fatto? >> Domanda, faccio un no con la testa e mi guarda comprensivo
<< C'è un perché? >> Prendo coraggio e lo guardo fisso negli occhi
<< Diciamo che aspetto quello giusto, ora mi prenderai all'antica ma non credo che sia una cosa carina farlo tanto per, soprattuto la prima volta >> Pensa a cosa dire, per qualche secondo sta in silenzio e mi sembrano interminabili ore
<< Forse hai ragione, diciamo che io ho avuto molti periodi ribelli, però non ti avrei dato per vergine, insomma fai praticamente la mia stessa vita: corri, bevi, fumi e cosa che non farai mai più perché ci sono io ti droghi >> Sorrido, adesso cerca di proteggermi?
<< Ho incominciato quasi tre mesi fa quindi non ho avuto tempo di farlo, sai sennò mi sarei trovata un bel ragazzo, alto muscoloso, biondo e occhi chiari >> Sorrido, mi guarda e corruccia le sopracciglia
<< Eh no bella mia, non sono d'accordo >>
<< Geloso? >> Si toglie la maglia
<< Ma chi? io? difendo solo ciò che è mio >> Ora sarei sua? che faccia tosta che ha, vedo che si toglie anche le scarpe
<< Ma che stai combinando? >> Domando interdetta
<< Vado a fare il bagno vieni con me? >> Finisce per levarsi anche i pantaloni e rimane in boxer neri
<< Posso dire di no? >> Domando sapendo palesemente la risposta
<< Assolutamente no e se non ti levi quei vestiti ti spoglio io a forza e stai attenta potrei strapparti tutto non solo gli abiti superiori >> Inizio a togliermi la maglia per poi abbassarla di nuovo
<< Aspetta! ma io non ho un costume >> Gli faccio notare
<< Beh nemmeno io >> Mi risponde semplicemente
<< Il tuo intimo di che colore è? >> Mi chiede come se fosse la cosa più normale a questo mondo come chiedere che caramelle vuoi ad un bambino
<< Non si chiedono queste cose a una donna sai? e comunque è azzurro >> Fa finta di pensarci su
<< Peccato l'azzurro non diventa trasparente >> Che scemo, sorrido e mi spoglio rimanendo solo in intimo, infondo assomiglia ad un costume se non fosse merlettato, mi prende a mo di sacco e corre verso il mare, caccio un urlo di paura
<< Ma sei pazzo! >> Urlo con tutta l'aria nei miei polmoni
<< Già l'hai detto due volte oggi >> Dopo di ciò mi fa cadere nell'acqua, sorprendentemente è calda risalgo e mi sposto i capelli indietro, non faccio in tempo a riprendere bene aria che Liam si butta a capofitto su di me e sento di nuovo l'acqua sul viso
<< Ripeto: ma sei pazzo! >> Dico risalendo, nuota affianco a me e mi fa un cenno per seguirlo e così faccio. Ormai non tocco più mentre il signor gigante si
<< Liam basta se andiamo dove non tocchi probabile che ci morderanno le meduse per quanto andiamo lontani >> Dico e lui si ferma per poi ridere, viene verso di me mi gira e mi afferra saldamente i fianchi con le sue grandi mani, mi alza in alto ed ho solo le gambe in acqua, per poi ritrovarmi sulle sue spalle, mi sento un gigante, Liam fa finta di cadere e io ingenuamente caccio un urlo di spavento
<< Che stronzo! ho paura mi sento troppo in alto >> sento le sue spalle fare su e giù in segno che sta ridendo, fa una forte risata, una risata così bella la sentirei per ore e ore
<< Che tempo fa lassù? >> Mi domanda, appoggio la mano sulla fronte a mo di militare e osservo il cielo
<< Capo qui sembra tutto apposto, a largo non c'è nessuna nuvola >> Dico cercando di rimanere il più seria possibile anche se qualche risata mi sfugge
<< Mah secondo me tra un po' piove guarda bene >> Prende le mie gambe e mi butta all'indietro per farmi cadere in acqua, appena mi rialzo sto per riempirlo di parole ma mi afferra per le gambe e me le fa incrociare sul suo robusto bacino
<< Ti meriteresti mille insulti sai? >> Fa due si con la testa in modo lento, mi osserva il viso
<< Come sei bella Celine >> Non so che dire, di solito non mi fa questi complimenti così espliciti ma si sofferma solo a guardarmi, fa per baciarmi ma sposto la testa un poco più indietro
<< Non dovremmo farlo Liam >> Dico pensando a mia mamma e a Dylan se lo venissero a sapere credo che saremo in grosso guai
<< Da quando ti importa delle regole mia piccola Honey >> Ci penso, non so se baciarlo, so che se lo faccio non si torna indietro e allora lui apre bocca per convincermi
