V.

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Le porte del Mosto esplosero d'improvviso.
Leta si coprì il viso con le braccia per difendersi dalle schegge di pietra e legno che si scagliarono in tutte le direzioni. Kidd fu tempestivo, sollevò il braccio robotico all'altezza della donna e la protesse dalle schegge. Lo osservò sorpresa, ma quando lui ghignò malizioso voltò il capo azzurro dall'altra parte, ancora decisa ad evitarlo come la peste.
Raissa afferrò Law per la spalla e con dei salti atletici evitò le pietre.
Law la guardò sorpreso. Non si aspettava certo di essere protetto da una donna.

"Non fare quella faccia. Sono in gamba anche se non sembra!" ghignò Raissa.

Uscirono fuori dalla locanda tra le lamentele disperate del proprietario per i danni subìti, e si ritrovarono davanti una ciurma di Pirati.
Erano i pirati di Magnus Steel, uno dei tanti che cercava di farsi un nome, e la sua taglia stava rapidamente crescendo. Al momento arrivava a ottantotto milioni di berry, avvicinandolo alla fascia delle Supernove.

"Le informazioni sul Poneglyph, prego" chiese cortesemente, ma aveva due bazooka puntati su di loro.

Li reggeva entrambi in spalla con fare disinvolto, come se non gli pesassero affatto. Di statura imponente, aveva corti capelli neri e occhiali da sole del medesimo colore. Sigaro tra le labbra e una cicatrice a forma di spirale in mezzo alla fronte.

Kidd fece scrocchiare le ossa del collo, muovendo il capo a destra e sinistra.

"Ed ecco che lo sanno già tutti".

Non c'era realmente da sorprendersi, le ciurme di pirati si stavano letteralmente massacrando lì nelle zone Senza Legge per questa storia del Poneglyph saltato fuori da qualche parte del Grande Blu.
Magnus Steel sparò senza preavviso un nuovo colpo di bazooka che per poco non colpì Heat, il quale si piegò con con una spalla verso destra per schivarlo.

Kidd si infuriò.

"Come hai osato sparare a un mio compagno?! Ti ammazzerò!! Non si toccano i miei compagni!!" urlò come un pazzo.

I pirati Kidd si gettarono immediatamente, selvaggiamente all'attacco, sebbene fossero solo in quattro contro la cospicua ciurma di Magnus Steel.

Leta sgranò un po' gli occhi blu.

Oh. Allora ha anche un lato umano. È... protettivo verso i suoi uomini pensò sorpresa.

Bepo si rivolse a Law.

"Quali sono gli ordini, capitano?"

"Non ci immischiamo. Per quel che mi riguarda sono dei pirati di bassa lega. Non vale la pena che i Pirati Heart si-"

Si interruppe alla vista di Raissa che con un urlo di battaglia si buttò energicamente nella mischia.

Law fece un'espressione pietrificata e rabbuiata.

"Come non detto. Vedo che una dei miei sottoposti ci ha già coinvolti. Combattiamo".

"Sì capitano!!"

Così, anche i Pirati Heart si gettarono all'attacco, compresa Leta.

Lo scontro cominciò violento, con i Pirati Heart e i Pirati di Kidd che attaccavano simultaneamente, non lasciando quasi respiro all’avversario, sebbene non paresse affatto risentirne.
Law corse veloce per non farsi colpire da un raggio di energia e sfoderò la nodachi, Killer cercò di mettere fuori uso le braccia armate di bazooka di Magnus Steel, Bepo saltò in alto e cercò di sferrare un calcio, ma il suo nemico lo spazzò via con un pugno.

“Mi ha colpito…” mormorò, restando rigido e supino per terra.

Leta si stava occupando di un gruppetto di pirati. Faceva roteare la sua catena e la usava sia per colpire come frusta, sia per agganciare i nemici costringendoli per le braccia, il collo, le gambe, e tirarli violentemente verso di sé, per poi colpirli con calci resi ancora più potenti perché sferrati con la gamba robotica.

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