capitolo 11

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<< Si parla di me? >> Ed ecco quella voce, quella dannata voce, ha spalancato le porte di casa
<< È uno stronzo! >> Dico riferendomi al ragazzo ormai seduto con noi sulle poltrone
<< Mi devi una rivincita >> Cazzo, Liam si alza di scatto e si avvicina a passo svelto per poi prenderlo per il colletto
<< Chi cazzo sei per parlare così alla mia donna eh?! >> Domanda alterato
<< Non gli hai detto chi sono? >> Sorride e il mio ragazzo mi guarda
<< Ho corso con Noah qualche mese fa e adesso vuole la rivincita >>
<< Quale sarebbe il problema? >> Domanda confuso, infondo nelle gare si fanno sempre scommesse
<< Che se perdo devo farlo con lui >> Un pugno, in pieno viso di Noah
<< Tu non toccherai Celine neanche con un dito >> Notai la differenza tra Noah e Liam, la loro altezza si notava di poco ma i muscoli sono molto più belli e grandi del mio uomo
<< Lei ha accettato la scommessa e qui se non si rispettano vieni preso in giro per tutta la vita >> Ride con il naso sanguinante
<< Liam lascialo, farò la gara, tra due mesi giocheremo il tempo che il pappa molle possa allenarsi >> Liam si stacca ma non prima di dargli un altro pugno, in verità dovevo allenarmi io e non lui
<< E questo per cos'era? >> Domanda con il sopracciglio ormai aperto
<< Mi stai sul cazzo ecco per cos'era >> si aggiusta la giacca di pelle e si siede affianco a me
<< Ma sai che ti dico? che la MIA donna vincerà e ti farà il culo perché sai se tocchi le mie cose la fine che farai non è paragonabile a un naso sanguinante, ti distruggo con le mie stesse mani e se vuoi possiamo provare anche adesso >> Lo sguardo di Liam non è più lo stesso, i suoi occhi sono oscurati da cattiveria, ma allora chi è? io non l'ho mai visto così
<< Celine è mia! >>
<< Vedremo quando me la farò, urlerà il mio nome e lo sentirà tutta la California >> Gli salta addosso e lo riempie di pugni
<< Io ti distruggo! >>
<< Liam basta! smettila! >> Urlo e stranamente mi ascolta, non ho mai visto questa parte di lui, mi fa quasi... paura
<< Già ragazzi non picchiatevi a casa mia, almeno fuori di qua >> Dice Benny sdrammatizzando come sempre
<< Credo che noi dobbiamo andare >> Mi alzo e lo afferro per la mano e lo porto fuori casa, torniamo in macchina.

<< Ma che cazzo ti prendeva quando hai accettato quella stupida sfida cazzo! >> Dice guidando e nel mentre sbatte i pugni sullo sterzo
<< Perché adesso sei arrabbiato con me?! >> Domando alterandomi
<< Perché potevi pensarci due volte o forse tre, se si fa una scommessa bisogna pensarci prima di accettare! >> Stringe forte il manubrio e le sue vene si vedono molto e questa cosa mi farebbe uscire di testa se non fosse che adesso mi parla in modo superficiale
<< Cazzo Liam mi era appena morto mio padre! ma sai che ti dico? vaffanculo, non mi capisci >> Urlo, frena di botto e si gira verso di me
<< Io? io non ti capisco! quando è morta mia madre non ho fatto queste scommesse da ragazzina in calore! io so cosa stai combinando, adesso vuoi accenderti una sigaretta e drogarti, perché no anche andare ad una delle tue stupide feste! io ci sto provando ad essere una persona migliore per te tanto che non bevo neanche più! ma sembra che tutto quello che faccio non ti vada mai bene! non sei l'unica che soffre in questa vita cazzo, tutti abbiamo i nostri demoni, tutti compreso io >> Mi urla e con gli occhi lucidi prendo parola
<< Fammi scendere >> Le sue parole sono state come coltellate, l'uomo che amo mi ha distrutto
<< Cosa? >> Domanda, forse si è reso conto che ha parlato più del previsto?
<< Ho detto fammi scendere da questa cazzo di macchina e apri questo sportello prima che rompo il finestrino e me ne esco da sola >> Mi guarda triste e apre lo sportello ed esco
<< Forse il nostro non era amore! mi sono sbagliata su di te! ah e non sprecare più lacrime per me facendo il melodrammatico, ti odio con tutta me stessa superficiale del cazzo! >> Chiudo la macchina e me ne vado. Fortunatamente non ci eravamo allontanati tanto dalla casa della mia migliore amica. Busso alla sua porta
<< Già di ritorno? >> Domanda sorridendo, inizio a piangere
<< Ci siamo lasciati >> Mi abbraccia forte
<< Celine mi hai sempre detto di non piangere per gli uomini e adesso guarda qua che mi combini, su forza entra >>.

