6 Oh shit!

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Un risveglio con i fiocchi.

Davanti al mio letto c'è Aaron con al guinzaglio Moon ma aspetta, perché Moon sta con sto stronzo? Ancora frastornata mi alzo in piedi dimenticandomi del mio ridicolo pigiama bambinesco. Voglio una tazza di caffè, ne necessito prima di affrontare la giornata.

-Uno perché sei in camera mia? due perché hai il mio cane al guinzaglio?-

Sposto un attimo gli occhi dai suoi e guardo la mano con cui tiene la corda, porca troia che mano ragazzi, ha degli anelli e alcuni bracciale che la fanno sembrare sexy. Sì, una mano perché io dopo al carattere di un ragazzo guardo le mani e le sue dono un 10 e lode.

-Perché dovrei darti spiegazioni, Williams?-

Lui mi guarda con la faccia da pallone gonfiato che si ritrova da quando è nato. -Beh perché sei in camera mia e tieni il mio cane, mi devi delle spiegazioni, non trovi? non pensavo che fosse così complicato da capire per i mononeuronici come te.-

la provocazione arriva ben e chiare e lui è pronto a rispondere, ma si blocca nel mentre i suoi occhi mi squadrano da testa a piedi. Con un ghigno ritorna a guardarmi.

-Beh faccio il cazzo che voglio farfallina. Mettiti qualcosa di comodo, gita in famigli.- Esce dalla camera senza che io possa ribattere portandosi il mio cane dietro, stronzo!

Mi metto dei pantaloni della tuta, una maglietta a maniche corte degli Arctic Monkeys e prendo una felpa, come scarpe metto le mie Jordan, comoda no? Appena scendo sotto, truccata, vestita e profumata trovo tutti quanti fare colazione già pronti e come si può intuire i McAlister sono tornati a casa per cambiarsi. -Buon giorno.- simpatia portami vi sta mattina visto che nessuno mi rispose, o perché sono troppo impegnati a parlare o stanno guardando il vuoto immersi nei loro pensieri.

-Abbiamo già diviso i posti delle macchine con noi verranno Noah, Iris e Simon con Jordan e Taylor Michel, Charlotte e Lucy, Ariel e Aaron andranno nella macchina di Aaron e si porteranno quel cane.-

Mi strozzo con il mio Pandistelle, in che senso devo passare un intero viaggio da sola con Aaron? Non ci vediamo da due anni (grazie a Dio) e adesso ci ritroviamo in un matrimonio combinato e un viaggio in macchina. Per me è troppo. -Neanche morta.- I miei genitori si girano verso la mia direzione.

-Come scusa?-

Chiede mio padre, -Voi che te lo dica in spagnolo?-, -Ariel tu andrai in quella macchina punto e basta. In più lui è maggiorenne e per un tratto di strada così lungo ti porta lui, non si discute! Adesso andiamo a prendere gli zaini per la gita e tu mia cara, vedi di stare zitta.-

Sorpresa Aaron è più grande di me di un anno quindi non dovrei vederlo a scuola, almeno questo. E nel mentre vago con gli occhi fra le persone si incastro con i suoi. Aaron è un fottuto enigma, so che è successo qualcosa in questi due anni, glielo si legge in faccia e da quel punto e virgola dietro al collo che avevo notato alla cena. Sono pronta a scoprire che c'è sotto, in fondo sarà il mio futuro marito.

Una cosa non sono pronta ad affrontare, Luca, gli spezzerò il cuore e anche a me un pò fa male, lui mi è sempre stato accanto anche se  nell'ultimo periodo le cose non andavano bene. Eccome che non andavano bene, lui mi sembrava e mi sembra tutt'ora strano, un giorno di questi  faccio una videochiamata per spiegarli tutto, lo giuro. Mi sento un braccio appoggiato sulla spalla e grazie a Dio che è mio fratello.

-A cosa pensi?-

-Sai in Italia ho un ragazzo, Luca eh io ho paura di come potrà reagire quando gli dirò del matrimonio, della scuola, del mio futuro. Non mi parlerà mai più, anche la mia migliore amica Marica e la zia Rosie, mio odieranno tutti e tre.- Gli racconto delle mie paure, lui è mio fratello e posso fidarmi ma omettendo la parte di Aaron.

Torn in two- Una storia complicataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora