Sono passati giorni e la mia situazione non è una delle migliori, mi sembra di essere tornata di nuovo in un loop: mi sveglio tardi, fumo, bevo, corro e vado alle feste. Sento la mancanza di Liam e di mio padre come lance che mi trafiggono il cuore, mi scendono delle lacrime solitarie e aspiro dalla mia sigaretta speciale. La serratura si apre e dinanzi a me ci sono Diego e Benny che in questi giorni non hanno fatto altro che cercare di aiutarmi in modo invano.
<< Celine cerca di prendere la tua vita in mano >> Inizia Diego
<< Già hai solo diciassette anni cerca di divertiti, torna a casa tua e cerca di risolvere con tutti, compreso Liam >> La guardo
<< Se volevi cacciarmi potevi dirmelo fin da subito >> Mi alzo e infilo la mia giacca di pelle
<< Non ti sto cacciando, ma da migliore amica sto cercando ti aiutarti >> Sbuffo e mi rubo l'intero pacco di canne che ha creato la persona che mi sta parlando
<< Io vado, prendo un taxi avete dei soldi da prestarmi? >> Diego mi porge i soldi
<< Ti vogliamo bene >> Aggiunge, esco da questa piccola casa.Sono fuori alla villa, non so quanto abbia fumato ma so che la testa mi gira con una forza brutale. Apro il cancello con delle chiavi ed entro in casa oltrepassando il grande portone, tutto è come sempre, le pareti bianche forse sono più lucide
<< Celine che bello vederti >> Mi giro e vedo Dylan che viene verso di me e mi abbraccia ma non ricambio
<< Si bello anche per me vederti >> Sussurro cercando di sembrare simpatica
<< Tua mamma è preoccupata e anche Liam >> Ah si, ci scommetto proprio il coglione che mi ha trattato una schifezza preoccupato per me
<< Vieni ti porto da Matilde >> Mi afferra la mano e mi porta nella loro camera da letto e appena apre la porta la vedo, la donna che mi ha creato
<< Amore >> Fa per avvicinarsi ma io la fermo
<< Non mi toccare >> Dico nervosa
<< Celine ma >> Gli scendono delle lacrime
<< Tu mi vieti di correre, io ti vieto di starmi vicina >>
<< E va bene, puoi correre fai quello che vuoi ma fallo in modo maturo che puzzi di fumo in una maniera assurda >> Sorrido, ho vinto, vinco sempre, sono nata vincente morirò come tale. Esco dalla stanza con un sorriso, vado verso la mia camera e sento dei rumori o meglio gemiti, sono nella camera affianco alla mia: quella di Liam, mi avvicino e la porta è socchiusa, la spingo un po' con il piede il giusto da vedere che sta scopando con una rossa e le lacrime iniziano a scendere
bugiardo
bugiardo
bugiardo
ecco quello che è, tutto mi sembra surreale, vado via richiudendo bene la porta, giusto per fare il rumore della maniglia.
Sono in camera mia, tutto è in ordine, vado verso la doccia, attivo la musica altissima e inizio a cantare, mi lavo i capelli e così anche il resto del corpo, ho un senso di rabbia che non so spiegare sembra quasi che mi vuole divorare.
Una volta asciugata infilo l'intimo e lavo i denti, infilo un jeans largo che fa valorizzare i punti giusti, un top nero che copre solo il seno e le mie amate Jordan rosse, faccio per uscire dalla stanza ma prima prendo un pacchetto di sigarette e lo infilo in tasca.
Sono in cucina e apro il frigo per mangiare qualcosa di pulito dopo giorni di soli schifezze, ho preso la decisione che per qualche giorno non devo bere solo in caso eccezionale, prendo uno yogurt bianco e inizio a mangiarlo seduta sopra il bancone con le punte dei miei capelli che sfiorano il marmo
<< Celine? >> Una voce maschile dietro di me mi fa rabbrividire, riconoscerei quella voce tra mille, butto il contenitore nel cestino lanciandolo facendo centro nel cestino e poggio il cucchiaio nel lavandino, scendo dalla lastra di marmo e faccio per uscire dalla cucina ma mi sento afferrare il polso e mi ritrovo difronte a lui, noto i suoi occhi, sono indecifrabili ma non emanano felicità. È pieno di segni violacei sia sul corpo sia sul viso, avrà fatto a botte? ma con chi? e soprattuto perché?
<< Quando sei tornata? >> Domanda, la sua voce mi è mancata, lui mi è mancato da impazzire
<< Mentre tu scopavi con la rossa >> Sgrana gli occhi, mi lascia il braccio
<< Non pensavo fossi tornata e... >> Cerca di giustificarsi
<< E quindi pensi di scoparti tutte quelle che passano, giusto ha molto senso caro Liam sei proprio un fenomeno. Un fenomeno da baraccone >> Sorrido infastidita a quanto pare l'amore che provava per me era solo passeggero
<< Cazzo >> Si mette le mani nei capelli e li stringe di poco
<< Io vado >> Dico
<< Dove? >> Domanda
<< Saranno cazzi miei no? >>
<< Coglione >> Sussurro andandomene.Mi trovo sulle piste, ci sono solo ragazzi che mangiano o che si baciano con altre ragazze, ma nessuno sulle piste è presto e nessuno le usa, noto dei nuovi ostacoli, accendo una moto rubata dal mio ex e l'accendo, non infilo il casco se vogliono cercarmi che ben venga.
Corro il vento mi pizzica il viso e scendono delle lacrime, odio piangere lo sto facendo troppo spesso in questo periodo. Accelero sempre di più, oltrepasso tutte le curve, mi accavallo e poi impenno mettendo entrambi i piedi sul sedile, abbasso la moto verso l'indietro sempre di più tanto che escono delle scintille, mi rimetto seduta e mi raddrizzo, dopo altre due curve mi fermo. Sento degli applausi, mi giro e vedo tutta l'attenzione che prima era su i baci e il cibo ora era rivolta su di me, faccio un piccolo inchino e sorrido, mi sono sentita libera, abbasso il cavalletto della moto e vado in un bar.
<< Ciao, cosa vuoi da bere? >> Domanda una ragazza con un grembiule con il nome della locanda
<< The alla pesca >> Infondo le promesse vanno mantenute no? niente alcol
<< Credo che nessun ordina the alla pesca ormai da decenni ma ecco a te >> Mi sorride e mi porge la lattina, la bevo, non è male, prendo il telefono e trovo dei messaggi di molti giorni fa da parte di Liam, inizio a leggerli
"scusa"
"Honey perdonami sono stato uno stronzo"
"Amore mi rispondi?"
"non riesco a vivere senza di te"
e seguono mille chiamate, se ci tiene veramente così tanto a me perché scoparsi le altre? perché? sento di nuovo quella morsa di gelosia e rabbia dentro di me
<< Io vado >> Dico poggiando i soldi sul bancone.
Sono sulla moto e corro, sono a 314km/h non riesco neanche a vedere le macchine per quanto sono veloce e urlo libera, impenno come sempre e poi arrivo difronte alla villa
<< Che belva che è questa moto! wow! >> Dico sorridendo, accendo una sigaretta
<< La mia moto ecco dov'era >> Dice Liam correndo verso di essa
<< Ringrazia che non te l'ho sfasciata >> Aspiro e poi butto il fumo verso di lui.

STAI LEGGENDO
e poi ci siamo noi
Romancedopo la morte del padre, Celine cade in un loop: si sveglia tardi, fuma, beve e la sera va alle feste clandestine. Tutto cambierà quando la madre si fidanzerà con Dylan un riccone affascinante, Celine non la prenderà bene e questo peggiorerà quando...