Olivander

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Harriet, dopo il primo momento di diffidenza, cominciò a provare simpatia per quell'uomo così enorme ma così gentile. E adorava sentirlo parlare della sua futura scuola e del mondo magico. Vederlo fare magie la faceva sentire normale come mai si era sentita in vita sua, compresa.

- Ahahahahahah! E quando hai fatto apparire quella coda! Ahahahahahahah! - probabilmente era la prima volta che Harriet rideva, e la considerava una delle magie più belle del mondo!
- Ti piacerà quando potrai farle tu stessa! Ma per questo dobbiamo passare a Diagon Alley, la tua bacchetta ti starà già aspettando da Olivander, non c'è fabbricante migliore! Tutti le abbiamo comprate da lui!
Harriet mutò atteggiamento: da divertita era attenta. Mentre Hagrid blaterava della Gringott come loro prima tappa e sul fatto che fosse il posto più sicuro al mondo dopo Hogwarts, lei fantasticava sulla sua bacchetta, su quella scuola di magia, sul mondo magico, sugli incantesimi. Presa da un brivido di tristezza, si pizzicò il braccio senza farsi vedere dal gigante. Non era un sogno.

- Mi domandavo quando l'avrei conosciuta, Signorina Potter - si presentò così il famoso Olivander, strabico e con tutti i capelli bianchi - sembra ieri che sua madre e suo padre siano venuti da me a comprare la loro prima bacchetta... - Harriet ebbe un brivido,un misto di eccitazione e di tristezza. E se li immaginò lì, come lei, emozionati a comprare la loro prima bacchetta. Olivander ne prese una e gliela porse, ma prima di lasciargliela aggiunse:
- è la bacchetta a scegliere il mago. Non il contrario.

La prese. Non successe nulla. Harriet pensò che dovesse agitarla ma Olivander gliela strappò mugolando tra sé e sé "no.. no.."
Ne prese un'altra. Stesso trattamento, "nono.... assolutamente no". Harriet cominciava a perdere la pazienza all'ennesimo tentativo. Quando poi vide il mago silenzioso, immerso in un pensiero misterioso e con un non so che di affascinante.

- ... Provi.... questa. - e gliela porse. Fissandola negli occhi. Anche se, lei aveva l'impressione, che l'occhio strabico puntasse sulla sua cicatrice.

La bacchetta mostrò la sua approvazione al tocco della sua strega.
- Acacia, 11 pollici e mezzo, piuma di fenice. È curioso. - Harriet lo guardò interrogativa. Olivander sospirò e continuò - io ricordo tutte quelle che ho venduto. Signorina potter. Si dia il caso che lei sia destinata a questa bacchetta, quando la sua gemella le ha inferto quella cicatrice.

Harriet era alibita, voleva sapere, voleva chiarimenti, ma non li ebbe. Il fabbricante capì di starsi spingendo troppo oltre, cambiò discorso.

- il legno di Acacia è tra le bacchette più ribelli e ostinate, hanno un carattere difficile. Lavorano solo con il loro proprietario e offrono i migliori risultati solo ai maghi più talentuosi. Il solo fatto che ti abbia scelta dovrebbe farti sentire onorata, pochi maghi potrebbero usare questa bacchetta nel pieno delle sue facoltà in caso di sconfitta. Ne tengo pochissime nella mia riserva. La piuma di fenice è il nucleo più raro, sono sicuro che non ti dispiacerà avere a disposizione la sua vasta gamma di incantesimi.

Le lusinghe non la toccarono molto, voleva sapere di più sul suo passato, sulla morte dei genitori, sulla cicatrice che aveva in fronte e sulla bacchetta gemella che gliel'aveva inferta.
Uscendo fuori, capì che era Hagrid il migliore a cui chiedere.

rettoP yrraHDove le storie prendono vita. Scoprilo ora