EPILOGO

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Buio. Freddo. Vedo neve che cade dal cielo. Sento passi pesanti in lontananza che fanno tremare la terra. Ah. Allora Ira se ne sta andando, bene, non rovinerà questo momento. Non riesco ad aprire un occhio, mi sa tanto che qualcosa deve averlo colpito... e nemmeno il resto del corpo se la passa bene. Non riesco a vederla bene ma credo che una parte del tetto mi sia crollata addosso... eppure ero sopra quando ha colpito casa... non importa, l'importante è che siano tutti e tre salvi. Sto vivendo... o sto vedendo questo momento? Non capisco... ormai non riesco più a distinguere la differenza tra la realtà e la mia visione del futuro. Spero di aver trascritto queste ultime parole, anche perché potrebbero essere il mio ultimo lascito al mondo da vivo.

Inizio a sentire molto freddo. Non è la neve, mi sa tanto che la mia storia sta per finire qui. Assaporo l'odore del sangue nella mia bocca, non lo gradisco questo è certo. Non credo che riuscirò a togliermi questi calcinacci di dosso. La terra non trema più, ormai quel bastardo se ne è andato. L'odore maleodorante che la sua spada ha lasciato sulle macerie è ancora pregno nell'aria, quasi mi dispiace morire in queste condizioni. Presto verranno a prendermi... o a sotterrarmi, dipende da quanto riesco a resistere, ma tanto ormai per me è finita... rimangono solo i semi che ho piantato negli anni. Eppure mi sarebbe piaciuto vederla cresce... Mhar, figlia mia. Non sono mai stato così originale coi nomi, vero?

Se stai leggendo queste pagine voglio che tu sappia qualche ultima parolina dal tuo paparino. Mi dispiace averti lasciato tutto questo peso sulle spalle, non ti meriti tutto questo dolore. Non ti meriti un padre come me. Avrei voluto combattere questa guerra al tuo fianco e non guardando tutto dal regno dei morti, ma che ci posso fare? Lo zio Anchin aveva bisogno del mio sacrificio. Scommetto che ci metterà poco più di due mesi per salvarvi da questa rossa luna... così brillante.

Mi starai maledicendo, non è vero? Hai tutte le ragioni per farlo, questo destino ti è stato imposto da prima che nascessi e non ho potuto fare nulla per evitarlo. Mi odi? Mi ami? Non importa, quello che mi basta è la convinzione che un giorno crescerai e che sarai una bella donna. Non nascondo che sono riuscito a vedere per un paio di volte nel futuro più di quanto mi fosse permesso, forse anche questo era un dono di Sahaquiel, chissà, ma sto divagando. Per farlo devi accettare il tuo destino altrimenti... ci rivedremo troppo presto. Diamine, sto piangendo, spero che sia nei miei ultimi istanti e non mentre scrivo questo scadente libro, altrimenti le lacrime potrebbero rovinare il mio discorso.

Non importa...

Quello che voglio dirti è che ti voglio bene. Ti ho vista nascere e crescere innumerevoli volte e altrettanti erano i momenti in cui volevo che il tempo non passasse mai. Per la prima volta nella mia vita ho trovato un luogo a cui appartenere... delle persone da amare... un desiderio.
Non sei obbligata ad accettare questo incarico... non voglio che tu muoia. Una parte di me spera che te e tua madre riuscirete a salvarvi e che non parteciperete a questa guerra, un'altra desidera che tutti i preparativi che ho messo in piedi per questi... venti anni? Non saprei neanche dire quanto tempo è passato... non vorrei che andassero in fumo. Quindi devi sapere che questa è una tua scelta, tua e soltanto tua... qualsiasi sia... la tua scelta... devi sapere che sarò sempre orgoglioso di te.

Il dono dell'AlchimistaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora