9 Life

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Alcune volte ti senti sprofondare ma cerca sempre di raggiungere la superficie, qualcuno riuscirà ad amarti come meriti.

~RonRon

Il sole splende nel cielo, gli uccellini cantano e una brezza leggera mi accarezza il volto facendo svolazzare i miei capelli. Sono affacciata alla finestra mentre guardo fuori, oggi è il mio primo giorno di scuola a Santa Monica.

Moon sta dormendo sul letto, non credo che si alzerà prima delle 10 del mattino. Ho mal di testa, ieri sera sono stata svegliata fino a tardi, non sono riuscita a dormire.

Sono impaurita, non so cosa accadrà nei giorni a seguire.

Mi devo vestire non posso pensare sennò arrivo in ritardo a scuola e non posso. Metto la divisa della scuola composta da calze, gonna, camicia e maglioncino. Non sopporto il fatto che la mia scuola abbia la divisa, se io volessi mettermi una felpa con un paio di jeans? Se si muore di freddo e io non riesco a stare con la gonna? Scendo di sotto lasciando la porta aperta della mia camera così appena Moon si sveglierà potrà scendere di sotto. I miei non l'hanno presa benissimo la sua presenza ma ho detto che ci devono fare l'abitudine, non avrei mandato Moon ad un canile.

Aaron sarà qui fra dieci minuti e io mi devo ancora truccare, devo fare colazione e preparare lo zaino. Corro in bagno, grazie a dio trovo i trucchi di mia madre, metto un po' di mascara e di illuminante all'angolo dell'occhio. Corro in cucina e prendo il toast che mi ha preparato la cuoca.

Preparo lo zaino mettendo il computer all'interno e la mia agenda, in questi anni mi sono abituata a scrivere in italiano, non so come andrà oggi.

Ho sempre pensato di prendere le cose alla leggera, le situazioni o le emozioni delle persone. Non mi sono mai resa conto del mondo esterno, mi sono sempre focalizzata solo su quello che mi faceva comodo, non ho mai pensato agli altri. Sono una ragazza che appena ha la possibilità di rimandare lo fa senza problemi, molte volte ferendo le persone.

Prendo tutto sottogamba anche se non dovrei farlo, anche se è la cosa più incoerente da fare. Sono in una fase di stallo, quando non sai dove muovere la pedina o messo la x, un passo falso e tutto può crollare e quindi preferisco ignorare la verità e crearmi le mie aspettative vivendo nei miei sogni irrealizzabili.

Il clacson di una macchina mi risveglia dai miei pensieri. -Signorina, il Signor McAlister l'aspetta fuori.-

Dentro la camera è entrata una signora, non so come si chiami. Prendo lo zaino e mi dirigo fuori, davanti a me c'è la sua Maserati MC20 blu notte, dio quanto adoro quella macchina.

Dal finestrino posso vedere la sua faccia imbronciata. Questo ragazzo sorride mai? è messo peggio di me. Non sono ancora entrata in macchina ma sento che sarà un lungo ma breve viaggio viaggio.

Apro la portiera e mi siedo sul posto del passeggero, non vede l'ora già di uscire da questa macchina. Neanche il tempo di allacciarmi la cintura che parte.

-Un buongiorno sarebbe gradito.-

Dico guardando dentro lo zaino, dove ho messo le cuffiette? Lui non mi risponde e accelera, superando il limite di velocità e facendomi visibilmente irritare, non fraintendetemi, io adoro andare veloce e sentire il brivido di star correndo sull'asfalto ma non alle 7 di mattina.

-Il gatto ti ha mangiato la lingua?-

Neanche con una provocazione riesco a farlo smuovere dalla sua zona di mutismo selettivo. Amen, non lo calcolo più, se non mi parla non gli parlo neanche io. Alcune volte penso che anche lui abbia quel periodo del mese.

Torn in two- Una storia complicataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora