1- 𝐵𝑒𝑛𝑣𝑒𝑛𝑢𝑡𝑎 𝑆𝑡𝑟𝑎𝑛𝑖𝑒𝑟𝑎.

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Come back, I still need youhold on-chord overstreet

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Come back, I still need you
hold on-
chord overstreet

𝐾𝑦𝑙𝑎

L'emozione che sto provando in questo momento l'ho provata davvero poche volte durante la mia vita.

L'ansia che ti si attorciglia alla gola, che ti fa leggermente tremare e sudare le mani.

Mi sento come una ragazzina durante il suo primo anno delle superiori, la paura di non aver fatto la scelta giusta, di essere giudicata, di non trovarsi bene, di essersi fatta bella tutta la mattina per nulla.

Tra parentesi, l'ultima frase non mi riguarda, sta mattina non mi sono neanche pettinata per il ritardo.

Queste paure però vengono spazzate via per la voglia e la dedizione di fare qualcosa di grande, di diventare qualcuno.

Harvard è sempre stato il mio sogno, studiare qui respirare quest'aria è sempre stata la mia ambizione.
E oggi sono entrata qui grazie a mia nonna

Pochi giorni dopo la sua morte mi arrivò questa lettera dove mi dicevano che ero stata ammessa e che mi aspettavano qui all'inizio dell'anno scolastico.
Ho scoperto solo pochi giorni fa', grazie ad una lettera ritrovata nel mio libro preferito
"Romeo e Giulietta" che lei mi aveva fatto questo regalo.

Figlia mia, ho lavorato per più di diciannove anni per permettermi questo.
E non sentirti in colpa, perché mi sento così serena e così felice di aver potuto realizzare il tuo sogno.
Studia figlia mia studia, realizzati diventa tutto quello che vuoi, il tuo futuro è nelle tue mani.
Ti amo mia bellissima bambina
Non piangere per la mia morte
Sorridi, sorridi fortissimo perché in questo momento sto sorridendo anch'io

Sento gli occhi lucidi, solo il ricordo di quella lettera mi fa' piangere, quelle parole sono tatuate nella mia testa, indelebili.
Ha lavorato per rendermi felice
Mi pento di non aver aperto quel libro prima, mi pento tantissimo di non averla ringraziata.
Quando lei si è ammalata non ho più aperto quel libro, il libro che leggevamo insieme prima di andare a dormire, a Natale, al mio compleanno.
Conosco ogni battuta a memoria.

Dopo che è morta però, non sono più riuscita ad aprirlo.
L'ho aperto poco tempo fa, prima di allora quel libro mi fissava aspettando che io creassi nuovi ricordi con lui.

Mentre cammino sovrappensiero qualcuno sbatte contro di me facendo cadere i libri che tenevo in mano «scusami!» alzo lo sguardo e vedo un ragazzo dai tratti asiatici e la mascella definita, gli occhi sono di un verde scuro ipnotizzante, le spalle sono ampie e il petto scolpito si vede attraverso la maglietta aderente nera

«Scusami davvero» si china per prendere i libri, me li porge e si sistema con una mano il ciuffo nero
«Non fa' niente, però la prossima volta sta attento» gli dico.

le dodici costellazioniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora