"When you know, you know"
Margaret, Lana del rey𝐾𝑎𝑡𝑎𝑠ℎ𝑖
La sensazione di impotenza che ho provato guardando la mia migliore amica, mia sorella, l'unico sole che illumina la mia anima perennemente buia, soffrire, dimenarsi e urlare contro un mostro da cui io non potevo difenderla.
Michelle è sempre stata così pura, piena di gioia, ma anche piena di segni, che non si limitano a smagliature che lei odia, per i continui cambi di peso, ma arrivano anche al cuore, quel cuore pieno di tagli che ancora sanguinano, che ancora pulsano.
Lei è il sole, il sole che ha illuminato il nostro gruppo anche nel momento peggiore.
È difficile ammetterlo ma si, i ragazzi li conosciamo e anche molto bene.
Ci siamo conosciuti a quindici anni, alle superiori.È stata lei a far uscire Ken dalla sua stanza dopo settimane che non vedeva la luce del sole, è stata lei a togliere le sigarette a Jacopo, è stata lei ad aiutarmi quando l'unica soluzione che vedevo era auto distruggermi.
Eravamo un bel gruppo, eravamo il gruppo più temuto del college, e ora che ci penso mi viene da ridere.
Eravamo un gruppo di scemi che si voleva fin troppo bene.
Poi però, dopo un'estate passata lontani, all'università, tutto è cambiato.
I ragazzi erano cambiati, erano diventate cattive persone, da quello che ci avevano raccontato.
Ancora fatico a credere che siano innocenti, Michelle però, non ha mai dubitato di loro, solo che pur di non lasciarmi sola, ha cominciato a seguire le mie idee.
Adesso che ci penso forse ho fatto una cazzata, probabilmente l'ho fatta, ma era l'unico modo per proteggerla.
Io odio non avere il pieno controllo su tutto ciò che mi riguarda, e in questo momento, mentre Michelle è distesa su un lettino con una macchina che continua a fare un bip fastidioso, mi rendo conto che l'ho perso.
Ho perso il controllo su tutto.
E ho fallito, fallito nel proteggere la mia migliore amica, fallito nel fidarmi delle persone a cui volevo bene.
Ho fallito, e mia mamma non accetterebbe mai una cosa del genere.
Però, per fortuna, ho fallito nelle cose in cui lei stessa voleva che fallissi, per lei i rapporti umani sono una perdita di tempo, per lei quel gruppo era solo una distrazione, per lei la mia migliore amica era l'ennesima delusione che le avevo causato.
«Qualcuno prima di te ha fallito, ti sembra vederlo qui fra di noi? No, cerca di non fare la sua stessa fine.»
Quelle parole rimbombano nella mia testa quando provo ad addormentarmi, quando mi fermo un attimo dalla mia vita che cerco di rendere più frenetica possibile, e ogni volta mi danno i brividi.
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le dodici costellazioni
ChickLitDieci ragazzi Dodici sfide Riusciranno ad affrontare le loro debolezze per salvarsi? Kyla black ha vent'anni e dopo una vita piena di sconfitte riesce ad entrare nell'università dei suoi sogni, Harvard. Però non sa che proprio in quel posto le cert...