3- 𝐶𝑖𝑎𝑜 𝑃𝑟𝑜𝑥𝑖𝑚𝑎

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ego tecum sine metu
io con te, senza paura.
❤️‍🩹

❤️‍🩹

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🎭

𝐾 𝑦 𝑙 𝑎

oggi è venerdì il giorno prima del ballo, io Katashi e Michelle siamo sedute sul divano da almeno quattro ore a decorare le nostre maschere, quella di Michelle è azzurra decorata con delle roselline rosa e alcune note musicali, ho notato nell'ultima settimana che le piace molto la musica.

Poi c'è Katashi la sua maschera è bianca con delle frasi di Oscar Wilde e Shakespeare i suoi scrittori preferiti.

La mia è nera con dei piccoli puntini bianchi che dovrebbero rappresentare le stelle anche se sembrano buttati un po' lì a caso.

«sembrano stelle?» domando alle ragazze, loro guardano la maschera e poi guardano me
«ehm, io direi di aggiungere qualche glitter» dice Michelle, Katashi butta gli occhi al cielo.

«Sembrano stelle, i glitter sono una scusa di Michelle, li mette ovunque» dice Katashi continuando a decorare la sua maschera

Michelle spalanca la bocca.

«Ne ho comprati dieci pacchi, devo finirli in qualche modo!» strilla Michelle indignata puntandole un dito contro.

«Perché dieci?» dice Katashi guardando Michelle con braccia e occhi spalancati.

«Ehm... perché no?» dice Michelle grattandosi il mento, Katashi sbuffa irritata
«Non pensiamoci su, li useremo per altre occasioni» dico finendo la mia maschera
«ecco, sono sempre utili i glitter» dice Michelle facendo la linguaccia a Katashi, quest'ultima sbuffa divertita.

Guardo l'orologio che segna le 23:30, com'è possibile che è così tardi?

«Ragazze io vado a dormire» dico posando la mia maschera vicino alla finestra per farla asciugare, Michelle si alza dal divano e corre ad abbracciarmi «buonanotte» sorride e mi dà un bacio sulla guancia, la dolcezza di questa ragazza mi fa' tremare, non ho mai visto tanta dolcezza in un solo essere.

Katashi invece mi saluta con la mano «buonanotte e domani al ballo fai la brava» mi punta un dito contro, io faccio spallucce, «se il mio essere me lo permette lo sarò» scappo in stanza ridendo mentre sento Katashi che mi maledice in aramaico.

Mi sento una cavia da laboratorio.
Quando ho espresso il mio "non voler esagerare per il ballo" probabilmente Katashi e Michelle stavano prendendo un caffè, perché mi stanno conciando letteralmente come una bambola.

«Katashi apri i boccoli così fanno troppo Maria Antonietta»
Maria Antonietta.
Sono nella merda

«Eh lo so devi darmi il tempo ancora devo finire metà testa, questi capelli sono così lunghi» si passa il polso sulla fronte sudata e continua ad arricciare i miei capelli.

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