<< Honey ti desidero da quanto ti ho visto nel mio garage, da quando ti ho minacciata, i tuoi lunghi capelli biondi mi hanno incantato e i tuoi occhi sono spettacolari, non dico che dobbiamo farlo ma almeno lasciati baciare, questi giorni mi hanno fatto capire tanto ma allo stesso tempo così poco di te, mi confondi le idee anche se ci conosciamo poco... per favore lasciati baciare senza pensare alle conseguenze >> Lo bacio, senza pensarci più, non ho mai seguito le regole perché dovrei farlo adesso? Dopo il casto bacio ci stacchiamo, mi guarda bramoso come se non fosse ancora sazio, mi ribacia ma questa volta in modo più passionale, le sue mani rimangono sui miei fianchi come se avesse paura di fare un passo falso, invece le mie vagano tra i suoi capelli corvini. Dopo tanti baci ci stacchiamo, la voglia è alta, mi ripeto mentalmente che è presto e solo dopo la foga mi rendo conto che inizio a tremare dal freddo
<< Vogliamo uscire? >> Mi domanda toccando le mie braccia che hanno ormai la pelle d'oca
<< Sì >> Dico semplicemente è ancora in braccio a lui mi porta alla riva, scendo e con l'asciugamano si copre, faccio una strana smorfia e lui ride
<< Dai scema vieni qua >> Mi poggio con la schiena sul suo petto e finalmente prendo un po' di calore
<< Ci vogliamo sedere su quello scoglio >> Indica un punto dove effettivamente c'è una sorta di pietra piatta sembra quasi un muretto, andiamo lì e ci sediamo, continuo a stare di spalle in modo tale da non prendere troppo freddo, mi accarezza le cosce, inizia a fare piccoli cerchi su entrambe le gambe e poggia la sua testa nel mio incavo del collo
<< Mi piaci >> Sussurra al mio orecchio per poi leccare il mio lobo, ciò mi causa un brivido lungo tutta la schiena, non rispondo, non ricambio al mi piaci solamente per paura, che poi paura di che? non saprei.
<< Che ore sono? >> Domando, ormai saranno passate ore da quando siamo usciti di casa
<< Non saprei credo le due di notte >> Spalanco gli occhi, cazzo è tardi ed io inizio ad avere sonno
<< Non vorrei rovinare questo momento davvero, ma vogliamo tornare a casa ho sonno? >> Mi guarda comprensivo, infondo sa bene che ho ancora tanto alcol e sostanze stupefacenti da sbollire e dormire credo sia la soluzione migliore.
Ormai siamo vestiti, mi avvicino a Liam facendo uno sguardo malizioso, non capisce subito le mie intenzioni, prendo le sue mani e le appoggio sul mio fondoschiena e lo bacio, un bacio passionale, lui stringe la mia pelle fra le sue mani e questa cosa anche se non vorrei ammetterlo mi piace, infilo la mano nella sua tasca e gli sfilo le chiavi rosse della moto, mi stacco e a fior di labbra sussurro un semplice
<< Bingo >> E gli mostro l'aggeggio che accende la moto
<< Honey mi hai ingannato eh? >> Mi prende in braccio e corre verso la Ferrari
<< Questa volta guidi tu ma sai avrò le mani libere quindi stai attenta che ad ogni azione si ha una conseguenza >> Si avvicina a me e io faccio lo stesso
<< Stanne certo che non ne avrai manco il tempo >> Sorrido capendo le sue intenzioni, mi infilo il casco e lui fa lo stesso, inizia a poggiare le mani sui miei fianchi e fa su è giù accarezzandomi, accendo il motore e un'aria di libertà mi inebria i polmoni, corro veloce fin da subito cosa che non si aspetta infatti sembra che perde l'equilibrio per un attimo per poi riacquistarlo subito dopo, continua a salire le mani, arrivando sotto il seno, per poi tracciarne il contorno esterno, cerco di non distrarmi, ci manca solo un incidente, continua così per un po', faccio una curva e mi accavallo di molto, tanto che avevo l'impressione di cadere e così anche lui, mi rimetto dritta e faccio un urlo di gioia, mi piace rischiare sulle moto e so che con Liam dietro mi devo contenere, ho sempre avuto qualche problema con l'equilibrio da quando mio padre stava dietro di me e tutt'oggi cerco di migliorare, accelero e le sue mani ormai sono sotto la maglietta e le accarezza sempre con una delicatezza disumana, vedo la grande villa luminosa davanti a me e pian piano freno mettendo fuori una gamba per creare resistenza aerodinamica, apro il garage entro e spengo la moto, mi fermo e levo il casco, anche il ragazzo dietro di me si stacca e fa il mio stesso movimento levandosi il copricapo
