XXI.

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Erano passati sei mesi dalla separazione di Leta e Raissa, e finalmente quel giorno si sarebbero incontrate sull'isola Gamriden. Si erano sentite abbastanza spesso tramite il lumacofono, e dopo aver concordato il giorno con i loro capitani e anche uomini, avevano deciso di rincontrarsi proprio lì interrompendo per un po' la loro avventura.

"Non vedo l'ora di vederla! Sarà cambiata? Si sarà fatta crescere i capelli o li avrà tagliati di nuovo? Ahhh non vedo l'ora, non vedo l'ora!" saltellava Raissa mentre camminavano per l'isola e si dirigevano alla locanda dove avevano concordato di vedersi.

Aveva indosso una delle felpe gialle con il Jolly Roger dei pirati Heart che le arrivava a metà coscia e degli shorts corti che si intravedevano appena. Ai piedi aveva delle semplici scarpe sportive gialle.

Law si mise le dita sulle tempie.

"Raissa-ya datti una calmata." la ammonì.

Era stanco e pieno di mal di testa. Era una settimana che Raissa non faceva che riempirgli la testa con le sue grida di felicità e discorsi infiniti su Leta.

Le cose tra loro due, anche se non l'avrebbe mai pensato, stavano funzionando. La mattina lo lasciava studiare nel suo studio senza disturbarlo mai, poi durante i pasti, nonostante le sue lamentele, si sedeva sulle sue ginocchia e gli baciava la fronte o le guance con dolcezza. Lui la lasciava fare, anzi aveva iniziato ad apprezzare quelle attenzioni anche se non l'avrebbe mai ammesso ad alta voce e nemmeno con la ragazza, altrimenti l'avrebbe preso in giro a vita. All'inizio i suoi uomini li guardavano straniti, ma dopo poco si erano abituati ed erano felicissimi per loro.
La sera facevano sempre sesso. Erano costantemente affamati ed eccitati. Law amava il fatto che Raissa a letto diventasse docile come piaceva a lui, e Raissa amava l'uomo dominante come Law.
Erano perfetti sotto ogni punto di vista. A volte pensava che la ragazza avesse avuto ragione quella volta che gli aveva detto che il loro filo rosso del destino era collegato, ma poi scuoteva la testa sorpreso dai suoi stessi pensieri.

Entrarono nella locanda e sedettero sugli sgabelli vicino al bancone ordinando due birre alla barista con uno strano taglio di capelli rosa e rosso e le mani piene di anelli.
Raissa lo baciò a stampo con un grande sorriso.

"Grazie per aver interrotto per un po' il nostro viaggio e per farmi vivere questo giorno importante con mia sorella."

Law distolse lo sguardo imbarazzato. Quel modo così diretto di mostrare i suoi sentimenti lo spiazzava sempre.

"Mi ringrazierai una volta tornati sul Polar Tang." borbottò.

Raissa si passò la lingua sulle labbra e arrossì leggermente.

"Stanne certo.."

Leta e Kidd stavano raggiungendo la locanda a piedi.
Il pub in cui le gemelle avevano stabilito di rincontrarsi si chiamava Violin Bar. Era la locazione migliore visto che l'isola era di passaggio per i Pirati Heart, e lì i Pirati di Kidd dovevano incontrare alcune persone per degli affari.
Leta indossava un abito corto in pelle, nero, stivaletti col tacco neri e lacci a incrocio, e la catena attorno lo stomaco. Si passò una mano tra i corti capelli azzurri, guardandosi intorno. Il trucco smokey le valorizzava lo sguardo, rendendolo più serio e indecifrabile. Lo puntò su Kidd.

"Perché sembri così di cattivo umore?" gli domandò mentre ormai già si vedevano le porte in stile saloon della locanda.

Lui sbuffò appena.

"Non faccio certo i salti di gioia all'idea di rincontrare già Trafalgar. Anzi, a dirla tutta mi sta ancor di più sulle palle. A volte sembra come se fossimo complementari, capisci? Più non voglio averci a che fare e più me lo ritrovo tra i piedi per un motivo o per un altro. Adesso addirittura stiamo con due gemelle. Peggiò di così non poteva andare. Sono anche un po' geloso... Insomma, lui si porta a letto una donna che ha la tua stessa faccia e il tuo stesso corpo, è un po' come se vedesse nuda anche te".

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