Le isole che formavano l’Arcipelago delle Sabaody non erano delle vere e proprie isole, ma degli enormi mangrovie, detti semplicemente Groove, con profonde radici. Ci si poteva spostare da questi enormi alberi, che parevano appunto isole, tramite dei ponti di ferro. L’agglomerato di mangrovie si divideva in diverse sezioni: c'erano quelle dedicate alla zona turistica delle Sabaody, ovvero dal numero quaranta al quarantanove, oppure al Sabaody Park, un parco di divertimenti.
Alcune erano dedicate alle ditte carpentiere più famose.
E poi c'erano quelle Senza Legge, dal numero uno al ventinove.
Ovviamente si erano separati e molti dei Pirati Heart se n'erano andati in qualcuna di quelle, compreso il capitano.Leta cominciò a girovagare guardandosi intorno e mantenendo un profilo basso.
Era lì per indagare anche lei sul Poneglyph di locazione sconosciuta di cui i pirati parlavano in giro da un po', e sulla possibilità di trovarlo in seguito ad un'antica e autentica mappa rinvenuta. Ciurme e manigoldi si stavano letteralmente ammazzando tra loro per ottenere questa mappa, o cercavano di metterci le mani sopra per vie più astute. Comunque, se davvero c'erano notizie su questo Poneglyph in giro, i Groove Senza Legge erano sicuramente i luoghi ideali in cui raccogliere informazioni.
Law voleva trovarlo.
Del resto adesso aveva nella ciurma qualcuno in grado di decifrarli.
Pensierosa ricacciò in bocca un lecca-lecca alla Cola che stava gustando.
I Groove della zona turistica erano affollati e in pieno fermento, numerosi negozi di abiti, accessori e quant’altro sorgevano qui e là, rendendo il luogo parecchio interessante. Leta però aveva già gironzolato abbastanza. Sotto il cappotto nero dei Pirati Heart indossava un vestito corto, blu oceano, con le maniche lunghe e aderenti che arrivavano a coprirle le mani, fino alle dita dalle unghie smaltate di blu. Ai piedi indossava stivaletti col tacco con i lacci a incrocio e, in vita, una sottile catena metallica che faceva diversi giri. Era la sua arma principale, insieme alla mitragliatrice inserita e collaudata nella sua gamba artificiale. Quella però era un'arma a sorpresa, perché da fuori la sua gamba sembrava perfettamente umana, identica all'altra. Soltanto un sottile tatuaggio nero attorno la coscia camuffava l'attacco dell'arto artificiale.Mi dispiace, ma a volte sono stufa di essere trattata come una bambina incapace di fare un passo da sola, senza che Raissa sia con me.
Si ritrovò così in uno dei Groove Senza Legge, precisamente nei pressi di una Casa d’Aste di esseri umani, uomini-pesce, sirene, tritoni e persino possessori dei poteri dei Frutti del Diavolo.
Fissò con occhi seri l’enorme edificio, all’interno del quale persone come lei o altre creature innocenti venivano vendute come schiave.
Sfilò il lecca-lecca dalla bocca.Era un vero e proprio abominio, e qualcosa dentro di sé la spingeva ad entrare.
Di cosa si trattava?
Meschina curiosità?
Voleva prendere coscienza di quante brutture ci fossero ancora nel vecchio mondo, e sperare di essere un giorno tra chi avrebbe cambiato le cose?
Non lo sapeva neppure lei, eppure sentiva di dover entrare. Non poteva ignorare quel luogo e fingere di non averlo mai visto.
E poi, poteva ascoltare cose interessanti lì dentro.
Stava per allungare un passo, quando un gruppo di uomini giunse alle sue spalle.
Lei si voltò a guardarli, erano tutti imponenti e muscolosi.
Colui che stava a capo del gruppo era un uomo alto, con i capelli rossi e degli occhiali da motociclista sollevati sulla fronte. Aveva l’aspetto di qualcuno di molto pericoloso, con la parte sinistra del viso deturpata da quella che sembrava una bruciatura causata da un fulmine. La cicatrice scendeva lungo il collo, fino al torace semi scoperto dell'uomo.
Il suo braccio sinistro era robotico, particolare che attirò subito l'attenzione di Leta, lo percepì come simile a lei. Sulle spalle indossava una lunga e voluminosa pelliccia scarlatta.
Quando il suo sguardo affilato incrociò quello di Leta che ancora intralciava ingenuamente il loro cammino, le labbra sottili e truccate di scuro si tesero in un ghigno.
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red heartstrings
FanfictionDue gemelle androidi e due ragazzacci della cattiva generazione.