<< Voglio una sigaretta >>
<< Non dovresti e lo sai >> Mi dice Betty, ha i capelli castani è slanciata ed ha le forme al punto giusto
<< Non me ne frega >> Appena sento il fumo entrarmi nel polmoni mi sento libera, una sigaretta tira l'altra ed ho finito due pacchi interi
<< Hai altro? >> Domando sorridendo, il fumo mi è andato in testa, la cosa bella di avere una migliore amica che abita in uno dei quartieri più brutti della California? che qui la polizia non passa e può avere di tutto, mi passa una sigaretta o meglio come la chiamo io "sigaretta speciale" è una canna a tutti gli effetti ma non mi piace chiamarla così
<< Mi mancava tutto questo >> Voglio tornare la vecchia me, anche se soffro questa vita mi piace, prendo un sorso di Whisky e lo bevo tutto d'un sorso
<< Andiamo a correre? >> Domando sorridendo, il mio cervello è arrivato in quella fase dove non sente più dolore o almeno lo nasconde
<< Vestita così? >> Mi domanda e ride come una pazza tenendosi la pancia, effettivamente ho un vestitino rosa semplice
<< Vado nel tuo armadio >> Rido barcollando. Addosso ho un jeans nero, un top bianco a reggiseno merlettato e delle dottor.martens
<< Adesso riconosco la mia amica >> Mi passa un bicchiere con dell'alcol e lo bevo infilo una giacca di pelle e usciamo di casa.
Sono su una moto gemma honda ultimo modello rossa, chissà a chi l'avrà rubata, sorrido al solo pensiero.
Arriviamo sulle piste e noto tutti i particolari per la corsa, mi iscrivo
<< Ed eccoci per una nuova corsa! Oggi torna Baby C! ci sei mancata da impazzire piccola >> Urla Diego, ormai mio migliore amico, un ragazzo che conosco da tre mesi a questa parte è gay ma se fossi nato maschio ci avrei fatto un pensierino no che non l'avessi fatto anche da così, iniziarono le scommesse sentivo alcuni che scommettevano su di me e mi facevano i complimenti altri invece non erano proprio commenti graditi.
<< 3 >>
<< 2 >>
<< 1 VIA! >> Io e il avversario iniziammo a correre, nella mia mente iniziarono a esserci tutte le curve che dovevo fare e come vincere. Dopo le curve sorpassare facilmente con la moto piegata a 55° riesco a vincere e a battere il mio nemico, gli porgo la mano
<< Bella corsa >> L'uomo sulla cinquantina contraccambia la stretta di mano e io vado verso Diego e lo abbraccio forte
<< Mi passi una sigaretta? >> Domando ridendo, così fa, l'accendo e la finisco dopo poco tempo, un dj di strada attiva della musica a palla con delle casse giganti, sono canzoni per lo più spagnole, ballo e canto, mi tolgo il giubbotto e lo porto a Benny che ovviamente mi teneva sott'occhio, ballo con tutti ma soprattuto con il mio migliore amico, ballammo in modo divertente ma sensuale, aspirai da un sigaretta rubata da un ragazzo di mano, alzai la testa e cacciai tutto il fumo
<< Yahooo! >> Urlai libera, la testa mi girava e tutto attorno a me prese a girare, guardai la sigaretta e notai che era una di quelle speciali e che a quanto pare era anche abbastanza potente tanto che i colori si fanno più forti e rido.

<< Perché stiamo tornando a casa >> Diego e Benny mi tengono per le braccia e quasi struscio le scarpe sul marciapiede per quanto sono fatta da non reggermi nemmeno più in piedi
<< Ma perché è in queste condizioni? >> Domanda Diego alla ragazza di fianco a me
<< Il ragazzo l'ha mollata e adesso è ospite a casa mia per un bel po mi sa >>
<< L'ho mollato io >> Dico capendo ben poco di quello che dicono e rido
<< Ha troppi mostri che si sta portando dentro, infondo ha solo diciassette anni e ne sta passando di tutti i colori >> Ed era vero li in mezzo era la più piccola, tutti avevano sulla ventina di anni. Udisco la parola colori
<< Si colori! >> Sorrido
<< Giallo >>
<< Blu >>
<< Rosso >> Penso
<< Aspetta c'è un altro colore >> Non ricordo quale poi mi viene in mente
<< Verde! >> Mi sento la nausea e vomito, una volta finito sento sollevarmi a mo di sposa, delle mani forti mi circondano la vita e tutto mi ricorda Liam e i suoi "ti amo honey" la testa mi scoppia e cado in un sonno pesante.

Mi sento posare sul letto
<< Vuoi metterti il pigiama? >> Domanda, non capisco le parole che mi sono state dette so solo che quella che parla è la mia nuova coinquilina
<< No voglio Liam >> Mi da un piccolo bacio sulla testa, mi sfila le scarpe
<< Dai mettiti il pigiama e andiamo a dormire  >> Sento nella sua voce tristezza, l'ultima volta che stavo così male sono state le prime due settimane dopo la sua morte, faccio un verso di capriccio e mi spoglio rimanendo in intimo
<< Tieni >> Mi metto il pigiama con gli occhi chiusi e quando ho fatto mi ributto a capofitto sul letto, Benny fa per andarsene
<< No resta >> Sorride si mette dietro di me e mi abbraccia forte
<< Secondo te ho qualcosa di sbagliato? >> Domando
<< No Celine, sei soltanto unica >> L'ultima parole mi rimbomba in testa in modo forte "unica" quindi diversa, quindi sbagliata, non riesco a rispondere che mi addormento pensando a mio padre, poi a Liam e alla mancanza del suo affetto e dei suoi baci furtivi in piscina, mi scende una lacrima poi solo buio.

e poi ci siamo noi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora