10 Monster

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Caro ragazzo che vuole sognare: sogna e vivi perché la vita è troppo breve per essere fatta di indecisioni.

RonRon

TW: Non so se avete letto i TW nella trama. Adesso è arrivato un momento molto toccante: la violenza. Se non riuscite a sopportare questo argomento mi duole dirlo, cambiate la storia, qua ci sarà molta violenza.

ARIEL


Aaron stava camminando verso il nostro tavolo. Tutti lo guardano, tutti lo bramano sia maschi che femmine, tutti lo vogliono per sé. Chi come amico, come amante o come una cosa proibita, l'unica cosa che loro non sanno è che Aaron McAlister era il diavolo in persona, pieno di segreti e marcio dentro.

Ho vissuto per un periodo in casa McAlister, Iris era appena nata e Simon non era ancora in programma. La permanenza non è stata brevissima, a casa nostra stavano restaurando praticamente tutte le stanze e visto che mia madre e la madre dei McAlister erano e sono molto amiche hanno deciso di farci stare là per un mese e mezzo.

Era straziante stare a casa loro, Aaron con il suo vecchio gruppo di amici mi prendevano sempre in giro e io e Tiffany in quel periodo ci vedevamo discretamente poco data la distanza dei quartieri in cui vivevamo.

Una mano calda mi avvolge una spalla scoperta, non mi girai mi bastava sentire la sua presenza per capire che è lui. Un respiro caldo si propagò sul mio collo riscaldandolo, la mano strinse un po' di più la mia spalla.

-Non dovresti essere qui.-

La tensione si palpita in tutta la mensa, gli occhi sono fissi su di me e su di lui. Non gli do corda e semplicemente mangio il primo boccone della giornata. Mastico e nel mentre guardo davanti a me cercando di opprimere ogni mio losco pensiero.

-Che altre materie avete oggi?-

Il tavolo ha gli occhi su Aaron, solo Adley mi tiene il "gioco".

-Io fisica e letteratura, tu Ari?-

Sento la presenza di McAlister ancora più imponente, la sua mano mi stritola un po' di più e il suo respiro mi graffia il collo, il mio respiro manca. Non può toccarmi così, lo sa.

-Sinceramente non-

-Pensi di potermi ignorare cara Williams, io credo di no.-

Aaron blocca la mia risposta e porta una ciocca di capelli che mi era caduta sul viso dietro l'orecchio. Le mani iniziano un po' a tremare, certe cose rimangono su di noi come tatuaggi.

Luke per me è un tatuaggio indelebile.

-Adesso alzati che andiamo, è arrivata una chiamata da paparino e ci vuole a casa per parlare del matrimonio. Oggi non finisci le lezioni.-


***


Non so quante ore siano passate da quella "magnifica chiacchierata" con Aaron, ma so solo che sono abbastanza da fare arrivare la sera. Il sole spariva, la gente tornava a casa per mangiare e stare con la famiglia, i bambini ritornavano dagli allenamenti o da una giornata di festa, tutto sembrava così giusto ma allo stesso tempo sbagliato.

Dietro a quei sorrisi si poteva celare un'anima affranta? Non lo saprò mai, le persone sanno essere così enigmatiche.

Stavo tornando a casa, oggi pomeriggio dopo quella scenata sono uscita con Tiffany, Miky, Adley e Lucy e siamo andati a mangiare un panino discutibile.

Torn in two- Una storia complicataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora