capitolo 2

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<< Dai Celine svegliati siamo arrivati >> Sentii una voce interrompere il mio sonno, aprii piano gli occhi per abituarmi e capire precisamente dove sono
<< Oh finalmente ti sei svegliata vieni che ti faccio conoscere Dylan >> Continua a parlare mia madre, mi apre la portiera e mi fa uscire dalla macchina con forza, appena capisco bene dove sono mi guardo attorno e davanti a me ce una villa gigante bianca, alzo la testa
<< Cazzo questa villa avrà almeno tre piani >> Dico scioccata
<< Eh già, aggiustati questi capelli e non dire parolacce cerca di fare bella figura >> mi sgrida, faccio finta di aggiustare i miei lunghi capelli biondi, sto per sbuffare quando la porta della grande villa si apre
<< Amore >> Vedo questo signore, sarà Dylan, ha i capelli neri, una barba abbastanza lunga ed abbastanza alto, mamma corre verso di lui e gli da un forte bacio, che pian piano sta diventando sempre più profondo
<< Si vai scopate pure non vi preoccupate >> Dico richiamando la loro attenzione, vedo uno sguardo di minaccia da parte di mamma è una risata da parte del suo fidanzato
<< Già scusa, tu sarai Celine, Matilde mi ha parlato tanto di te >> si avvicina e mi abbraccia, non ricambio ma gli do degli schiaffeggi leggeri dietro alla schiena
<< Vieni ti facciamo fare un giro mentre le nostre domestiche porteranno le tue valigie in camera >> Finisce di parlare e prende la mano della sua fidanzata ed entrano facendomi cenno di seguirli.

<< E infine qui abbiamo il garage, io e mio figlio amiamo le moto e auto di tutti i tipi, se hai la patente sono d'accordo a farti portare una di queste bellezze >> Dopo avermi fatto vedere: piscina interna ed esterna, palestra, sala cinema e chi ne ha più ne metta ecco la mia parte preferita il garage, è gigante, subito noto i dieci tipi di ferrari con i colori più belli che esistono, una jeep e cinque lamborghini, se questo è un sogno non svegliatemi, in un altro scompartimento noto le moto, il mio sguardo cade sull'unica motocicletta ufficialmente marchiata Ferrari, la 900 David Kay Engineering, sto per avvicinarmi quando Dylan mi ferma
<< Quella è di mio figlio ci ha messo anni per trovarla, non ti consiglio di prenderla se non vuoi vedere la sua ira >> E si mette a ridere come per sdrammatizzare, questo figlio si fa più interessante del previsto
<< Ah cavolo guarda che ore sono, tra poco dobbiamo andare a cena, su dai Celine ti porto in camera tua >> Dice mia mamma e io la seguo. Quando arrivo in camera sgranò gli occhi, tutto ciò che vedo è surreale, questa camera è gigante, ha le pareti bianche con un grande letto matrimoniale, una cabina armadio grande quanto la mia vecchia camera, la apro e vedo mille vestiti
<< Pensavo che ti avrebbe fatto piacere trovare dei nuovi panni, sono stati consigliati delle migliori stiliste della città spero ti piacciono >> Spiega
<< Wow mamma ti sei superata veramente, ora vatti a preparare che devi farti bella per il tuo nuovo fidanzato no? credo di potermela cavare >> Dico e lei esce dalla stanza, entro nella cabina armadio e vedo mille vestiti, top, gonne, jeans ma quanti panni ci sono? prendo un jeans con degli swarovski sopra e un top nero che rimane la schiena scoperta, vedo una scarpiera ed è piena di tacchi, prendo quelli nero della valentino e li indosso. È passata mezz'ora e sono davanti allo specchio per vedere se così sono vestita bene per fare "bella figura" no che me ne freghi qualcosa ma sto cercando di farlo per mamma, sbuffo
<< Che cazzo però, non poteva trovarsi più vicina questa città di merda >> già, avrei voluto che fosse più vicino alla California, almeno avrei avuto dei contatti con dei miei amici, invece niente, mi squilla il telefono
<< Pronto? >> Rispondo
<< Amore mio!!! come stai? ti trattano bene questi ricconi? il tuo fratellastro? è un figo vero? voglio sapere tutto! >> Urla la mia migliore amica, rido, mi è mancata parecchio in queste ore
<< Allora sto bene, mi trattano bene questi ricconi, non ho ancora visto il mio fratellastro e non ho intenzione di vederlo e non puoi capire hanno una casa gigante! hanno anche la piscina interna ed esterna è una sala cinema... ah e non dimentichiamoci della palestra personale >> La sento urlare, tanto che devo staccare il telefono dall'orecchio
<< Wow amica stai vivendo il sogno di tutte le ragazze della california te ne rendi conto? però manchi a tutto il gruppo soprattuto ci mancheranno le tue corse e le feste saranno senza divertimento >> Rido notando il cambio di umore in un secondo
<< Guarda che tornerò presto te lo prometto, e di a Noah che la sfida è ancora aperta fin quando non torno, chiaro? Devo comprare delle sigarette il prima possibile >> Finisco di dire
<< Ei io ora devo andare amica devo cenare, ti chiamo stasera va bene? e non fumare troppo che ti fa male >> Mi saluta, l'unica persona del gruppo che non fuma e non beve è lei, ci tiene tanto a me tanto che una notte si prese il mio pacchetto di sigarette e non me lo volle più dare
<< Va bene, ciao betty ti voglio bene >> Finisco di dire e guardo l'orologio, oh cazzo è tardissimo, scendo di fretta le scale e vedo mia mamma con una faccia severa
<< Mi sono persa >> Che scusa stupida, non ci crederà mai
<< Stai zitta e muoviti va che per colpa tua stiamo facendo tardi al ristorante >> Dice e poi si guarda intorno << a proposito dov'è Liam? >> mi dilegua subito e guarda a Dylan << Non penso che verrà, lo sai ha tanto da fare in questi giorni, starà studiando con i suoi amici, hanno un esame importante da portare a termine >> Finisce di dire
<< Chi cazzo è Liam? >> Mi intrometto
<< Celine! non dire le parolacce, Liam è il tuo fratellastro >> Ah, tutto più chiaro, ignoro la predica di mia mamma e mi dirigo verso la porta e vedo una Ferrari 812 Superfast, la mia bocca si spalanca, la voglia di salire al volante e correre è alta, ma so bene che se faccio una pazzia del genere posso dire ciao alla mia vita perché mamma mi distruggerebbe, quindi mi siedo nei sedili inferiori e aspetto.

La cena va alla grande se non fosse che tutti quelli che mi guardavano avevano uno sguardo di compassione, a quanto pare le voci girano veloci. Ormai è notte fonda, sono senza sigarette e senza alcol nel corpo, ciò significa che i ricordi mi tornano in mente come saette e questa cosa non mi piace per niente, ho ancora gli abiti di prima, cambio solo le scarpe e ne metto un paio da ginnastica. Scendo le scale furtivamente, mi trovo nel garage, amo questo posto non smetterò mai di dirlo, vado vicino alle moto, vedo la ferrari ma non la prenderò stasera, sarebbe uno spreco inutile, vedo la Bmw R1250 GS ultimate edition, mi avvicino, sento qualcuno prendermi il braccio e mettermelo dietro alla schiena e una mano davanti alla bocca
<< Pensavi fossi stupido? Ora puttana vai a dire vicino al tuo capo che se vi avvicinate di nuovo a casa mia siete morti >> la sua voce è fredda, non trapela emozioni, le sue mani sono giganti in confronto a me e per quanto poco posso capire girata di spalle è anche tanto alto, mi lascia quando noto che non mi muovo
<< Ma che cazzo, non sei proprio bravo a corteggiare una donna amico mio >> Dico girandomi verso di lui, i suoi occhi neri mi hanno fatto immobilizzare
<< Chi sei? >> Riesce a dire, mi sta studiando per caso? noto che mi sta fissando ed io sto facendo lo stesso, i suoi capelli neri scompigliati lo rendono attraente e la sua statura altrettanto
<< Sono Celine, ma tu sei un pazzo, ora se non ti dispiace dovrei uscire >> Mi guarda e fa un piccolo sorriso
<< Mhm profumi di miele >> Dice ignorandomi completamente
<< Piacere Honey sono Liam il tuo fratellastro e no, non uscirai con una delle mie moto >> si ricompone, come mi ha chiamato? honey? ma è uscito pazzo per caso?
<< Mhm e chi me lo vieta? il signor perfettino? non vorrai mica che papà scoprisse che mi hai minacciato no? >> Dico con aria di sfida, mi libero da lui e mi siedo sulla moto, la accendo, non dice niente, mi sta studiando di nuovo
<< Solo per questa volta, poi non farti mai più vedere davanti alla mia vista, sappi che se esci con la mia moto esci anche con me e non si discute non sia mai me la rompi >> Sbuffo, che sarà mai infondo devo andare dal tabaccaio per comprare le sigarette
<< Va bene, sali? >> Vedo che fa una piccola risata, ha un sorriso perfetto
<< No honey, io vado con la mia ferrari >> questa cosa che mi chiama Honey non mi va giù, mi sto zitta non dico niente, sento il rumore che fa la ferrari e mi si accende la voglia di correre, esco di fretta con la bmw e corro, corro velocissimo, sono senza casco ma questa cosa mi fa sentire libera, senza pensieri, vedo che mi raggiunge Liam, ha un casco rosso abbinato alla moto, sento che urla qualcosa ma non riesco a decifrare le parole, lo supero e arrivo vicino a un tabaccaio, scendo di fretta, sento l'astinenza nelle vene, entro velocemente e chiedo i tipi più forti di sigarette che hanno qui dentro, me ne propone due pacchi e li compro entrambi, esco e solo quando ho la sigaretta fra le labbra mi dimentico l'accendino
<< Ah allora la bambina fuma >> Dice, mi siedo sulla moto e Liam appoggia le mani affianco alle mie gambe
<< Zitto coglione, hai un accendino? >> Vedo che tira qualcosa di nero dalla tasca
<< Vuoi questo honey? >> Me lo fa vedere davanti agli occhi, faccio per prenderlo ma lui lo allontana
<< Eh no se lo vuoi poi mi devi un favore >> Sbuffo
<< Che cosa vuoi? >> Domando impazientita
<< Adesso non lo so, ci penserò e ti farò sapere, allora affare fatto? >> faccio un "si" veloce con la testa e prendo subito l'accendino, quando sento il fumo entrare nei miei polmoni alzo la testa e faccio uscire tutto dalle labbra, mi senti libera, mi sento bene
<< Ora possiamo andare a casa >> Sussurro, mi guarda
<< Oh senti hai rotto i coglioni, devi smetterla di guardarmi così >> Lo caccio via e accendo la moto per andare a casa.

e poi ci siamo noi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora