16- 𝐼 𝑆𝑒𝑒 𝐻𝑒𝑟

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But I see her in the back of my mindAll the time-Billie Eilish

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But I see her in the back of my mind
All the time
-Billie Eilish

𝐿𝑢𝑘𝑒

"Devi testimoniare Luke"

Fosse così semplice.
Ogni volta che penso semplicemente a lei, la gola mi si chiude in un nodo impossibile da sciogliere, anche dalla mia psicologa.

Neanche quando ero imbottito di psicofarmaci riuscivo a farmi scappare una parola su di lei.

Non perché io non abbia niente da dire.
Con i modi in cui mi ha torturato potrei scriverci un libro.

Ma la verità è solo una.
Sono paralizzato dal terrore, dalla paura che nessuno mi creda.

Dalla paura che lei torni per vendetta.

Il giorno dopo la denuncia di Ken lei si è presentata in camera mia, ancora mi ricordo il suo sguardo, era infuriata, ma allo stesso tempo divertita perché lei sapeva di avermi in pugno.

È stata l'ultima volta che l'ho vista, ma anche la peggiore.

Le cicatrici sui miei polsi e sul mio petto possono dimostrarlo.

Ero così giovane e così spaventato.

Ero nettamente più alto di lei.
Ero nettamente più forte, fisicamente, di lei.

Ma quando la vedevo, mi sentivo così impotente, così piccolo, così debole.

Avevo solo diciott'anni.
E lei trentacinque.

Lei era qualcuno.
È la nipote del preside, lo stesso che doveva assicurare una borsa di studio per Ivan.

L'unica cosa che mi ha fatto forza in quel periodo, era pensare a mio fratello, felice, con un futuro migliore del mio, con una famiglia, quella che io non mi sarei creato mai.

Volevo, voglio, diventare padre.
Sono bravo con i bambini, amo i bambini, sono la forma più pura dell'amore.

Proprio per questo non posso sporcarli con la forma d'amore con cui sono stato marchiato a vita, quello marcio, quello che ti strappa l'anima dal petto e ti toglie... tutto.

E poi non so se riuscirò a farmi toccare in quel modo da una donna.

Mi vergogno del mio corpo e ho il terrore di quello che potrebbero farci.

Le uniche donne da cui accetto il contatto fisico possono contarsi sulle dita di una mano.

Mia nonna
Mia nipote
Kyla
Katashi
Michelle.

Nessun'altra donna si avvicina a me e ne sono più che felice.

Anche se fa un male cane essere considerato uno stupratore.
Quello che nessuno sa, tranne i miei migliori amici, è che io sono vergine.

le dodici costellazioniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora