3 secret flight

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"Questo capitolo lo dedico alla mia salvezza, fonte di vita che ormai
ha preso il volo. Buon viaggio amore mio"

✨✨✨

La nostra scuola ha subito una grave perdita per questo ci hanno fatto iniziare le vacanze prima, penso che il natale lo passerò in America 

Dovrei fare il passaporto a Moon quindi ci metterei un po' se decidessi di andarci o sennò la lascio a Marica o Zia Rosie, non lo so.

Ho sempre pensato che babbo natale non esistesse fin da bambina. Ogni volta che si avvicinava il natale tutto i bambini e adulti entravano in tema natalizio, tranne io. Non mi piace particolarmente perché quel giorno di 11 anni fa mio padre mi face una sfuriata gigantesca che rimasi in camera a piangere per una settimana intera senza uscire dalla camera, se l'avessi visto gli sarei scoppiata a piangere davanti. Purtroppo da quel giorno mi iniziarono già a trattare come una adulta, una bambina di soli appena 5 anni. All'età di 10 anni iniziai l'addestramento, mio padre era ossessionato e mi fece iscrivere a boxe, subito diventò una valvola di sfogo che continua fino ad desso. Da quando sono a Torino vado almeno una volta a settimana in palestra per tutta la rabbia, delusione e tristezza che mi ritrovo ad avere nel fine settimana.

Decisi di leggere un po' quindi optai per una grande storia d'amore drammatica "Romeo e Giulietta" uno dei miei libri preferiti.

Ho sempre avuto una passione dei libri fin da bambina, mia zia ogni volta che ci vedevamo mi portava un libro nuovo, poteva variare dal "Piccolo principe" a "Piccole donne" e ogni volta che me portava uno mi diceva: "Ariel leggi piano e soprattutto una cosa che sarà a tuo favore da più grande, stai attenta ai minimi dettagli, sono quelli che faranno diventare il libro vero e proprio."
Leggere mi fa liberare la mente, mi fa sognare ciò che non potrò mai avere, mi fa vedere il mondo o bianco o nero. Nel mio linguaggio non esiste la via di mezzo, non esiste il grigio, il grigio è morto. O mi accetti o te ne vai, non puoi ritornare.

Era ora di pranzo ma oggi non avevo molta fame quindi mi limitai a mangiare una male con lo zucchero. Mancavano due giorni alla presunta partenza ma non so cosa fare. Chiedo il rimborso o partivo?
Non posso non partire, come faccio a lasciare che facciano del male a mio fratello, è troppo indifeso e in più giù in California ho dei conti in sospeso.

FLASHBACK 

Scesi le scale con le valige in mano senza badare agli sguardi della servitù.
Mentre uscivo dalla porta vidii un piccolo bambino corrermi in contro.

-Dove vai?-
Mi chiese il mio fratellino.
Decisi di essere vaga per non dargli certezze.

-Vado a fare un bel viaggio. Vado e torno-
A quelle parole lui si allarmò subito
-Non mi lascerai da solo con mamma e papà. Vero?-
Una minuscola lacrima mi solcò il viso.
-Campione...-
Feci per dire e poi continuai.
-Ti verrò a prendere, ok? Tu dammi solo del tempo per sistemare alcune faccende e poi ritornerò qua e andremo da qualche parte, però non so dove.-

-Mi verrai a prendere?-
Quel tono di speranza mi fece crescere un piccolo sorriso che poi si spense quando pensai quanto tempo ci dovrei mettere per andarlo a riprendere.
-Promesso.-
Alzai il mignolo e lui lo agganciò subito.
-Ci vediamo amore mio stammi bene e fai soprattutto il bravo. Se hai paura vai dalla tata lei saprà come tirarti su di morale.-

-Quando ci rivedremo?-
Chiese prima che io potessi salire sul taxi.
-Prima di quanto tu immagini.-

Questa fu l'ultima risposta che gli diedi per poi salire in macchina e scomparire dal lungo viale di Villa Williams.

Torn in two- Una storia complicataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora