5 Little wife

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"A tutte le perone confuse sulla propria vita."


Io ero ancora nello studio di mio padre con Moon stravaccata sul pavimento gelido e io in piedi cercando di fare qualcosa. Cosa potevo fare? Il mio libro non può finire così, devo ancora scrivere tanti capitoli non posso fermarmi adesso, sono troppo giovane. Non voglio sposare un narcisista di merda, perché sì, io conosco Aaron McAlister.

Sempre stati nemici fin dall'asilo, un giorno stavo giocando con la mia barbie preferita lui venne verso di me e tagliò tutti i capelli alla povera Briana. Se solo fossi stata più reattiva e più alta a quest'ora lui sarebbe sotto terra. Briana non meritava quella fine, lei era perfetta me per colpa di un antipatico è finita nella spazzatura.

 Non voglio sposare nessuno, non voglio nessuno di fianco a me soprattutto lui. Luca è sempre stato un bravo ragazzo ma di certo non sarebbe durata per sempre, lui era troppo spaventato dal mio mondo e non era pronto a stare con me permanentemente.

Come se non bastasse devo chiamare Zia Rosie e dirle quanto mi dispiace per averla trattata male quel giorno a casa sua, ma come posso dirglielo? lei ha sempre avuto ragione, pensavo fosse meno questa volta, di un fidanzamento pensavo a una uscita o una piccola frequentazione ma non un matrimonio.

Ok, calma e pensa ma prima di farlo usciamo da questo inferno, ce la puoi fare. Apro la porta dello studio mentre Moon mi segue, quanto adoro quel cane. Corsi in camera mia, questa casa la conosco fin troppo bene so ogni nascondiglio e ogni tipo di eventuale uscita in caso di una fuga notturna. La mia camera è affacciata su una distesa di ciliegi e gran parte del nostro giardino, dove c'è la piscina e un bellissimo gazebo. Essendo in California la temperatura è abbastanza gradevole per aprire la finestra, si stava bene con un felpa leggera. Mi guardai in torno per vedere bene la mia stanza, non avevano toccato nulla, l'avevano solo pulita. La scrivania era come l'avevo lasciata il giorno della partenza, la cabina armadio aveva i vestiti come li avevo lasciati, il letto ben fatto e la libreria sempre ordinata. Quella camera è un posto sicuro, lo è sempre stato, quando mamma e papà litigavano pesantemente io mi venivo a riufugiare qua dentro passandoci anche una giornata intera. Un sacchetto sul letto attirò la mia attenzione, al suo interno conteneva due buste, un libro, una maglietta e in fine un CD. 

Rovesciai tutto sul letto, presi subito in mano le buste e ne apri una a caso. Il mittente è mio fratello.

Cara sorellona,

ormai sono 655 giorni che non parliamo, io mi sento morire dentro. Come hai potuto abbandonare tuo fratello? io non l'avrei mai fatto con te. Quando vengono i tuoi amici cercano di consolarmi dicendo "capiscila" "ha bisogno di tempo", ma come posso capirti? tu non ti sei mai fatta sentire e se un giorno ti rivedrò giuro ti urlerò contro fino a perdere le forze, spero che quel giorno arrivi presto...Mamma e papà cercano ogni giorno di farmi cadere al loro comando, ma io resisto finche quando tu non sarai vicino a me così potrai aiutarmi. L'aiuto è una delle tante cose di cui ho bisogno in questo momento ma in cima alla lista c'è il tuo nome Ari, ci sarà sempre il tuo nome. Vorrei la risposta a molte domanda ma due per me sono la priorità, come stai? dove sei? due domande così banali ma che mi renderebbero la vita più facile e la allevierebbero da tutti quei problemi, ari. Ti prego torna, ti scongiuro Ariel, vieni a salvarmi da loro due e scappiamo insieme anche se probabilmente ti odierò, ma tu se mi prendi la mano non fermarti, continua a salvarmi anche se ti odio. Ti ricordi quando dopo boxe ti venivo ad abbracciare? in quegli abbracci cercavo di urlarti solo quattro parole "Sono fiero di te", poche ma coincise. Ariel sono fiero di te e ti voglio bene anche se  non lo dimostrerò al tuo ritorno. 

Ariel torna a salvarmi,

per sempre tuo fratello Noah.

Lancio la lettera sul letto e inizio a correre verso la porta, la spalanco, corro fino in fondo al corridoio, non busso neanche. La faccia sconvolta di Noah nel vedermi in camera sua con le lacrime agli occhi che mi butto fra le sue braccia in modo disperato mi fa ancora di più sentire una merda

Torn in two- Una storia complicataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora