6- 𝑃𝑟𝑖𝑛𝑐𝑖𝑝𝑒𝑠𝑠𝑎

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 𝐿𝑢𝑘𝑒

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𝐿𝑢𝑘𝑒

mi sento come quando a dieci anni la ragazzina che ti piaceva veniva da te e ti dava un pezzo della sua merenda che tu, per fare il galantuomo, ovviamente non accettavi.

Ecco in questo momento mi sento come un cazzo di ragazzino delle elementari, neanche delle medie, delle elementari, con tutto il rispetto per i bambini nel senso io li amo sono così carini, soprattutto quando potrebbero avere capelli ro...

No ok Luke basta.

Sono le otto di sera, l'ultima volta che l'ho vista era al parco, stava con una penna tra i denti e stava carezzando un gatto randagio, questa scena è stata così... Sono un cazzo di sottone ha ragione Ken.

Le immagini di lei con la mia felpa addosso, lei che prima di rispondere ad una domanda passa lo sguardo su tutto il mio corpo, lei che diventa rossa in viso senza volerlo e che mi saluta sporca di cioccolata nelle guance.

Ama il cioccolato, l'ho notato perché in mensa prende sempre la sette veli come dolce e ne cerca sempre di offrire un po' a Michelle, ama anche disegnare, suonare, sta tutto il giorno rinchiusa nei due laboratori, l'ho sentita suonare un pezzo con il pianoforte ed è stata una cosa paradisiaca, la canzone che vorrei al mio funerale per godermi gli ultimi cinque minuti di paradiso.

La mia attenzione fortunatamente viene distolta da un Ken incazzato come una iena che entra in casa lanciando lo zaino contro il muro.

«Cosa succede Ken?» gli domando senza avvicinarmi troppo, Ken quando è incazzato preferisce avere i suoi spazi, e il suo tempo.

«È una giornata del cazzo» dice lanciandosi letteralmente nel divano «posso aiutarti in qualche modo?» domando alzandomi dal tavolo della cucina e posizionandomi davanti a lui.

«Una corda e un posto alto dove attaccarla» dice e mi viene spontaneo lanciare gli occhi al cielo «che ti ha fatto incazzare così tanto?» domando sedendomi vicino a lui, «quella stronza di Andrea mi ha visto con Anastasia, e giusto in quel momento Anastasia stava piangendo, non per colpa mia ovviamente» si passa una mano sul viso e continua

«Ora ho paura di cosa possa fare, lei sa più cose del dovuto Luke, è una cazzo di vipera» finisce il discorso e a me viene naturale abbracciarlo.

«Anastasia non crederà alle sue stronzate Ken, e poi quel giorno non è stata colpa tua, ti trovavi semplicemente in quel posto» quel giorno per Ken è stato l'ennesimo trauma che si è aggiunto agli altri.

Ken è la persona più altruista del mondo, e per lui in quel momento non aver potuto fare nulla, è stato distruttivo.

«Kyla potrebbe però» dice, e io rimango un attimo sbalordito, a Ken non è mai importato il parere altrui, com'è possibile che con lei non sia così?
«Tieni così tanto a lei Ken?» gli domando, e comincio a sentire una strana sensazione.
gelosia.

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