Capitolo 3

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Finita la doccia gelida, mi asciugai e indossai solo i miei slip e una vecchia maglia larga di mio padre.
Dormivo sempre con quella, mi faceva sentire al sicuro, protetta e mi ricordava papà, aveva ancora il suo odore.

Mi misi a letto cercando di dormire, ma senza alcun risultato.
Mi mancava casa mia, piccola ma accogliente e piena di amore.

La doccia fredda non aveva scacciato via i pensieri, stavo ancora pensando al quel bacio, un bacio pieno di passione. Strinsi il cuscino a me, e ci sprofondai la testa dentro.
Cominciai a pensare a domani, nuova scuola, nuovi professori, nuovi amici.
"Devo solo, resistere" pensai.

Accesi la tv per provare a distrarmi, ma trovavo noiosi tutti i programmi.
Quando all'improvviso senti urlare.

Le urla provenivano da camera di Drew, così mi avvicinai con l'orecchio alla porta per sentire.
«No! Non mi intetessa Nataly é finita! Non chiamare più, ti é piaciuto fare la puttana e adesso torna da quello stronzo. »

Drew e la ragazza si erano appena lasciati, e non so perché ma la cosa mi faceva molto piacere.
"Dimenticalo Cassie"! urlai nei miei pensieri.
Non riuscivo a resistere e allora pensai di andare da Drew con una scusa, magari dicendo che mi ero spaventata sentendo delle urla.
"Sono un genio" pensai.

Bussai e lui venne subito ad aprire.
«Eh, ciao avevo sentito dei rumoti perció sono venut..»
Mi prese con forza e mi fece entrare in camera sua, scaraventandomi sul suo enorme letto.
«Ahii!» mi lamentai
«Cosa ti salta in mente Drew!»
A passi veloci si avvicinó mettendosi a cavalcioni su di me.
Sentivo le guancie andare a fuoco.

«Ti voglio,Cassie»
«Tu sei pazzo..»
«E tu bellissima»

Quella sera non ci furono baci, ne altro, parlammo solo.

Prima di andare a dormire e tornare in camera mia lui mi disse "Torna quando vuoi, sei stata essenziale stasera"

Era stata una serata strana, ma forse era la cosa migliore che mi era capitata da quando sono partita.
Era ora di andare a dormire, il mio Iphone segnava 00:57 e io domani avevo scuola, ma andavo con Drew e questo mi eccitava. Lui era più grande di 2 anni, era già maggiorenne, doveva frequantare solo l'ultimo anno delle superiori e guidava anche lui come il padre un audi. Mentre a me toccavano altri due anni per finire quell'inferno chiamato liceo.

Quando mi stesi sul mio letto crollai in un sonno profondo, addormentandomi con un cuscino sotto la testa ed uno tra le gambe.

Scusate il ritardo, ecco il 3 capitolo della storia!
Bacii ♥

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