Capitolo 12

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Entrai in macchina senza parlare, guardavo Drew stringere i denti, e serrare la mani sul volante chissà quanto forte da farle diventare rosse.
«Drew senti..» cominciai
«Come hai potuto?!» urló Drew
«Ma io.. era solo un gioco!» risposi
«Un gioco? E non pensi a me? Alla tua migliore amica che adesso starà sicuramente morendo dentro, e al mio migliore amico che adesso si sentirà in colpa, e sarà anche arrabbiato perché gli abbiamo rovinato la festa?!» disse urlandó
«Hai ragione.. scusa» dissi
«Non ci vorrà un solo "scusa" a farti perdonare da me» disse, con una sorta di ironia, si stava calmando. Shi!
«Quanti ne vuoi» ironizzai
«Un milione sono pochi» rispose
«Mh, addirittura?» dissi
«Esatto, trova un modo e fatti perdonare» disse in fine.

Tornammo a casa, ed entrati dalla porta buttai la borsa e le chiavi sul divano. Drew era salito a farsi la doccia ed io volevo levarmi questo cavolo di vestito stretto. Cominciai a sfilarmelo, tanto Drew non c'era, e se anche c'era non mi sarei mica spaventata, mi aveva già vista solo in reggiseno e mutandine, beh si anche nuda.
Mentre scendevo da i miei tacchi vertiginosi, senti dei passi.
«Cassie, é finito lo shampoo-oo».. disse l'ultima parola balbettando, e restando a bocca aperta.
«Ehm, no controlla nell'ultimo cassetto del bagno.»
Lui non disse una parola, si stava solamente avvicinando, tra l'altro era solo con un asciugamano legata alla vita.
Si fermó davanti a me, e mi guardava negli occhi.
Mi mancava il respiro, sentivo le guancie andare a fuoco, stavo scoppiando.
Gli saltai addosso legandomi con le gambe alla vita, e cominciammo a baciarci, uno di quei baci da togliere il respiro.
Mi porto in braccio in camera sua, e cominciammo a farlo, le nostre lingue si incontravano e si scontravano nelle nostre bocche.
Entró dentro di me velocemente, e non potevo sentirmi più al sicuro di così.

Lo amavo così tanto.
Amavo le sue dite nei miei capelli, me li metteva in disordine ma amavo anche quel disordine.

Era mattina e Drew era ancora appiccicato a me, cercai di scendere dal letto lentamente per non svegliarlo, e andare a preparare la colazione.

Stavo cucinando del bacon e delle uova in abbondanza, Drew mangiava tanto, e non ingrassava minimamente, forse per tutto lo sport che faceva.
Era tutto pronto a tavola ma ancora nessun segnale di Drew, così andai sopra a chiamarlo.
«Drew, amore sveglia» dissi con voce calma.
«Mh» lui si lamentó spostandosi dall'altra parte del letto.
«Drew dai, la colazione é in tavola»
«Non ho fame» disse con la voce ancora impastata di sonno.
«Poco ci credo, alzati o ti butto giù dal letto» dissi seria
«Ho sonno, e dai» disse infilando la testa sotto il cuscino.
«Okay» dissi facendo finta di uscire.

Quando lui si giró tirai la coperte e lui fece un tonfo a terra.
«Ahì, ma sei normale?» disse strofinandosi la testa
«Mh, so di non essere normale da quando sono uscita dalla pancia di mia madre» ammiccai.

Scendemmo insieme a fare colazione e dopo ci stendemmo un pó sul divano a vedere la tv.
«Cassie ti va di andare a mare?»
«Adesso?»
«Si adesso»
«Ehm, beh dovrei depilarmi, lavarmi e trovare un costume decente.»
«Ok, vai di sopra e muoviti»

Sii mare, non vedevo l'ora!
Dopo essermi depilata sulle gambe cominciai a frugare nella borsa dei costumi.
Ce n'era uno giallo con i pois bianchi, uno rosso con i quadratini rosa, e uno nero tutto merlettato un pó piccolo.
Scelsi il nero, lo indossai e sopra misi un vestitino bianco trasparente per il mare.

Quando andai di sotto Drew stava preparando la borsa, con tutti gli asciugamani,e anche la borsa termica.
Drew una volta mi disse di avere un lido tutto suo e della sua famiglia.
Probabilmente saremmo andati lì.
Noi due,da soli.

Anche se ero molto felice di andare a mare con Drew, ero ancora preoccupata per Nicol.
Mi avrebbe perdonato?

Ragazzi scusate il mio ritardo nel pubblicare questo capitolo!
Spero vi piaccia

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