<< Ho vinto io >> Dice fiero
<< Certo come no >> Replico, ho vinto io! mi fa sedere sulla moto e poggia una mano sulla mia guancia
<< Sei una zavorrina >> Sorrido
<< La mia zavorrina per metà >> È vero non sono una completa zavorrina, non resto dietro al biker aspettando che lui corra ma sono io quella che sfreccia per le vie
<< Ma stai zitto va >> Lo bacio, questa volta la prendo io l'iniziativa, ogni bacio che ci diamo è sempre più profondo, sempre migliore, mi suona il telefono una volta e non gli do conto, squilla di nuovo ancora e ancora, mi stacco dal bacio e prendo il rettangolo elettronico leggo il nome "benny" e la rispondo
<< Non puoi capire! >> Mi urla all'orecchione e la faccia di Liam è confusa sarebbe da fotografare
<< Che è successo adesso? te ne rendi che ore sono? >> Dico mentre stacco il telefono per vedere l'orario, le tre e quindici
<< Si ma c'è stata una mega rissa tra i due clan rosso e blu, ci mancavi tu, pensa che noah ti cercava! >> Sbuffo, il grande uomo davanti a me sentendo un nome maschile si irrigidisce e stringe con le sue mani le mie cosce
<< Ne parliamo domani va bene? adesso sono stanca, ci sentiamo benny >> Dico staccandole il telefono praticamente in faccia
<< Chi è Noah? >> Mi domanda con le sopracciglia corrucciate
<< Un coglione >> Rispondo distogliendo lo sguardo
<< Celine non mi mentire >> Ha un'aria severa, come un padre che sgrida la propria figlia
<< Ne parliamo domani anche con te va bene? non c'è niente da preoccuparsi >> A quanto pare ci crede, tanto che mi prende a sacco e vedo tutto al contrario, ormai sembro un suo giocattolo mi prende come vuole lui
<< Bel culo >> Dice
<< Sei uno stronzo mi fai scendere? >>
<< No! >> E corre verso i piani superiori dove ci sono le camere da letto, le nostre camere sono divise da una parete.
Arriviamo fuori la sua stanza
<< Dormi con me? >> Sussurra sulle mie labbra
<< Va bene ma prima dobbiamo fare una doccia >> Gli ricordo che abbiamo ancora la salinità del mare sul corpo
<< dieci minuti non di più >> Lo guardo
<< Venti >> Controbatto
<< dodici >> Continua
<< Diciotto >> Ci pensa
<< Affare fatto honey se fai tardi ti vengo a prendere fin sotto alla doccia... sai non sarebbe una brutta idea a questo punto posso dirti cerca di fare tardi >> E ride per poi entrare ognuno nelle rispettive camere.
sono passati quindici minuti e dopo aver scelto un pigiama estivo con uno sfondo nero e con delle paperelle sono intenta ad asciugarmi i capelli, la porta si apre e vedo il mio ragazzo, aspetta è il mio ragazzo? domani dovrei chiederglielo adesso non voglio rovinare l'atmosfera, Liam ha un semplice pantaloncino bianco senza maglia
<< Che pigiama sexy >> Sorride, quel sorriso perfetto un giorno mi manderà in pappa il cervello
<< Sai che si bussa? potevo essere nuda >> Dico lanciandogli un cuscino che lui afferra prontamente
<< Non mi sarei di certo lamentato >> Non gli rispondo e accendo l'asciugacapelli, sono sul letto e davanti a me ce uno specchio dove sono concentrata a non farli asciugare in modo grezzo ma piuttosto liscio, sento che non ho più in mano l'aggeggio e dietro a me si mette un ragazzo tutto muscoli e inizia a pettinarli e nel mentre cerca di togliere il bagnato dalla mia cute con il getto caldo, appena finisce li pettina per poi stamparci un piccolo bacio
<< Andiamo a dormire adesso sono esausta peggio di prima >> Dico stropicciandomi gli occhi come una bimba, usciamo dalla mia camera e andiamo nella sua, non faccio caso a come è fatta e mi butto a peso morto a pancia in giù sul morbido materasso, sento che il letto si abbassa di poco e capisco che devo spostarmi un po' perché non sono da sola, prendo sonno facilmente mentre mi sento fissata e ricevendo i grattini dietro alla schiena sapendo che un attimo prima Liam ha infilato la mano sotto la mia maglia.
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e poi ci siamo noi
Romansadopo la morte del padre, Celine cade in un loop: si sveglia tardi, fuma, beve e la sera va alle feste clandestine. Tutto cambierà quando la madre si fidanzerà con Dylan un riccone affascinante, Celine non la prenderà bene e questo peggiorerà quando...