sesta storia: Sons and daughters of RC, capitolo 2

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•Piccolo prologo•
Nebula e Chuck, contro tutti e tutto, alla fine si sono sposati e sono andati a vivere a Suntown per principalmente 2 motivi:
-Non erano ben accetti a Moontown, anche se lui un giovane rampollo e lei una nobile, perché Nebula non veniva considerata una giovane donzella di Moontown e quindi è come se Chuck si fosse messo con una imbranata e timida ragazzina di Moontown.
-Si sentivano più a loro agio a Suntown, appunto, per non essere esclusi e ritenuti traditori (soprattutto Chuck) dell'alta società, perché nonostante siano passati anni e anni, Suntown e Moontown sono ancora città troppo diverse e ci sono ancora molti pregiudizi, troppi.
Comunque, dopo aver comprato casa a Suntown, hanno fatto 3 figli, Amethyst e Vivienne, che sono gemelle, e, il più piccolo, Heric.
Sia Amethyst che Vivienne sono appassionate di musica, Amethyst suona la tromba, il clarinetto, la chitarra e altri strumenti, invece Vivienne fin da piccola è una ballerina nata, studia vari stili e un giorno cambierà la sua vita da ballerina...

•fine piccolo prologo•

Vivienne
~14 gennaio 2022~
Venerdì

<<SVEGLIA SORELLINA, UN NUOVO GIORNO È ARRIVATO!>>. Mentre sento questo rumoroso buongiorno, mia sorella Amethyst mi tira il mio peluche a forma di fenicottero in faccia. Non riesco a capire come faccia a essere cosí attiva di giorno, mentre io a causa dei numerosi allenamenti di danza mi fanno male tutti i muscoli, pure quelli che pensavo di non avere e solo alzarmi dal letto ed aprire bocca era quasi una missione difficilissima. <<Amethyst, giuro, ma giuro, che arriverà il giorno in cui una di queste mattine mi sveglio prima di te e ti tiro non un peluche in faccia, ma una ciabbattata dritta in faccia>> dico stiracchiandomi ancora mezza addormentata. Lei mi dà un bacio sulla guancia per, letteralmente, correre verso il bagno per prepararsi per andare a scuola. Per come conosco la mia gemella starà in bagno per minimo 45 minuti, cosí, io scendo dal letto, infilo le ciabatte e nei 45 minuti dove mia sorella si veste per andare a scuola io preparo il borsone per danza (che mi serve pure per scuola siccome faccio il coreutico), lo zaino scolastico e preparo i vestiti. Mentre aspetto che mia sorella esca dal bagno controllo un po' il telefono ancora un po' assonnata, infatti credo di riessermi addormentata per 1 minuto circa. Mia sorella finalmente esce dal bagno e inizia a preparare lei lo zaino e tutto quello che le serve per la giornata, cosí entro io nel bagno e, rendendomi conto che è tardi, faccio tutto di fretta e furia. Mi pettino i capelli rosa e mi faccio un tuppo mentre mi metto un maglioncino bianco probabilmente di Amethyst. A scuola non approvavano i miei capelli rosa, né a danza, perché la ballerina deve essere naturale, io facendo anche hip hop li posso tenere, o almeno, la uso come scusa per tenerli. Ma comunque piano piano li toglierò perché il mio genere preferito è il latino americano e il classico e di sicuro non posso apparire di più rispetto alle mie compagne. Finito di prepararmi scendo al piano terra ed entro in cucina dove trovo mia sorella, mio fratello e i miei genitori che fanno colazione. Mio padre sta aspettando il caffè in piedi vicino alla macchina del caffè, visibilmente ancora assonnato, invece mia madre è seduta insieme ai miei fratelli. <<Buongiorno tesoro>> mi dice mio padre avvicinandosi a me, abbracciandomi e dandomi un bacio tra i capelli. Dopo averlo salutato e aver ricambiato il suo abbraccio, mi siedo vicino ad Amethyst e mia madre, seduta davanti a me chiede a me e ai miei fratelli mentre inzuppa il suo biscotto nel the caldo <<Dormito bene?>> E a rispondere è mio fratello <<Si mamma, domito benissimo, se non fosse per il risveglio. Dalla stanza delle mie 2 amate sorelle sembra che ci sia una scimmia urlante che smonta casa cercando di svegliare la big babol>> Amethyst che stava vicino a lui e gli tirò uno schiaffo dietro alla nuca rivelogendogli uno sguardo truce. Io scoppiai a ridere e sentivo mio padre soffocare una piccola risata, mentre nostra madre aveva il sorriso stampato in faccia. Dopo aver finito di fare colazione salutai i miei genitori e presi il bus per andare a scuola. Di solito sul bus ripassavo a mente le coreografie o ripassavo per le interrogazione che avrei avuto quella mattina. Secondo la mia agenda avevo geografia, inglese e lezione di classico. Dopo essere arrivata a scuola inizio le mie lezioni, e quando è l'ora di fare lezione di classico andiamo tutti nello spogliatoio per metterci tutù, punte e body. In classe non vengo vista benissimo per i miei capelli, come già detto, infatti ho avuto il presentimento, varie volte, che i miei compagni mi parlassero alle spalle. Comunque, entriamo in palestra dopo esserci preparati e iniziamo a fare gli esercizi alla sbarra. Dopo 2 ore finisce la lezione e io subito esco da scuola per prendere il bus che mi porta alla lezione di danza latino americana. Scendo dal bus e di corsa entro in palestra dove subito devo cambiarmi perché ho ancora il body di danza classica. <<Ehilà Vivienne! Sei arrivata perfino prima di me oggi, qual buon vento!>> Era Benedetta che mi stava parlando, era una mia cara amica, se non la mia migliore amica, che avevo conosciuto qui in palestra 10 anni prima, io avevo 7 anni e lei 5, ma comunque frequentavamo la stessa lezione perché lei era (ed è tutt'ora) bravissima ed era ritenuta, per la sua potenzialità e per la sua bravura, più competente rispetto alle bambine della sua stessa età, cosí la spostarono nel corso delle bambine di 7 anni. <<Hey Benny, grazie per riporre sempre molta fiducia in me>> Dissi con ironia mentre mi stavo facendo il trucco. Lei si avvicino a me e si mise pure lei a truccarsi. E mentre provava a farsi un eyeliner fatto bene che non sembrasse che lo avesse fatto da ubriaca mi disse <<Sai che hanno invitato una scuola nota di Moontown di latino americano?>> Io scossi la testa, di solito sapevo sempre tutto quello che accadeva alla nostra scuola di Suntown, ma di questa cosa non ne sapevo nulla, zero proprio. <<Ah, e la cosa più bella è il fatto che sono tutti maschi, ahh che bello!>> Io sentendo questa frase per un primo momento non realizzai, poi, dopo un paio di secondi... COME SOLO MASCHI!? E mentre stavo lì impalata ancora con il mascara in mano vicino all'occhio sentivo sia la mia amica che imprecava qualcosa siccome gli era uscito male l'eyeliner e pure tante, ma tante voci maschili. Andai un attimo in bagno ma uscii subito quando sentii la voce della nostra istruttrice, la migliore amica di mia mamma, Jenny, che ci fece mettere tutte in fila dicendoci <<Allora caramelline mie, questa scuola di Moontown ha voluto collaborare con la nostra palestra per vedere come ve la cavate in coppia. Come voi, sono in 15 e quindi ad ognuna verrà assegnato un ragazzo cosicché a fine anno farete un ballo insieme e la coppia che vincerà avrà una borsa di studio per andare a studiare nella scuola più importante di latino americano in America, la Boston Latin School. E adesso caramelline mie, andiamo che non si deve mai far aspettare un ospite, sù sù uscite!>>. Iniziammo ad uscire dallo spogliatoio e davanti a noi vedemmo degli ammassi di muscoli e testosterone che parlavano tra di loro. Quando il loro insegnante li richiamo per mettersi in fila i ragazzi lo fecero subito e si misero davanti a noi in fila. <<Dunque, ora che siamo qui tutti riuniti vi diciamo le coppie allora...>>la mia insegnante iniziò a dire tutti i nomi delle coppie finché non arrivò a me <<Vivienne e Michel, poi...>>. Cercai di capire chi fosse il ragazzo e riconobbi che era il fratello più piccolo di un anno di Frida e il cugino di Emily, quello con cui faceva le sfide di disegno da piccolina. Mentre l'istruttrice diceva i vari nomi lo osservai bene. Micheal è un ragazzo alto, credo che è circa 1 metro e ottanta o più, i capelli rasati ai lati e con il ciuffo che si divideva a metà avanti, e come un Martines che si rispetti li aveva metà bianchi e metà neri. Gli occhi invece erano azzurri. Se non sapevo che era il fratello di Frida non lo avrei mai capito, sono completamente diversi, forse solo un po' il naso e la forma degli occhi sono quasi uguali, ma per il resto totalmente diversi l'uno dall'altra. Lei è castana con gli occhi marroni, lui invece con i capelli bianchi e neri e gli occhi azzurri. <<Allora dopo aver stabilito le coppie ora faremo una prova di improvvisazione, una bella bachata. Che ne dite?>> Tutte noi ballerine ci guardo tra di noi e rimanemmo di sasso a quella proposta, che poi proposta non era, era proprio un obbligo. <<Vi vedo entusiaste ragazze! Dunque, ragazzi prendete la vostra lady e mettetevi nella pista da ballo!>> Disse di nuovo l'insegnante mentre si stava dirigendo, insieme all'insegnante dei maschi, verso le casse audio per mettere la musica. Sentii Benedetta che stava imprecando sotto voce. Né io né lei avevamo mai ballato in coppia, o forse io una volta per una gara, ma probabilmente quando avevo 12 anni. E ora che ne avevo 17 diciamo che mi sentivo più in imbarazzo del dovuto, anche se con Micheal avrei dovuto ballare per tutto l'anno a venire, ma l'ansia c'era comunque. Mi si presentò davanti Micheal e mi mise la sua mano avanti, io l'afferrai e ci dirigemmo nella pista da ballo. Ok, adesso ero ancora più in ansia, la bachata è un ballo molto fisico e subito lui mise una mano sul mio fianco e l'altra rimase nella mia mano. Rabbrividdii.
E chi lo aveva mai avuto un ragazzo cosí vicino?
Sicuramente non io
Io in visibile imbarazzo cercai di non guardarlo negli occhi ma dovevo. Perforza.
Di solito non ero una che si imbarazzava, insomma facevo gare dove indossavo vestiti che era più la parte scoperta che coperta e mi vedevano centinaia di ragazzi tra giudici e spettatori. Ma avercelo proprio avanti un ragazzo mi metteva in soggezione, devo dirlo. E mentre pensavo tutta la stanza si riempi della canzone "Obsession" e li mi dovetti iniziare a muovere. Non sapevo bene che fare ma è come se le mia mente e quella di Micheal si capivano mentre ballavamo. Dopo 4 minuti di canzone ci fermammo tutti al cessare della canzone. <<Oh ma vi dovevate vedere caramelline come eravate belle insieme a dei ragazzi! E poi è andata bene pure l'improvvisazione, bene bene>>Disse la nostra istruttrice, ovviamente riferendosi a noi ragazze. <<Ora però facciamo altri balli per riscaldarvi meglio>> Disse l'allenatore dei maschi e quindi, ballo dopo ballo, passarono tutte le 3 ore di lezione. Noi ragazze tornammo nel nostro spogliatoio e notammo che i ragazzi ora avevano lo spogliatoio affianco al nostro, e immagino che avranno sentito tutti gli schiamazzi che abbiamo fatto noi femmine, urlammo di tutto. DI TUTTO. Per esempio "No ragazze io svengo, è troppo bono quello mio!", "Allora non avete visto il mio, ha degli occhi!", "Il mio non mi piace, sembra un 40enne!", "RAGAZZE CONVINCIAMO LA MAESTRA A FARLI TRASFERIRE DEFINITAMENTE QUA, LI VOGLIO SEMPRE", " Ragazze, mi ha toccato il fianco quello,aiuto", "portatemi un respiratore", "io non mi lavo più la mano, mel'ha toccata un figo", "QUELLO PIÙ BONO LO HA VIVIENNE"... Cosa, cosa... COSA HO SENTITO? <<Chi lo ha detto?!>> Urlai mentre mi stavo rivestendo. Benedetta spuntò dalla doccia e mi disse <<Eh dai Vivienne, Micheal è proprio un bono, il mio è uno figo pure, ma Micheal, insomma, a scuola sua, all'istituto d'arte gli vanno dietro tutte>> io rimasi a bocca aperta e dopo essermi struccata per bene presi il borsone e finalmente sarei tornata a casa dopo una giornata sfiancante. Appena uscii dalla palestra vidi Micheal lì, che stava al telefono a chattare immagino. Io, come al mio solito, ero in ritardo per il bus e quindi iniziai a correre incurante di tutti e tutto ma Micheal mi prese una mano, mi guardò negli occhi e disse <<Ho sentito che le tue amiche mi reputano "il più figo", urlate tanto voi ragazze, ormoni impazziti per un paio di bei ragazzi>> io non sapevo che rispondere, ok si, era un bel ragazzo ma tra tutti non era proprio il più bello, per me. Era più bello quello di... Emm... No ok, non mi viene di nessuno più bello in quella stanza ma dettagli, non significa nulla. <<Comunque balli bene, caramellina>>
Disse lui e sapevo benissimo che me lo diceva per via dei miei capelli color caramella, in effetti i miei capelli erano "rosa zucchero filato" o almeno c'era scritto così sulla confezione della tinta. Comunque notai l'orario e vidi che il bus sarebbe passato tra 2 minuti alla fermata così dovetti proprio scappare sperando che il bus facesse ritardo di almeno 5 minuti. Alla fine il bus lo presi e non lo persi per un pelo. Arrivai a casa distrutta, menomale che era venerdì e non dovevo fare i compiti per il giorno seguente. A casa c'era solo mia sorella Amethyst e la nostra amica Emily. <<Ehilà Vivienne, da quanto tempo>> mi disse Emily venendomi incontro per un abbraccio. <<Sai ho saputo che mio cugino, Micheal, studierà in una scuola di Suntown latino americano, ne sai qualcosa?>>
Apposto
<<Si, eheh..come dire...Lo sapevo perché l'hanno messo in coppia proprio con me...>>
Io lo chiamo destino della sorte, tu?
<<Bhe tranquilla, io ho conosciuto vostro cugino, e penso mi odi per via del passato di mio padre, che bello eh?>>
Oh, ma allora è proprio destino.

🌺Spazio autrice🌺

Ei ragazzi, eccoci qua con la storia di Vivienne, spero vi piaccia questo primo capitolo su di lei.
Devo dirvi dei cambiamenti sulle storie:
1.Come vedete notato ora c'è un mese e un anno (ma lasciatelo perdere, mi serve solo perché alcune storie iniziano un'anno dopo rispetto ad esempio questa) per farvi capire come vanno a pari passo le storie
2.Le storie NON partiranno tutte dallo stesso punto per vari motivi, esempio, quando questa storia arriverà al mese di giugno , scatterà un'altra storia, esempio ripeto. Ho dovuto fare così perché c'è una storia che parte a settembre e qui siamo ancora a gennaio, e nella storia di Emily per settembre sono successe cose e quindi non posso anticipare la storia di Emily in un'altra perché sono strettamente legate (quella di Emily e quella che parte a settembre, ovviamente non settembre reale ma nella storia)
3.Scusate sempre eventuali errori ortografici e/o grammaticali, ma la revisione io la faccio o domani perché ora non ho semplicemente voglia.
4.Scusate se non è molto tecnico ma io di danza latina americana (e di danza in generale) non capisco nulla, mi so dovuta vedere 50mila video di bachate per capire come si approcciano due persone in quel ballo
Eh nulla, vi si ama<3🌺

Scrittrice🌺

glitterecandy Piccole Storie&lt;3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora