Capitolo 13

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La spiaggia di Los Angeles era bellissima, il mare luminoso, il solo caldo ma piacevole, e Drew sempre perfettamente Drew.

Camminavamo sulla sabbia a piedi nudi, diretti non so dove, ma vedevo Drew sicuro dei suoi passi e quindi lo seguivo tranquilla.

Si fermó davanti ad un enorme casa sulla spiaggia, con un terrazzino fuori con un capannone, con sotto un tavolo e 4 sedie.
Era stupendo.
«Ti piace?» domandó
«Scherzi! Drew é magnifico!» risposi entusiasta
«Lo so» disse.
«Ma é tutta tua?» chiesi
«Beh ora no» rispose
«In che senso?» dissi
«Ora é nostra piccola» concluse.

Era distesa sul letto dentro la grande villa, si stava benissimo con l'aria condizionata accesa. Drew non badava a spese, perché detto molto sinceramente era pieno di soldi.

Anche se qui era il paradiso, non potevo smettere di pensare a Nicol, a quello che avevo combinato. Era la mia prima amica qui, e dovevo rimediare. Non bastava il fatto che tra poco ricominciava la scuola, ed avrei rivisto tutte quelle faccie false.

Drew era disteso accanto a me con l' I phone in mano a giocare ad Angry Birds, mentre io ascoltavo con le cuffiette tutta la mia playlist.
«Ehi, cosa c'é che non va?»
«Ho combinato un bel pasticcio»
«Beh si hai ragione»
«Mh, non mi aiuti»
«Non preoccuparti, se Nicol é davvero tua amica ti perdonerà»

Dopo una giornata fantastica trascorsa con Drew tornammo a casa e andammo a farci una doccia.

Finità la doccia mi vesti comoda per uscire, indossai una camicia a quadri nera e bordeaux con un leggins nero e della vans bordeaux, legai i capelli in una coda altissima e misi una fascia nera. Volevo distrarmi un pó, e passeggiare, pensare, e stare tra me e me.

Uscii dalla porta mentre Drew era ancora sotto la doccia.

Andai da Starbucks per un frappé alla fragola, e mi ricordai che dovevo studiare per alcuni esami di riparazione, non ero un portento a scuola.

Ero parecchio distratta che non mi accorsi nemmeno di essermi persa, e di aver lasciati il cellulare a casa in carica.
Che cretina.
Cosa dovevo fare! Stavo andando nel panico totale.
Forse la cosa migliore era chiedere indicazione, ma in giro non c'era anima, dovevo per forza bussare a qualche casa.

Mi avvicinai ad una bella villetta, non troppo grande e bussai.
«C'é nessuno?» domandai ad alta voce.
Mi aprii un ragazzo sulla trentina, capelli ricci rossi, con delle lentigini sul viso ed uno sguardo penetrante.
«Ciao, dimmi»
«Ehm si mi scusi é da poco che vivo qui e non so dove mi trovo adesso, potreste dirmi dove devo andare per raggiungere la 16esima Steeleway?
«Certo, entrà che ti spiego,ti offro un bel thé»
Beh sembrava gentile così entrai.

Nella casa c'erano molti quadri, di donna sopratutto quasi nude.
«Guardi i quadri eh? Si sono un'appassionato.»
«Lo vedo» gli sorrisi
«Comunque io sono Ryan piacere»disse
«Piacere mio, allora puoi aiutarmi?»dissi
«Quanta fretta ragazzina, perché non ti siedi e bevi il tuo thé?» rispose
«Beh in realtà dovrei andare» dissi cauta, stavo cominciando ad indietreggiare verso la porta, quando me lo ritrovai di fronte e chiuse la porta da sopra la mia spalla, chiudendomi con lui.
«Perché te ne vuoi andare? Io ho appe a iniziato a giocare»
«Ti prego davvero, devo andare» provai a nascondere la paura ma era davvero impossibile, lui era intimiditorio e trasmettva paura.
«Ora non puoi»
«Mah cosa vuoi da me!» urlai.
Mi tappó la bocca con la mano, e con l'altra manteneva le mie mani sopra di me.
«Ti voglio Cassie.»
«Come sai il mio nome?»
«Beh é da un pó che ti spio Cassie, so tutto di te e del tuo segreto con Drew.»
"Cosa! Lui sapeva di me e Drew!"
«Hai ancora più paura adesso vero? Ti si sono allargate le pupille quindi se non vuoi che nessuno lo sappia, tu sarei mia adesso!:» mi urló contro.

Cosa dovevo fare, non avevo altra scelta. Cosa mi avrebbe fatto questo maniaco.
Drew.. dove sei..?

Ciaoo, sono sempre in ritardo lo so, ma spero che questo capitolo vi piaccia! Cosa ne sarà di Cassie?

Byeee ♥
Scusate gli errori!!








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